Nel recuperare lo spazio abbandonato dell’ex caserma di Pisa, il Municipio dei Beni Comuni ha accettato un compito che dovrebbe essere di chi è stato eletto per difendere gli interessi dei cittadini. Una lettera aperta all’amministrazione comunale sostiene che fa impressione vedere che per spingere le istituzioni a fare il loro dovere, promuovere e tutelare i beni comuni, si debba ricorrere a una forma di protesta estrema come il digiuno
di Francesco Gesualdi
Scrivo per esprimere tutto il mio sdegno per l’atteggiamento di chiusura mentale, politico, sociale, costituzionale, assunto dall’amministrazione di Pisa (che non si merita l’appellativo di amministrazione comunale, bensì di amministrazione privatistica) nei confronti dell’ex-caserma posta in via Giordano Bruno. Uno spazio urbano di proprietà collettiva che l’amministrazione eletta dal popolo, non solo ha colpevolmente trascurato e lasciato che rimanesse in stato di abbandono, ma che non difende neanche quando un gruppo di cittadini si impegna per riportarlo in uso a beneficio di tutta la comunità.
Fa veramente impressione che per costringere codesta struttura politica e amministrativa ad assolvere al proprio dovere costituzionale di difesa dei beni comuni, i cittadini debbano ricorrere alla forma più estrema di protesta, che è la decisione di sottoporsi a sofferenza personale tramite il digiuno. Una forma di protesta che fa molto onore a chi l’attua, ma grande disonore a chi ne è la causa.
La responsabilità del digiuno intrapreso da Roberto Lepera, e che altri proseguiranno a staffetta, è tutta vostra. Della vostra insensibilità costituzionale. Della vostra ostinazione ad ignorare che il compito prioritario di un’istituzione denominata “Comune” è di difendere la comunità e di garantire che tutti gli spazi urbani inutilizzati vengano messi a disposizione della collettività, specie se trattasi di beni di proprietà pubblica come la caserma di via Giordano Bruno.
Nel rinnovare tutta la mia ammirazione per Roberto Lepera e tutti gli altri cittadini che si stanno sacrificando per l’interesse collettivo, vi sollecito ad assumere iniziative positive affinché l’ex-caserma possa rimanere a disposizione della collettività nello spirito di partecipazione e servizio dimostrato dal Municipio dei beni comuni che ha accettato di svolgere il compito che toccava a voi di recupero di questo spazio abbandonato.
Distinti saluti
Pisa, 12 marzo 2014
Francesco Gesualdi
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Francesco Gesualdi è stato allievo di Don Milani alla Scuola di Barbiana, coordina le attività del Centro Nuovo Modello di Sviluppo di Vecchiano, Pisa. Ha pubblicato molti libri sulla negazione dei diritti fondamentali, il potere delle multinazionali, il debito del Sud del mondo, la distruzione dell’ecosistema, il consumo critico, ecc. Collabora abitualmente con diverse testate, tra le quali Comune-info. Di recente, ha accettato la candidatura elettorale per le prossime europee con la Lista Tsipras
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