Quella che vedete nella foto è una signora olandese che vive a Roma e si aggira tra i vicoli di Trastevere: forse nessuna l’ha ancora avvisata dei rischi che corre, come tutte le persone che scelgono di muoversi in bicicletta invece di utilizzare l’auto privata. La foto rimbalza tra i post pubblicati nella pagina facebook del gruppo «Salviamo i ciclisti» (che conta già quasi 15 mila «membri»), la campagna promossa da 34 blogger italiani per denunciare il problema della sicurezza dei ciclisti sulle strade.
La campagna ha programmato per sabato 28 aprile una grande iniziativa: un ritrovo in bicicletta, un picnic per riappropriarsi in modo simbolico della città, per chiedere più sicurezza sulle strade e città a misura d’uomo e di ciclista, in attesa della Critical mass di fine maggio.
La manifestazione del 28 è prevista ai Fori Imperiali. Ma le norme sui cortei nella Capitale sembrano impedire che ciclisti e cicloamatori possano occupare via dei Fori Imperiali. La richiesta, presentata il 6 marzo, è ancora in attesa di risposta dalla Questura. Sul tema è stata decisa un’interrogazione urgente al ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri. L’iniziativa fa parte per altro di una mobilitazione internazionale promossa dal Times in tutte le grandi città del mondo.
I promotori denunciano il silenzio del Comune di Roma sulla faccenda e di come il Piano Quadro della Ciclabilità per Roma, presentato nel maggio 2011, attende ancora di essere attuato.
Città invisibile è un piccolo collettivo attento ai temi della decrescita, nato all’interno dell’omonima libreria della Città dell’altra ()
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