di Antonia Battaglia*
Sono qui* per parlare della dignità di Taranto, dignità tolta ormai da decenni, dignità che passa non solo per la risoluzione del nodo sanitario-ambientale-occupazionale attuale ma anche dalla progettazione di un futuro diverso, innovativo.
Il futuro della Regione Puglia deve passare per l’Europa, punto di snodo fondamentale, passo necessario ed urgente affinché la Regione possa beneficiare degli strumenti comunitari nella loro pienezza. L’Unione europea deve diventare l’alleato prediletto di una struttura governativa regionale le cui potenzialità sono grandi e che soffre di una politica nazionale in cui il ruolo del Sud è fortemente ridimensionato, relegato nell’angolo dell’assistenzialismo, del ricatto occupazionale, della disoccupazione ormai esponenziale.
L’urgenza è un innalzamento delle competenze del governo Regionale, al fine di interloquire in maniera efficace con le istituzioni europee e per cogliere tutte le opportunità già esistenti che potrebbero avere un impatto di vasto raggio sullo sviluppo della Puglia. La complessità delle questioni in campo va di pari passo con una impegnativa struttura comunitaria, occorre mettersi all’altezza.
Taranto ha un bisogno oserei dire disperato di un poderoso programma a 360 gradi, che, in virtù della sua appartenenza alle aree di declino industriale avanzato così come definite nella relativa risoluzione del Parlamento Europeo, la risollevi dallo stato di dipendenza dal ricatto lavoro-salute e la inserisca al centro di un progetto per lo sviluppo di attività economiche sostenibili ed innovative ed inindipendenti dalla monocultura siderurgica.
Il Salento soffre ancora di un gravissimo deficit di comunicazione con le Istituzioni Comunitarie, la questione Xylella ne è esempio (leggi anche La mattanza degli ulivi ndr). L’urgenza, per gli ulivi del Salento, è quella di una corretta comunicazione istituzionale con le autorità di Bruxelles al fine di risolvere i conflitti esistenti e di concentrare gli sforzi comuni sulla ricerca e la sperimentazione. Brindisi merita dalla Regione la stessa attenzione che altre questioni di primo piano ricevono. Perché il diritto alla vita ed al lavoro è lo stesso ovunque.
Ci auguriamo, presidente, di percorrere con Lei il cammino del cambiamento e di una concretizzazione sollecita degli ambiziosi obiettivi che la nostra Regione merita. Taranto, in primis, attende con ansia che il nodo della questione ambientale, sanitaria ed occupazionale venga risolto quanto prima rendendo alla città il suo futuro e i suoi diritti.
* Questo articolo è l’intervento del 10 luglio di Antonia Battaglia di Peacelink, presso la nuova giunta Regionale della Puglia.
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