
di Elettra Wave*
Una parola per i genitori. Avete mai invitato a casa vostra o in un locale una schiera di compagni e compagne dei vostri figli? Se sì, forse vi sarete accorti delle dinamiche del gruppo o forse no. Se vi presterete attenzione, vi accorgerete di quale sia la vostra importanza di educatori nel momento in cui vi rapporterete con altri genitori. Vi accorgerete di come siano delicati e fragili i rapporti fra adulti e di quanto incidano su quelli di bambini e bambine.
A chi di voi ha a cuore la serenità e la nascita di amicizie durature che sopravvivano nel futuro, suggerirei di fare uno sforzo per porsi in atteggiamento di accettazione e accoglienza per chi la pensa diversamente, per chi è straniero con una cultura differente, e per chi, udite udite, non ha studiato e si sente inferiore. Sì, perché avrete notato che in questo periodo sono fiorite diffidenze e chiusure, atteggiamenti difensivi, ma nell’impatto con la comunità della scuola statale se si vogliono giorni sereni col proprio figlio o figlia, sono gli adulti che fanno la differenza tra una buona o meno buona integrazione e socializzazione dentro i gruppi infantili. Bambini e bambine sono spugne di sentimenti, avversioni, attrazioni, sdegni di varia tipologia, permali, chiusure.
Purtroppo non bastano maestre e maestri preparatissimi, disposti allo sfinimento, per fortificare atteggiamenti positivi nei confronti dell’altro da sé. Essi, come insegnanti, possono fare tanto ma non tutto, perché i modelli siete voi coi vostri sensi di colpa, con le vostre difese d’ufficio, oppure con la vostra generosità, il vostro cortese porvi, con le vostre aperture al mondo e l’attenzione alla cura dell’infanzia a casa vostra e a casa degli altri genitori. È tanto difficile, ma è tanto importante, oggi più che mai, sostenersi a vicenda nelle relazioni, nelle vicende quotidiane con discrezione e garbo… I bambini e le bambine vi guardano e vi imitano. A volte ci sono bambini che a scuola controllano pulsioni aggressive imparate all’esterno per poi riproporle ai giardini, a casa di altri, nei cortili, e questo dovrebbe essere un campanello d’allarme, così come altro campanello d’allarme è la bassa autostima che li fa comportare da gregari ed eseguire ordini di compagni scaltri…
Attenzione, perché il futuro è sempre tanto vicino e la serenità dei rapporti con i figli e le figlie si costruisce qui ed ora.
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* maestra
Questa l’adesione di Elettra alla campagna Facciamo Comune insieme:
Dove si annida la speranza
E come si potrebbe ormai perdersi il mare di impulsi magnetici che ci catturano ogni giorno tramite Comune! Siete presenti dove si annida la speranza, dove la pedagogia buona chiama alla militanza del bello e del giusto. Sempre attenti con la sensibilità dei giusti, verso gli ultimi che si fanno primi in ogni vostra pagina.
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