Non servono eserciti nelle periferie. Per Carlo Cellamare, docente di urbanistica e direttore del Laboratorio di Studi Urbani “Territori dell’abitare” presso La Sapienza, a Tor Bella Monaca come a Scampia non bastano interventi di riqualificazione edilizia e urbanistica. Serve riconoscere la presenza di esperienze attive sui territori: associazioni, gruppi informali, reti di mutualismo, cooperative, singoli abitanti, insegnanti. Serve sostenere le scuole che si aprono alla città. Servono iniziative culturali e sociali. Ma serve anche un racconto differente per contrastare la stigmatizzazione di certi quartieri
La Roma dei poli civici
Carlo CellamareUna ricerca che si è fatta libro e ora si propone come politica pubblica
Quando la vita urbana si fa politica
Carlo CellamareStiamo naturalizzando il modello culturale e sociale prevalente nelle città
Abitare la città con e oltre il virus
Carlo CellamareDobbiamo ripensare le città, ma pensandole davvero come spazi di vita
Autorganizzazione urbana
Carlo CellamareC’è un vasto universo di pratiche che contribuisce a produrre la città
L’incubo della Roma che prende forma
Carlo CellamareMalgrado sia stato ambientato in un qualche periodo del futuro, il nuovo romanzo distopico di Enzo Scandurra, disegna il profilo di una città estrema ma tragicamente possibile, la città devastata […]
Viaggio dentro la città che fa da sé
Carlo CellamareIl racconto della Roma dei poeti sociali. Non fa notizia ma resiste
Quando la città fa da sé. Un convegno
Carlo CellamareL’autorganizzazione urbana in un bel meeting a Roma: 11-13 dicembre
Abitare i territori metropolitani
Carlo CellamareUn punto di vista diverso su Roma, città ferita: abitare i territori
Geografia commossa della periferia
Carlo CellamareLa pulizia autorganizzata di palazzi e aree verdi, la biblioteca autogestita, il centro sociale El Chè(ntro) e lo spazio Cubolibro. Bisognerebbe ripensare la periferia romana, a cominciare da Tor Bella Monaca, fuori dagli stereotipi
Riprendersi insieme la città
Carlo CellamareLe città sono sempre più segnate da processi di appropriazione dei luoghi
Periferie romane
Carlo CellamareIl centro storico che si svuota di abitanti, il numero dei centri commerciali che cresce, come il consumo di suolo e l’abusivismo. Le periferie di Roma sono sempre più devastate. No, le politiche “del rammendo” non sono adeguate
Università e pensiero critico
Carlo CellamareCari amici di Comune-info, mi sembra un buon modo di cominciare l’anno nuovo facendo finalmente un’adesione esplicita alla Campagna Ribellarsi facendo (che spero continui anche nel 2015). E’ il mio […]
I fori delle periferie lontane
Carlo CellamareLa pedonalizzazione di via dei Fori è un’occasione per rivedere radicalmente Roma?
Mattoni contro la città pubblica
Carlo CellamareRoma è dominata dal «mattone» con l’emergenza casa e senza trasporti
Il disfacimento della città comune
Carlo CellamareFinisce male la giunta-Alemanno, niente cemento. Ma Roma resta devastata
Una città pubblica diversa
Carlo CellamareMovimenti, reti, comitati, associazioni non sono una novità, ma in molte città, a Roma in primis, hanno raggiunto una diffusione enorme. Si occupano di abitare, produzione culturale, orti urbani, mobilità. Sono la strada, non priva di problemi, con la quale i cittadini si autorganizzano
Due idee per Roma che viene
Carlo CellamareC’è bisogno di guardare a Roma in modo diverso: autorganizzazione e ri-abitare
Autogestione metropolitana
Carlo CellamareRoma: le ragioni del no al prolungamento della metroB1. E le alternative