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Sono 281 milioni i migranti internazionali che si spostano in tutto il mondo (pari al 3,6% della popolazione globale), a cui si aggiungono gli oltre 117 milioni di migranti forzati costretti a fuggire a causa di guerre, persecuzioni, violenze diffuse e disastri ambientali, il numero più alto mai registrato in tempi moderni. È quanto emerge dal Rapporto Mondiale sulle Migrazioni 2024 presentato dall’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (IOM).
Negli ultimi 20 anni, secondo i dati dell’Organizzazione, si è registrato un crescente divario di genere nell’ambito della migrazione internazionale a favore di quella maschile. Nel 2000 erano 88 milioni i migranti di sesso maschile rispetto alle 86 milioni di donne migranti (un rapporto compreso tra il 50,6 e il 49,4%); nel 2020, invece, si è arrivati ad avere 146 milioni di migranti uomini e 135 milioni di donne migranti (rispettivamente il 51,9 e il 48,1%).
I continenti che hanno ospitato il maggior numero di migranti internazionali sono stati l’Europa e l’Asia con rispettivamente 87 e 86 milioni di persone (il 61% della migrazione a livello globale), seguiti dal Nord America con quasi 59 milioni nel 2020 (il 21% della migrazione internazionale), dall’Africa con il 9%, dall’America Latina e dai Caraibi con il 5% e dall’Oceania con il 3%. Dal 2000 al 2020 in particolare l’Asia ha registrato una crescita esponenziale del numero di migranti internazionali con circa 37 milioni di persone (74% delle migrazioni a livello globale) seguita dall’Europa con un aumento di 30 milioni di migranti internazionali, 18 milioni in Nord America e 10 milioni in Africa.
Oltre al numero di migranti internazionali nel mondo, il Rapporto mette in evidenza un’altra crescita esponenziale, quella riguardante il numero delle rimesse internazionali: dal 2000 al 2022 la percentuale delle rimesse è aumentata del 650%, passando da 128 miliardi di dollari nel 2000 a 831 miliardi di dollari nel 2020, di cui 647 miliardi sono stati inviati dai migranti verso i paesi a basso e medio reddito. Nel 2022, India, Messico, Cina, Filippine ed Egitto sono stati i primi cinque paesi destinatari delle rimesse. I dati presi in analisi dall’OIM sottolineano come la migrazione internazionale continui ad essere un motore fondamentale dello sviluppo umano e della crescita economica; le rimesse dei migranti, infatti, superano gli investimenti esteri nel promuovere il PIL dei paesi in via di sviluppo.
Fonte: Centro Astalli
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