
A Trieste accanto alla stazione e al porto, ci sono vecchi capannoni, detti Silos, dove uomini come noi, con bisogni uguali ai nostri, arrivati da lontano partendo da guerre e atrocità e attraversando confini che spesso li respingono, approdano non a un’accoglienza che pure è loro dovuta per legge, ma al freddo, allo sporco e all’abbandono da parte delle istituzioni,. Perché li, in quei capannoni, l’accoglienza non c’è e molti vorrebbero che le cose rimanessero così per convincere quelle persone che loro non contano nulla.
Per noi non è così. Ogni persona, da qualunque storia arrivi, è unita a noi per dignità e diritto a una buona vita, le sue ferite non ci sono estranee e sappiamo che scappano da luoghi divenuti ostili per mano di altri uomini. Quei capannoni sono una nostra vergogna e una nostra sconfitta. Non possiamo lasciarli soli.
Per questo proponiamo di ritrovarci davanti alla stazione di Trieste, per poi procedere camminando insieme (senza slogan o bandiere) fino a quei luoghi entrandovi, condividendo il tempo del giorno e, per chi vorrà, della notte, per accompagnare la loro permanenza e farli sentire meno soli. Tutto questo lo faremo in accordo con le associazioni di Trieste da sempre in prima linea nell’accoglienza, mentre la prefettura e la amministrazione locale della città paiono non accorgersi della presenza di queste persone.
Ma per noi queste persone ci sono e contano.
Trieste, sabato 2 marzo 2024, ore 14 “Ritrovo davanti alla stazione”, ore 15 “Incontro con le associazioni locali”. Pomeriggio e serata in condivisione con le persone che sostano nel Silos con cena condivisa.

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