In meno di tre mesi il Coordinamento spontaneo di Insegnanti per la cittadinanza ha promosso iniziative nelle scuole e nelle piazze di tutte le regioni, ha scambiato idee e progetti, ha creato ponti con altre campagne. E, soprattutto, ha rimesso al centro del dibattito il tema dello ius soli. Certo, la sconfitta è netta, tuttavia sarebbe sbagliato pensare a questo pezzo di società in movimento soltanto in base all’esito della battaglia parlamentare. Questi tre mesi germoglieranno in altre forme. Di sicuro la proposta di Franco Lorenzoni, continuare ad alimentare in modi nuovi questo coordinamento, merita molte considerazioni e alcune risposte. Come redazione di Comune confermiamo la disponibilità a sostenere il percorso del coordinamento
di Franco Lorenzoni
Il 23 dicembre è stato un giorno particolarmente triste per chi crede nella democrazia e nella sua capacità di rinnovarsi di fronte alle sfide del nostro tempo. Nel giorno in cui si festeggiavano i settant’anni della nostra Costituzione, infatti, la maggioranza dei senatori sono letteralmente fuggiti di fronte alle loro responsabilità, rifiutando di discutere la legge sullo ius soli temperato e lo ius culturae.
Per il nostro coordinamento provvisorio di Insegnanti per la cittadinanza è una dura sconfitta. Lo è ancora di più per gli oltre 800.000 bambini e ragazzi a cui è negata la dignità dell’essere riconosciuti cittadini a pieno titolo, nonostante si sentano italiani. Lo è anche i loro compagni italiani che a scuola e fuori sperimentano e costruiscono primi frammenti di una comunità che vuol essere libera, aperta e tollerante.
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Una fase del nostro impegno finisce qui, ma io propongo che il gruppo facebook Insegnanti per la cittadinanza dedicato alla nostra campagna per la cittadinanza si trasformi in un coordinamento libero e informale tra tutte e tutti coloro che giorno per giorno, nella scuola e fuori, vogliano condividere e mettere in comune le esperienze di costruzione di cittadinanza aperta, col desiderio di confrontarci ancora con chi desidera guardare con lungimiranza al futuro del nostro paese, lontano dai ricatti della paura e della chiusura.
Scambiamoci idee su come continuare una lotta che si annuncia lunga e piena di ostacoli da superare insieme.
Un abbraccio a tutte e tutti e grazie per il vostro impegno.
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