Quando qualche anno fa il Lago Bullicante Ex Snia è spuntato nella periferia est di Roma nessuno, a cominciare dai signori della speculazione edilizia, si aspettava che un intero quartiere lo adottasse in molti modi. Nessuno immaginava il coinvolgimento di associazionismo e realtà del mondo accademico nel proteggerlo. E nessuno pensava che la Regione Lazio fosse spinta dal basso a istituire il Monumento Naturale perché tutta l’area dell’Ex Snia sia tutelata. Ecco, ora si tratta di approvare quell’istituzione in modo adeguato. Il ribellarsi facendo del Forum Parco delle Energie ha tutti i presupposti perché sia una fantastica storia da raccontare ovunque
Prosegue a Roma il percorso, promosso con caparbietà dal basso, per l’istituzione del Monumento Naturale per l’area del Lago Bullicante Ex Snia. Il lago, “spuntato” nella capitale qualche hanno fa (leggi E a Roma saltò fuori un lago), è in realtà nato nel 1992 da una lunga storia che comincia con il tentativo speculativo dell’area dell’ex fabbrica Snia Viscosa, accanto largo Preneste, nella prima periferia est della città. Una storia di resistenza e determinazione per la salvaguardia di un luogo rinaturalizzato spontaneamente in una delle aree più dense e povere di verde della città.
Dopo le insistenti richieste degli ultimi anni da parte degli abitanti per istituire un vincolo che proteggesse l’area da nuovi tentativi speculativi, da poco la Regione Lazio ha finalmente dato il via all’iter per l’istituzione del Monumento Naturale, richiesto da tempo a gran voce dai comitati, ma limitando l’area da proteggere alla sola parte del lago ed escludendo l’area della fabbrica circostante. Eppure, in questi anni diversi studiosi hanno dimostrato, sostenuti dai cittadini, l’importanza di quest’area e degli edifici di archeologia industriale presenti, patrimonio storico-culturale del quartiere e della città e fondamentale zona di protezione dal traffico e l’inquinamento della zona. Per questo in molti e molte venerdì 22 novembre si sono radunati sotto la Regione per ribadire la necessità di considerare Monumento Naturale l’intera area, attraverso la consegna delle osservazioni alla proposta regionale, sottoscritte da molte realtà sociali, accademiche e istituzionali.
Di seguito il messaggio diffuso del Forum Territoriale Permanente Parco delle Energie, che da anni segue la battaglia per la difesa del Lago e del parco circostante. In attesa di sapere cosa dirà la Regione.
Consegnate alla Regione Lazio le Osservazioni al Decreto di istituzione del Monumento Naturale perché tutta l’area dell’Ex Snia sia tutelata: per il Forum Parco delle Energie la lotta continua!
Venerdì 22 novembre mattina il “Lago che combatte” si è materializzato presso la Regione Lazio. Un presidio agguerrito e determinato ha accompagnato la delegazione del Forum che ha consegnato alla Regione le Osservazioni al Decreto del Monumento Naturale. Le osservazioni – sottoscritte anche dalla comunità scientifica e dall’associazionismo ambientalista – ribadiscono che non è possibile sostenere l’unitarietà dell’area e allo stesso tempo lasciare fuori dal perimetro il 40 per cento della stessa, volendo separare la tutela del patrimonio naturale dal patrimonio storico-culturale, i riscontri scientifici raccolti affermano che entrambi i patrimoni sono compenetrati e sovrapposti, e un eventuale frazionamento non garantirebbe la salvaguardia degli ecosistemi che si sono in questi anni generati.
Questa battaglia è iniziata nel 1992, il quartiere si mobilitava contro una grande speculazione edilizia e in risposta all’azione delle ruspe nasceva il Lago. L’appuntamento di venerdì, anche se una tappa, rappresenta un avvenimento storico, che conferma che la determinazione degli abitanti del territorio a lottare per il proprio futuro non può essere ignorata dalla politica e dalle amministrazioni. Abbiamo ottenuto un confronto diretto con i vertici della Regione grazie alla straordinaria partecipazione popolare che ha sostenuto questa battaglia, e in virtù dell’interesse del mondo scientifico e accademico internazionale: abbiamo portato loro le ragioni di questa lotta, i criteri scientifici in base ai quali valutare il perimetro necessario alla salvaguardia degli habitat, abbiamo descritto nel dettaglio le caratteristiche dell’area nella sua unicità e unità, che intendiamo continuare a vivere e a difendere. Intendiamo proseguire sulla strada della mobilitazione per scongiurare una volta per tutte il primato della rendita e della speculazione sulle nostre vite. Il territorio del Prenestino, tra i più densamente abitati e inquinati della Capitale, si aspetta risposte concrete e decisioni all’altezza della drammatica situazione climatica che Roma dovrà saper fronteggiare. Capiremo nei prossimi giorni quali saranno le scelte della Regione e delle altre istituzioni coinvolte. Nel frattempo manteniamo alta l’attenzione e convochiamo tutta la cittadinanza solidale per il 1 dicembre al lago, per una nuova giornata di sensibilizzazione e di incontro.
Il Forum Territoriale Permanente Parco delle Energie
Elenco dei sottoscrittori delle Osservazioni redatte dal Forum Territoriale Permanente Parco delle Energie Ex Snia consegnate alla Regione Lazio:
Accademia Nazionale dei Lincei – Presidente Giorgio Parisi; Municipio Roma V – Presidenza; Società Geografica Italiana; Associazione Geografi Italiani; Società Italiana di Geologia Ambientale – Sezione Lazio; Società italiana delle Storiche; Museo Storico della Liberazione di Via Tasso; Società italiana di Storia del Lavoro; Società italiana di Antropologia Applicata; WWF Roma e Area metropolitana; Italia Nostra Roma; Legambiente Roma – Circolo “Si può fare”; Salviamo il Paesaggio Roma e Lazio; FederTrek; Geologia Senza Frontiere; Università di Roma Tre – Master Environmental Humanities; Brigate Verdi; Corpo Nazionale Giovani Esploratori Italiani – Sezione di Roma; Ass. Respiro Verde Legalberi;
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