Considerando che gli esseri umani bianchi e maschi nascono con privilegi che si devono preservare; noi qui riuniti in Assemblea Generale – uomini bianchi e maschi – proclamiamo la presente DICHIARAZIONE dei DIRITTI: diritto di mentire; diritto di furto; diritto di essere padrone; diritto alla guerra; diritto di recinzione; diritto di contaminazione; diritto di affamare…

di Gustavo Duch
“Raccontando la nostra oscurità si vede chiaramente la vita”
Juan Gelman, poeta con diritto a essere padre
Premessa
Considerando la necessità di stabilire un ordine naturale allo stato della Vita;
Considerando che questo ordine naturale avalla che l’uomo bianco e maschio è un essere superiore di fronte al resto degli esseri umani non bianchi né maschi, che è al di sopra degli altri esseri viventi e che esercita il suo dominio sopra il Pianeta che abita;
Considerando che i bisogni fondamentali e irrinunciabili di questo uomo bianco e maschio sono accumulare ricchezze e consumare capricci;
Considerando che gli uomini bianchi e maschi nascono con privilegi che si devono preservare;
noi qui riuniti in Assemblea Generale – uomini bianchi e maschi- proclamiamo la presente
DICHIARAZIONE dei DIRITTI
Articoli:
1. Diritto di mentire: i gruppi di uomini bianchi e maschi organizzati in Stati, Corporazioni, Mezzi di Comunicazione, Chiese, Tribunali o Gruppi di Pressione, hanno il diritto a proclamare postulati economici, resoconti di superiorità, discorsi scientifici o dogmi di fede che, anche se non veri, saranno considerati dottrine che nessuno discuterà, assicurando così il pacifico mantenimento dell’ordine stabilito.
2. Diritto di furto: ogni gruppo di bianchi e maschi ha il diritto legittimo a colonizzare territori altrui al fine di disporre liberamente dei beni naturali lì esistenti – sia sulla terra che sotto di essa; sia nel suo cielo che nei suoi mari- con il nobile proposito di incrementare il contenuto delle proprie casseforti.
3. Diritto di guerra: se l’accesso legittimo a questi beni altrui non è facilitato dalla popolazione locale e questa oppone resistenza, si considera fondamentale assicurare il diritto all’accesso alle armi, alla creazione di eserciti, ai gradi di Capitano, Colonnello o Generalissimo e altri studi bellici, il diritto al genocidio, al carcere, alla fucilazione, ecc. che assicurano -in propria difesa- il potere di mantenere detti privilegi.
4. Diritto di essere padrone: l’uomo bianco e maschio potrà esercitare il diritto alla schiavitù e alla servitù e a tutte le forme di oppressione che considera necessarie come l’assassinio o lo stupro, per evitare la paura di perdere i privilegi.
5. Diritto di recinzione: ogni gruppo di bianchi e maschi ha diritto a delineare le proprie frontiere dove si potranno innalzare muri, elettrificare recinzioni o coprirle di filo spinato per proteggersi da possibili invasioni.

6. Diritto di città: la comodità e il consumismo, diritti innati e inalienabili degli uomini bianchi e maschi, saranno garantiti dalla costruzione di città lontane dalle vicissitudini della natura e dai faticosi lavori di coltivazione di alimenti. Pertanto si stabilisce l’obbligo di privare i territori rurali dell’autonomia e gli stessi sono considerati in termini giuridici come “poligoni di approvvigionamento di cibo e recinti di rifiuti”.
7. Diritto di contaminazione: la natura dell’uomo bianco e maschio ha diritto alla continua aggressione verso la Natura che sia per mare, terra o aria, se la sua giustificazione è la creazione di ricchezze. Le leggi della Natura, le stagioni dell’anno e i paesaggi sono abrogati.
8. Diritto di affamare: un’alimentazione esotica, a poco prezzo, già pronta, contraffatta, insipida, sintetica e transgenica è uno dei diritti vitali irrinunciabili per l’uomo bianco e maschio, tale che per garantirlo è necessario proteggere e promuovere il diritto a contare su grandi imprese multinazionali specializzate in tecniche di agricoltura industriale e che, tramite Trattati Internazionali di Libero Commercio o, in loro mancanza, facendo uso degli articoli 1,2,3,4,5,6 e 7, li riforniscano debitamente. La fame generata, è un effetto collaterale.
E Nulla si potrà interpretare nel senso che non si conferisce alcun diritto per intraprendere rivoluzioni volte alla soppressione di qualunque dei diritti proclamati in questa Dichiarazione.
Pubblicato sul blog Palabre-ando con il titolo Derecho a la valla
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