A Marigliano (Napoli) è nato un emporio solidale, uno spazio sociale completamente gratuito pensato per supportare i singoli e le singole o i nuclei familiari che attraversano un periodo difficile. Un luogo nel quale accanto all’erogazione di generi alimentari e di prima necessità si propongono percorsi di accompagnamento per rafforzare autonomia ed emancipazione. Un luogo prima di tutto di incontro messo su da una bizzarra rete che lega una straordinaria esperienza ispirata allo zapatismo e attenta ai temi dell’accoglienza diffusa con un istituto di suore e altre realtà locali. Un luogo in cui il dominio del denaro e dei criteri Isee è sostituito da rapporti di fiducia
Nasce a Marigliano (Napoli) un Emporio solidale, uno spazio sociale completamente gratuito pensato per supportare i singoli e le singole o i nuclei familiari che attraversano un periodo difficile della propria vita. Coordinato dalla rete composta da YaBasta! Nova Koinè e SmallAxe, dalla parrocchia Santa Maria delle Grazie di Marigliano, dalle Suore Elisabettine Bigie e dal gruppo scout di Marigliano, il progetto sarà ospitato presso la Casa delle Culture di Via Bonazzi a Marigliano in un locale messo a disposizione dalle suore (e sarà dedicato all’opera di Padre Ludovico da Casoria).
Il progetto non prevede soltanto l’erogazione di generi alimentari e di prima necessità ma vuole accompagnare le persone verso percorsi di autonomia ed emancipazione. Banalmente l’obiettivo è far sì che le persone che ne beneficiano non ne abbiano più bisogno.
Un luogo di incontro innanzitutto nel quale la persone potranno usufruire di tutti i servizi che la rete di coordinamento offre come la mensa della Caritas, il doposcuola, la scuola di italiano per stranieri e lo sportello legale per i diritti.
L’equipe che si occuperà di questo progetto è composta da sedici persone e si riunisce una volta al mese per aggiornarsi sulle famiglie e sull’andamento dell’emporio.
Per i beneficiari e le beneficiarie ci sarà la possibilità di fare dei colloqui con la psicologa o con l’assistente sociale ed avendo un operatore di riferimento sarà possibile essere indirizzati verso ulteriori servizi riguardanti, ad esempio, la lotta alle dipendenze e il contrasto alla violenza di genere, con supporto legale e psicologico.
L’accesso all’emporio non seguirà i criteri classici del modello ISEE ma sarà personalizzato in base a differenti fattori che emergeranno nel colloquio iniziale e mediante la somministrazione di un questionario. Tali criteri si baseranno sulla condizione reale ed attuale riferita, come il numero di componenti del nucleo familiare, la presenza di persone vulnerabili e che hanno bisogni speciali, l’eventuale presenza di redditi non certificabili all’interno del nucleo.
Una volta stabilito che la persona possiede i requisiti per accedere al servizio, alla stessa sarà assegnata e consegnata una tessera che mensilmente sarà caricata dei punti corrispondenti alle necessità individuate dai responsabili del servizio. I punti attribuiti potranno essere spesi soltanto entro il mese in corso e non saranno cumulabili con quelli ricaricati il mese successivo.
I fattori di valutazione, essendo variabili, saranno oggetto di verifica trimestrale che avverrà mediante colloquio con l’operatore di riferimento o altra persona incaricata. La variazione dei fattori di valutazione prevede la possibilità di modifica dei punti attribuiti al nucleo familiare. I colloqui periodici sono obbligatori (pena la sospensione della tessera). Il servizio è poggia sul rapporto di fiducia con i beneficiari o le beneficiarie.
Maria Esposito dice
Buongiorno io mi chiamo Mario ho 45 anni vivo attualmente con i miei due figli e mia mamma purtroppo non riesco a trovare un lavoro stabile avrei bisogno anche io di un aiuto
Amina dice
Amina Amzil dice
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Amina Amzil dice