Nelle scorse settimane Castel Volturno è finito sui grandi media perché secondo la giunta di destra l’alto numero di migranti, tra cui molti “non regolari”, provoca problemi con la gestione dei rifiuti. Non ha attirato le attenzioni dei giornali invece un’iniziativa apparentemente secondaria: la tre giorni della seconda edizione del torneo di calcetto Black and white promossa dall’omonima associazione (nata intorno ai missionari comboniani) alcuni giorni dopo la figuraccia mondiale della nazionale di calcio italiana incapace di solidarizzare con la lotta del movimento Black lives matter.
Tantissime le iscrizioni di persone di origine diversa con le squadre che hanno devuto trovare i propri equilibri tattici già dal primo giorno, quando sono state formate attraverso un sorteggio. Divertimento, convivialità, passione, amicizia, intercultura: la ricomposizione delle relazioni sociali, in territori difficili, si fa anche con un pallone.
Un video-racconto:
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