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Ecco i venti articoli più letti di Comune, tra quelli pubblicati nel 2016. Si potrebbero dire molte cose sbirciando questa classifica: ad esempio i temi affrontati sono diversi tra loro, c’è perfino la pagina della nostra campagna Facciamo Comune insieme (a proposito, andrà avanti ancora per qualche settimana) e troviamo anche l’ultimo articolo – maledettamente attuale – di Alain Goussot, di cui sentiamo molto la mancanza. Di certo si tratta di buone letture che vale la pena rileggere.
Grazie a tutti quelli che hanno messo in comune gli articoli, a chi ha dato una mano a diffonderli e a coloro che hanno contributo a tenere aperto questo spazio di comunicazione indipendente, con cui raccontare il mondo ogni giorno per non abituarsi al dominio.
1) Non bellissima (Maria G. Di Rienzo)
“Vedete, signori giornalisti, non è che se non si passa il tempo a tingersi e arricciarsi i capelli, non ci si interessa di cosmesi né di come fottere i soldi al prossimo per andare negli Usa non si ha nulla da fare e si è già vecchi dentro”
2) Floating Piers, delirio galleggiante (Luca Mercalli)
Tutti giocondi verso l’abisso antropocenico e il collasso della civiltà
3) Hanno vinto i Sioux, niente oleodotto (Maria Rita D’Orsogna)
No Dapl e Sioux esultano: l’oleodotto a Standing Rock non passa
4) Slump. La crescita non tornerà mai più (Franco Berardi Bifo)
Non c’é più bisogno di crescita né di lavoro: una verità inammissibile
5) La cura del guardare e del camminare (Franco Arminio)
Esiste un voyeurismo buono, quello del paesaggio
6) Non c’è nulla da segnalare (Emilia De Rienzo)
Come rendere la scuola un luogo che accoglie ogni giorno persone e storie?
7) La guerra dei ricchi è cominciata (Bruno Amoroso)
Perché la Danimarca ha una legge sul sequestro dei beni ai migranti
8) Mi chiamo Paolo, Signori Invalsi (Claudia Pepe)
“Le mie insegnanti fanno sciopero perché credono in me e nei loro allievi”
Raccontare il mondo ogni giorno per non abituarsi al dominio
10) Si vive con meno di quanto si pensi (Lucia Bertell)
Rifiutare il dominio del consumismo nella vita di ogni giorno, con orti, autoproduzioni e scambi. Sempre più persone ripensano i modi non solo di lavorare, mettendo al centro un desiderio di autonomia, ma soprattutto di vivere
11) Creare un altro modo di vivere adesso (Andrea Bizzocchi)
Abbiamo bisogno di cambiare i nostri schemi di pensiero
12) Se l’Isis mi ammazza, non fatelo due volte (Aldo Antonelli)
Un parroco scrive: non voglio prestarmi al gioco osceno a reti unificate
13) Le domande di Bruxelles e Parigi (Alain Goussot)
Smettiamola di sottovalutare i percorsi di marginalità sociale e fallimento scolastico che hanno segnato la vita dei giovani autori delle stragi in Belgio e Francia
14) Non dobbiamo mica possedere tutto (Dominella Trunfio)
Toronto la prima Biblioteca delle cose, un luogo in cui si può prendere in prestito di tutto
15) Il vento freddo del terrore (Ascanio Celestini)
Abbiamo spostato le guerre lontano. Il mondo poi c’è tornato addosso
16) Berta l’hanno uccisa mentre sognava (Francesco Martone)
Berta Cáceres è stata assassinata dai sicari del grande business
17) Prendersi cura è un atto creativo (Tiziana Bonora)
Occorre abituarsi a curare un luogo, un oggetto, di un albero…
18) La Terra ha bisogno di società matriarcali (F.T.)
Verso il convegno “Culture Indigene di Pace, i Sentieri della Terra”
19) Perché ho smesso di assegnare compiti (Giampiero Monaca)
Scrive un maestro: “La mia scelta è frutto dell’osservazione e dell’ascolto dei bambini”
20) Zingaro di merda. La banalità del male (Matteo Saudino)
«Questa mattina al semaforo ho gridato ‘muto, zingaro di merda’»
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