
Quasi sottovoce c’è un confronto fra chi continua a organizzare eventi e chi si chiede che incidenza hanno se la realtà del Paese è quella che è. Eppure diventa automatico condividere e segnalare libri, film, incontri…, grazie alla rete costruita negli anni fra associazioni del territorio, attivisti, amministratori. Senza accorgercene costruiamo una grande biblioteca pubblica fatta di recensioni. “Siamo chi incontriamo” e questi incontri sicuramente alzano la qualità della vita, ogni volta lasciano un segno. Fondamentale poi è riuscire a trasmettere ai ragazzi lavorando con gli istituti scolastici (foto a seguire). È stato così per questa terza edizione del Rosarno Film Festival “Fuori dal Ghetto” (cominciato il 15 novembre, andrà avanti fino al 24, qui il programma completo), sette incontri con le scuole di Palmi, Polistena, Rosarno, Nicotra, Camini ma anche con le scuole di Santorso in Veneto, a Villar Perosa in Piemonte grazie al “Fuori dal Ghetto” che sconfina e si presenta oltre confini calabresi. Alla fine saranno 10 gli eventi che coinvolgono altre regioni dalla Campania al Friuli ecc.; 17 sono le associazioni che hanno aderito (con Comune-info media partner); 7 i Comuni che hanno dato il patrocinio; 9 i film fuori concorso; 4 i libri presentati; 3 i concerti programmati.
Il primo appuntamento a Palmi ha inaugurato il festival con un bellissimo concerto del Duo De André, Andrea Filippi e Matilde Schiavon hanno incantato il pubblico. Il giorno dopo un incontro (foto in alto) a Cinquefrondi con la proiezione del film Io Capitano e la presenza di uno dei protagonisti, Mamadou Kouassi, il quale ha voluto conoscere anche l’accoglienza messa in atto da Mediterranean Hope e dall’ostello Dambe So a San Ferdinando. Archimede Film la casa di produzione fondata da Matteo Garrone, conosciuto lo scopo del Rosarno filmfestival, ha concesso la proiezione del film a titolo gratuito.


Sarà l’ostello che ospiterà il secondo concerto di Moussa Ndao Ensemble con un gruppo musicisti senegalesi, collegati con i suoni della cultura calabrese di Valentino Santagati. Fra i film proposti alle scuole due piccoli capolavori in animazione, Manodopera di Alain Ughetto (il racconto dell’emigrazione piemontese in Francia) e La bicicletta di Bartali di Enrico Paoloantonio (il racconto di un’amicizia fra un ragazzo palestinese e un ragazzo ebreo nata dalla passione per le corse in bicicletta, ricordando Bartali che aveva salvato ebrei durante la guerra).


I film in concorso saranno proiettati sabato 23 novembre presso l’auditorium di Rosarno. Film che racconteranno, come si legge su rosarnofilmfest.it, “la Libertà di movimento e la lotta allo sfruttamento dei lavoratori e lavoratrici migranti nella regione euromediterranea”. La giuria sarà composta da studenti e da lavoratori braccianti. La caratteristica di questo festival resta il lavoro collettivo. Il premio del concorso non sarà in denaro: la cooperativa S.O.S Rosarno offrirà la spedizione di una cassa di arance e prodotti della terra. Anche quest’anno è infatti cominciata la campagna delle arance solidali di Etika, organizzata dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia e da Sos Rosarno: grazie al progetto di filiera etica di produzione e acquisto si sosterrà il lavoro regolare e giustamente retribuito, e il diritto all’abitare presso l’ostello sociale Dambe So.
Domenica 24 novembre ci sarà un ricordo di “mamma Africa” Norina Ventre, una donna di Rosarno che aveva accolto e difeso i migranti durante la rivolta del 2010. Per ricordarla ci sarà Peppino Lavorato, già sindaco di Rosarno e deputato, memoria storia della Piana, un rappresentante della Comunità di Sant’Egidio e Giuseppe Pugliese. Il corto A Chjàna di Jonas Carpignan sulla rivolta di Rosarno e il film Un mare di porti lontani di Marco Daffra sul lavoro di Open Arm concluderanno il pomeriggio.
Il Rosarno Film Festival “Fuori dal Ghetto” è promosso da Recosol e Mediterranean Hope
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