Il virus lo aveva attaccato mentre partecipava alle iniziative di distribuzione di alimenti alle lavoratrici sessuali della zona di tolleranza de La Merced, a Città del Messico, rimaste senza lavoro per le misure di confinamento. E in pochi giorni il coronavirus se l’è portato via. Jaime Montejo era molto amato e rispettato per la sua straordinaria lotta contro la tratta di esseri umani, lo sfruttamento sessuale di bambini e adolescenti e il sostegno all’organizzazione delle lavoratrici sessuali a Città del Messico. Alcuni anni fa, lo stesso EZLN aveva in invitato in Chiapas la Brigada Callejera de Apoyo a la Mujer “Elisa Martínez”, che Jaime aveva contribuito a fondare, chiedendo di realizzare attività di informazione sulla salute sessuale e riproduttiva nelle comunità autonome. La sua è una grande perdita per l@s de abajo

Jaime Montejo era uno dei fondatori della Brigada Callejera de Apoyo a la Mujer “Elisa Martínez”, una organizzazione che lotta e organizza le lavoratrici sessuali a Città del Messico e Tapachula, lotta contro la tratta di esseri umani, lo sfruttamento sessuale di bambini e adolescenti. Jaime, un militante rivoluzionario colombiano che si era stabilito in Messico da molti anni, era molto conosciuto nei movimenti messicani per aver dedicato tutta la sua vita all’attivismo sociale. Pochi giorni fa ha contratto il Covid-19 mentre partecipava alle iniziative di distribuzione di alimenti alle lavoratrici sessuali della zona di tolleranza de La Merced, a Città del Messico, rimaste senza lavoro per le misure di quarantena.

Noi che dall’Italia abbiamo visitato numerose volte il Messico per portare la solidarietà alle comunità autonome del Chiapas ed aderire alle iniziative promosse dall’EZLN, abbiamo conosciuto Jaime, la sua compagna Elvira e le altre compagne della Brigada Callejera durante le varie iniziative promosse a sostegno delle comunità zapatiste negli anni scorsi a cui loro hanno partecipato. La loro organizzazione, è stata e continua ad essere un punto di riferimento nella lotta per i diritti e per la salute delle lavoratici sessuali. Una lotta iniziata 25 anni fa, quando Jaime, Elvira e altre studentesse di sociologia iniziarono un intervento attivo tra le lavoratrici sessuali della zona della Merced a Città del Messico, dopo essersi avvicinati a loro per una attività di ricerca universitaria.
Da allora riuscirono ad organizzare numerose prostitute nella lotta contro i “protettori” della zona che le depredavano con la complicità delle autorità corrotte ed allo stesso tempo promossero la difesa del loro diritto alla salute in un momento in cui si stava diffondendo la pandemia dell’HIV. Elisa Martínez, a cui è intitolata l’organizzazione, era una prostituta malata di AIDS che morì a causa delle discriminazioni ricevute per il suo stato di salute, che le impedirono di essere ricoverata in ospedale. La lotta della Brigada e dei loro dirigenti Elvira e Jaime, si è mossa durante gli anni in numerosi fronti, che li hanno visto scontrarsi fisicamente con i magnaccia e la polizia del quartiere de La Merced, alle battaglie legali per il riconoscimento formale del lavoro sessuale a Città del Messico, alla costruzione di una clinica autogestita per assistere le prostitute, alla creazione di una marca di preservativi che la stessa Brigada vendeva a prezzo di produzione alle prostitute, alla promozione di laboratori e corsi formativi sulla salute sessuale, alle iniziative di mediattivismo, fino alla creazione di cooperative di lavoratrici sessuali.
Anni fa, lo stesso EZLN invitò questi attivisti in Chiapas, chiedendo di realizzare attività di informazione sulla salute sessuale e riproduttiva nelle loro comunità autonome. Con queste brevi parole vogliamo ricordare Jaime e gli insegnamenti che ci ha lasciato, di una vita dedicata alla lotta e all’autorganizzazione a fianco delle ultime. Esprimiamo il nostro dolore e affetto alle compagne della Brigada Callejera ed a Elvira. Ci auguriamo una veloce guarigione per Elvira, sperando che presto potrà tornare in prima linea per continuare la lotta, col suo modo schietto, sincero e fuori dagli schemi che l’hanno sempre contraddistinta.
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