Quali effetti è destinato a produrre sulla mente in formazione la normalità dell’orrore, questa normalità del nazismo che ai tempi di Hitler nascondeva le torture, mentre ai tempi di Netanyahu le rivendica come segno di superiorità?
L’assassinio di Hind Rajab da parte dei nazisti dell Israeli Defense Force rimarrà forse come uno dei simboli del precipizio di disumanità che sta trascinandoci verso l’orrore assoluto.
Il 29 gennaio 2024 un carro armato israeliano colpì un’auto nella quale Hind Rajab, anni sei, viaggiava con alcuni parenti. I parenti morirono subito, ma Hind sopravvisse al primo attacco e telefonò alla Mezzaluna rossa chiedendo disperatamente aiuto. I soccorritori che furono mandati ad aiutarla furono uccisi dall’esercito israeliano. Hind rimase per due ore nell’abitacolo dell’auto fin quando uno dei 335 colpi sparati non la colpì uccidendola. Se esistesse una classifica della ferocia umana l’esercito israeliano si avvicinerebbe a ottenere il primo posto, contendendolo alle SS hitleriane. Ma la gara rimane aperta, e non possiamo escludere sorprese nella fase finale della gara, quella in cui il Demente in Capo Donald Trump promette di battere tutti nello sprint.
Intanto trentamila migranti verranno detenuti nel campo di concentramento di Guantanamo, nel quale per più di venti anni sono stati detenuti islamisti accusati di terrorismo, anche se alcuni di loro non hanno mai avuto un processo.
Il governo fascista di Roma, invece, libera un libico sul quale la Corte Penale internazionale indaga per torture, stupri, omicidi, deportazioni e traffico illegale di esseri umani. La Libia è il campo di concentramento e sterminio finanziato dal governo di Roma. L’Albania aspira a diventarlo.
Ogni giorno la demenza senile della razza bianca produce nuove mostruosità. Alcune appaiono talmente deliranti da rasentare il comico. Comico e tragico in effetti si stanno intrecciando sulla scena globale in un precipizio di orrore che sembra non avere altro scopo se quello di eccitare i sentimenti di sadismo di una popolazione affetta da psicosi incurabile.
Mentre disegniamo una mappa del precipizio il panorama cambia continuamente: poiché si sprofonda a grande velocità, non c’è appiglio che possa fermare la caduta, e il buio si infittisce. Il genocidio messo in atto dall’entità sionista è il punto di irradiazione di un genocidio che si estende verso ogni area del pianeta. La maggioranza dei giovani di tutto il pianeta hanno manifestato contro il genocidio, e hanno espresso il loro disgusto per l’orrore spaventoso che ogni giorno appare sullo schermo, ma dobbiamo attenderci che la mutazione cognitiva coinvolga in qualche maniera la stessa percezione dell’orrore.
L’interazione con l’automa connettivo digitale produce al tempo stesso una fragilità emotiva (snowflake generation, l’ha chiamata qualcuno) e una perdita di sensibilità. Infantilismo e cinismo insieme. Il genocidio di Gaza si svolge in contemporanea (e va compreso come complementare) alla formattazione transumana degli organismi intelligenti. Nel quadro di questa formattazione viene progressivamente evacuata la sensibilità e quindi la coscienza come facoltà di discriminazione etica. L’umano è fuori formato, inadeguato a comprendere le condizioni transumane.
Quando gli organismi intelligenti si formavano in congiunzione con il corpo dell’altro, l’atrocità provocava una reazione di orrore negli organismi sensibilizzati e perciò coscienti. La coscienza etica non era che una manifestazione della sensibilità congiuntiva. Ma la sensibilità congiuntiva si sta affievolendo, rimpiazzata dalla insensibilità connettiva. Questo annuncia la Terminazione del genere umano. Ancor più che il collasso climatico è proprio la psicosi da de-sensibilizzazione che annuncia il suicidio prossimo dell’umanità. Gli organismi intelligenti cresciuti in ambiente connettivo possono perdere la percezione dell’orrore perché il corpo dell’altro appare sempre più come un fantasma virtuale e sempre meno come estensione sensibile del corpo proprio.
L’organismo formattato connettivamente tende a divenire insensibile alla sofferenza, all’atrocità, perché vien meno l’empatia per il corpo dell’altro, quando l’altro è registrato come stimolo neuro-semiotico, piuttosto che come corpo sensibile.
Lo tsunami di orrore che Israele ha riversato sull’attenzione globale si mescola con lo tsunami di orrore che si va diffondendo alla frontiera tra il sud e il nord del mondo, dove eserciti di migranti si spostano cercando salvezza e trovano respingimento, violenza, campi di concentramento, schiavismo e cani poliziotto aizzati dalle guardie di frontiera.
Quali effetti è destinato a produrre sulla mente in formazione questa normalità dell’orrore, questa normalità del nazismo che ai tempi di Hitler nascondeva le torture, mentre ai tempi di Netanyahu le rivendica come segno di superiorità?
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