C’è una società fatta di relazioni, giustizia sociale, tutela ambientale, l’esatto contrario della visione e dell’agenda di un Governo e di un’Europa troppo intente e rassicurare mercati e investitori, perché il profitto non si tocca e il debito va onorato. Sabato 10 aprile, l’hanno messa in mostra, quella società, oltre 30 manifestazioni-performance tenute in 20 città italiane, da Aosta a Catanzaro, per promuovere le proposte del Recovery Planet. Per il pomeriggio del 26 aprile, in occasione del passaggio parlamentare del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, la Società della Cura sarà in piazza Montecitorio per un nuovo appuntamento. L’obiettivo di questa seconda tappa di una mobilitazione che vuole crescere è far sentire dalla piazza la voce dell’Italia che non ha più voglia di aspettare e di essere considerata un simpatico orpello delle decisioni che contano
![](https://comune-info.net/wp-content/uploads/2021/04/162786012_2054905874648902_7244531201042020694_n-1024x873.jpg)
Una cura esiste, per questa società malata di profitto, e il principio attivo sono i volti e le intelligenze di quelle donne e quegli uomini che, nella giornata del 10 aprile, hanno animato le piazze reali e virtuali del nostro Paese.
Oltre 30 presidi, manifestazioni, performance in più di 20 città italiane, da Aosta a Catanzaro, passando per Firenze, Roma, Venezia dove i movimenti italiani che animano la Società della Cura, hanno ricominciato a prendere parola nonostante le limitazioni di una pandemia che sembra non voler mollare la presa.
La cura esiste, ed è una società fatta di relazioni, giustizia sociale, tutela ambientale, l’esatto contrario della visione e dell’agenda di un Governo e di un’Europa troppo intente e rassicurare mercati e investitori, perché il profitto non si tocca e il debito va onorato.
C’è una faglia di Sant’Andrea che divide il Paese legale dal Paese reale, e si coagula in numeri, dati e decisioni politiche. Dal febbraio 2020 quasi un milione di persone hanno perso il posto di lavoro, in gran parte giovani e donne, nella migliore delle tradizioni di un sistema di valori patriarcale, arretrato, senza visione del futuro.
I giovani e le intelligenze dei Fridays for Future e di Extinction Rebellion, anche loro ad animare un’Italia disorientata, ci ricordano che viviamo tutti con un metronomo sopra la testa che si chiama cambiamento climatico, inesorabile, ma non inevitabile se solo si mettessero in campo politiche degne di questo nome.
Alle proposte della società civile e del Recovery Planet, l’agenda di società del futuro redatta grazie al lavoro certosino e continuato di centinaia di persone all’interno della convergenza, il Governo ha risposto con le nuove concessioni estrattive di metano e di petrolio, perché è business, bellezza, e prima di noi e di voi viene Eni, in caso non l’aveste ancora capito.
Quei 190 e rotti miliardi tra prestiti e finanziamenti che stanno sotto al nome pomposo di Recovery and Resilience Facility, di cui il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ne è l’italiana conseguenza, arriveranno sulla base di progetti e investimenti decisi escludendo a priori la società civile, invitata al pranzo di gala degli Stati Generali romani dello scorso luglio come semplice comparsa, e ascoltata come da prassi nelle audizioni alle Camere.
![](https://comune-info.net/wp-content/uploads/2021/04/WhatsApp-Image-2021-04-12-at-10.28.07-2-1024x629.jpeg)
L’ascolto è dovuto, la presa in carico un po’ meno, se è vero che all’interno del PNRR troveranno conforto anche le filiere militari e quelle insostenibili, le infrastrutture e il cemento, perché il PIL deve essere nutrito, e chi se ne importa se il 91% dei Comuni italiani, e decine di milioni di persone, sono a rischio dissesto idrogeologico. Un’ipoteca sul futuro, considerata la frequenza di aumento di eventi atmosferici estremi che colpisce il nostro Paese, se non il mondo intero.
Le oltre 400 pagine del PNRR troveranno posto sugli scranni di Montecitorio e di Palazzo Madama i prossimi 26 e 27 aprile, presentate dal Presidente del Consiglio Draghi, prima del loro invio alla Commissione Europea entro il 30 aprile.
Da lì in poi si aprirà un negoziato con l’Unione Europea, che spulcerà le proposte italiane e dei rimanenti 26 Paesi dell’Unione proponendo cambiamenti, riletture, riscritture.
Il 26 aprile, dalle 15 in poi, proprio in occasione del passaggio parlamentare, la Società della Cura sarà in piazza Montecitorio, per far sentire dalla piazza la voce dell’Italia che non ha più voglia di aspettare e di essere considerata simpatico orpello delle decisioni che contano.
La risposta alle pagine del Recovery Plan saranno i capitoli del Recovery Planet, e alle pretese dei capitani di industria verranno contrapposte le proposte e richieste per una società diversa, capace di cura e di senso.
Il 26 aprile non sarà un punto di arrivo, ma una tappa dopo le mobilitazioni di novembre, dicembre e del 10 aprile verso l’ampliamento di una convergenza di movimenti che non si vedeva da anni, e che guarda al ventennale del G8 genovese e alle piazze del prossimo autunno come passaggi necessari per rimettere le parole conflitto e alternativa al posto giusto nel dizionario della politica italiana.
Anche Monfalcone vuole esserci! Un’altra città è possibile con “il prenderci cura”. Informateci sulle iniziative. Grazie.
LA RIAPERTURA “a rischio calcolato”, come è stato detto E’ UNA PURA FOLLIA. I VACCINI ARRANCANO e non hanno cambiato in nessun senso la situazione. LA MOBILITA’ E’ COME PRIMA. LORSIGNORI non hanno neanche preso in considerazione LA RIVOLUZIONE DELLA BICICLETTA. Che avrebbe (potrebbe ancora) cambiare la situazione per le scuole, dalla seconda media all’UNIVERSITA’. Bisognava pensare a una conversione immediata. Per es. delle fabbriche di auto. E a una produzione immediata…con dotazione gratis a tutti i giovani da parte dello stato. ….BISOGNA FERMARLI ! Il messaggio che è passato E’ IL LIBERI TUTTI…tra l’altro senza tenere conto dello ..stato reale della situazione…D. è pericoloso E’ UN MEDIOCRE INTELLETTUALMENTE e moralmente…ma il SISTEMA lo incensa perchè ha deciso la TANATOCRAZIA…convivere con le pandemie usarle e continuare sulla vecchia strada…g.s.10 GIORNI PER “SALVARE” L’ITALIA … D. DIMISSIONI
QUESTO GOVERNO SI DEVE DIMETTERE! E’ ILLEGITTIMO ILLEGALE E’ STATO “IMPOSTO”DA MATTARELLA E’ SENZA OPPOSIZIONE ED E’ IL ROVESCIAMENTO DEL RISULTATO ELETTORALE. E’ UNA OPERAZIONE DEL REGIME ECONOMICO POLITICO E MEDIALE. D. E I SUOI “ADEPTI” CHE CONTROLLANO I MINISTERI CHIAVE SONO CHIARAMENTE ORIENTATI: IL LORO “CREDO” E’ IL CAPITALISMO LIBERISTA. CHE CI HA PORTATI ALLA “CATASTROFE” CHE STIAMO VIVENDO. IL VIRUS E LA PANDEMIA IL RISCALDAMENTO GLOBALE E L’INQUINAMENTO UNIVERSALE SONO FRUTTO E CONSEGUENZA DELLA GLOBALIZZAZIONE DELL’IDEOLOGIA E DEL SISTEMA DEL PROFITTO E DEL MERCATO CHE HA ARRICCHITO SEMPRE PIU’ UNA MINORANZA CHE DOMINA IL MONDO (l’1% POSSIEDE COME IL 99% 2153 MILIARDARI COME 4,6 MILIARDI DI PERSONE) E HA DEVASTATO L’ECOSISTEMA GLI HABITAT NATURALI LA CADENZA DELLE STAGIONI….E CI STA PORTANDO ALL’ESTINZIONE… il mondo si cambia dal basso ed ognuno è indispensabile.
RIVOLTA RIBELLIONE LOTTA OPPOSIZIONE DISSENSO INDIGNAZIONE…un altro “mondo è possibile” cambiare “stili di vita” praticare l’alternativa si può..
NO TAV – seconda tratta dappertutto; NO TIR – Rilocalizzazione ; NO PONTE NO GRANDI NAVI NO CROCIERE NO GRANDI OPERE- il ponte è una follia, le grandi navi e le crociere inquinano i mari e DISTRUGGONO VENEZIA; NO DISERBANTI NO PESTICIDI – hanno già inquinato campagne e agricoltura cibo…stanno UCCIDENDO LE API…e sono causa di malattie..; NO ALLEVAMENTI INDUSTRIALI – basta ferocia con gli animali…basta deforestazione per mangimi avvelenati…basta con inquinamento falde acquifere con deiezioni piene di antibiotici….; NO CIBO SPAZZATURA – MACDONALD e affini devastano foreste corpi salute ..; NO TRIVELLAZIONI – basta “fossili” NO gas petrolio carbone…RINNOVABILI al 100%; NO MONOCULTURE –distruggono la “biodiversità”- ORTI individuali collettivi sociali …GAS (gruppi di acquisto)..mercati contadini…Km “ZERO”…filiera corta…BIOLOGICO E CONTADINO (100% con finanziamenti a piccoli agricoltori e cooperative per un nuovo rapporto città-campagna)…NO AGRINDUSTRIA OGM…; BASTA AUTO! …a piedi…e RIVOLUZIONE DELLA BICICLETTA…metro di superficie elettriche e gratis… PIANTARE ALBERI DAPPERTUTTO, prima di tutto in città per FERMARE LA Co2 subito; mangiare meno o niente CARNE prima di tutto la “ROSSA”…; legumi cereali verdure e frutta di stagione, fare farsi IL PANE le marmellate i biscotti le conserve di pomodoro..;SAPONE DI MARSIGLIA fatto in casa LISCIVA pure, per tutte le forme di pulizia personale e dell’ambiente della casa…BASTA ACQUA BEVANDE “ZUCCHERATE” in bottiglie di plastica- RIPUBBLICIZZARE L’ACQUA BENE COMUNE FONTE DI VITA …fontanelli dappertutto…
LAVORARE MENO LAVORARE TUTTI – Riduzione generalizzata dell’orario di lavoro e redistribuzione…-PARITA’ SALARIALE E NORMATIVA UOMO/DONNA assoluta- REDDITO INCONDIZIONATO DI BASE- 1 a 10 DIFFERENZA MASSIMA SALARIALE tra DIRIGENTI (?) E SALARIO MEDIO, DAPPERTUTTO…GRIDIAMOLO COME UN MANTRA UNIVERSALE: sobrietà frugalità senso del limite reciprocità convivialità uguaglianza accoglienza rispetto delle differenze e diversità.. dare a tutti il necessario e il sufficiente …USCIRE DALL’ECONOMIA PER LA SOCIETA’ DELLA “CURA”. Gaetano Stella- Lago di Chiusi-20/04