Cara redazione di Comune,
è un episodio di speranza quello che ho vissuto e te lo voglio raccontare. Prima però devi sapere che ogni estate al mare, pratico il mio hobby, che consiste nel fare brevi o lunghe camminate in spiaggia, sul bagnasciuga, raccogliendo rifiuti. Cioè non è che io m’incammini pensando di prendere del pattume ma è che non sono mai riuscita a rimanere indifferente ai rifiuti che lastricano il mio cammino.
Ogni volta quindi mi organizzo come posso per raccoglierli, quando penso di camminare tanto mi porto dietro un sacchetto ma il più delle volte me lo faccio regalare da qualche bagnino che è sempre ben lieto di procurarmelo vedendomi arrivare con le mani ben colme di monnezza, è solo il primo carico, sapendo che sto facendo parte del lavoro che tocca a lui. Questa volta non è andata così volevo fare solo pochi passi, la spiaggia non si presentava troppo sporca, non pensavo proprio di raccogliere cose, ma c’è poco da fare non ho potuto far finta di niente. Davanti a me c’erano un paio di bicchieri di plastica che si rotolavano a riva spinti dalle onde. Il gesto è stato il solito: chinarmi a raccoglierli.
https://comune-info.net/2018/07/tutti-al-male-plastica-mare/
Ho proseguito facendo pochi metri guardando se sulla spiaggia ci fosse qualche contenitore per conferirli ma invece di quello ho visto a una certa distanza dalla riva, un ombrellone già chiuso, con intorno qualche altro bicchiere abbandonato più altra roba e immaginando che potesse arrivare un bagnino a ripulire, ho lasciato a terra pure quelli che avevo raccolto.
Avevo visto che c’era una persona che stava sgonfiando un salvagente, ma non me ne sono curata, sono abituata all’indifferenza! Non mi aspettavo proprio che dopo qualche istante mi sarei sentita chiamare, anzi intimare di raccogliere ciò che avevo lasciato. Mi sono voltata, dentro di me felicemente sorpresa, finalmente qualcuno che rimprovera un’altra persona per un gesto di inciviltà commesso. Ho risposto a quel rimprovero, facendo notare che avevo appena fatto un gesto di civiltà evitando che quella plastica finisse in mare, ma quella persona non ne voleva sapere, continuava a dirmi di portare via quello che avevo lasciato. Sempre con gioia ho spiegato che quello che mi si chiedeva era legittimo ma che visto che c’erano anche altre cose da portare via, si poteva raccogliere pure quello che avevo appena aggiunto io. Ma lui continuava e allora gli ho detto che era bellissimo che lui si arrabbiasse, che avrebbe dovuto farlo ancora, farlo soprattutto con quelle persone che fino a poco prima lo avevano circondato ed erano andate via lasciando a terra tanti rifiuti evidentemente comportandosi da incivili.
Gli ho detto che l’ordine che mi aveva appena rivolto avrebbe dovuto ripeterlo a tutti coloro che avrebbero reiterato comportamenti irrispettosi dell’ambiente perché sicuramente con gente come lui il pianeta ha ancora qualche possibilità di salvarsi, visto che a occhio e croce avrà avuto quattordici anni. É stato un momento commovente, davvero mi sono emozionata ho pensato che c’è speranza se questo accade, a Fondi.
Carla Fedele, insegnante
DA LEGGERE:
https://comune-info.net/2014/10/bicchieri-di-plastica/
Io vorrei che sui cestini attorno a casa ci fosse la scritta NO VETRO.