S’incontrano il mercoledì pomeriggio, poco dopo le 18, tutti con guanti e mascherina, ben distanziati, e cominciano la distribuzione. Il produttore del fresco a km zero, in queste settimane difficili, ha aumentato l’offerta: oltre alla verdura e la frutta, ci sono anche carne, vino, legumi secchi, formaggi e pane. Le file ai supermercati, la prossimità della proposta, la qualità dei prodotti e un po’ di tempo a disposizione in più per tutti hanno fatto crescere il GasSammarco alla periferia sud di Roma. Se vuoi cambiare il mondo, dice il pensiero critico che ha concentrato il suo impegno sui consumi (ma lo pensa anche chi sta in cucina a preparare queste pagine), devi pensare a cambiare quel che si fa nella vita di ogni giorno. E cosa c’è di più quotidiano del mangiare e bere? Per questo quelli del GasSammarco, che pensano sia meglio mettere prima gli ultimi che quelli che hanno lo stesso passaporto, hanno scelto di prendersi tanta cura delle relazioni sociali e affettive tra loro, ma anche di quelle con chi non ce la fa a mettere insieme il pranzo con la cena. Che poi, gratta gratta, è il solo modo di vincere il dominio del denaro sulla vita

I concetti di cura del prossimo, sostenibilità e carità non nascono certo da un giorno all’altro, hanno bisogno di sedimentare nell’intimo di ognuno di noi mediante un percorso, un cammino, a volte anche molto lungo. Ecco che nel 1984 nasce, per l’intuizione di un frate, Fra Armando Berton OFMC, il nostro Gruppo Missionario all’interno della Parrocchia San Marco Evangelista in Agro Laurentino, a Roma. Trentasei anni di attività che ci hanno portato ad essere oggi una realtà sul nostro territorio. Ma in questi 36 anni ci sono state centinaia di attività, iniziative, momenti di lavoro e di approfondimento. È nel tempo che abbiamo pian piano creato una coscienza e un’etica sempre più raffinata e sbilanciata verso gli altri, meno fortunati di noi. Mi spiego meglio introducendo la nostra scoperta, alla fine degli anni ’90, del Commercio Equo e Solidale, e quindi dei banchetti che mensilmente facevamo con tanta fatica ma anche con tanto ardore, coraggio e convinzione. Dopo 10 anni di tale attività, nasce nel 2013, come costola per poi trasformarsi in un vero e proprio asse del gruppo, il GasSammarco, il Gruppo di Acquisto Solidale.
Il GasSammarco non è altro che un gruppo di famiglie (raggiunte tramite mail, ma molti sono amici da sempre tra loro) alle quali vengono proposti una serie di prodotti di consumo quotidiano in campo alimentare e non. Per elencarli velocemente, si parte dal Gas Fresco (frutta e verdura scaricate settimanalmente prodotte a km zero), prodotti trasformati (pomodori passato e ortaggi sott’olio), prodotti del commercio equo e solidale, marmellate biologiche, detergenti biologici e biodegradabili alla spina, prodotti di nicchia come parmigiano, olio e formaggi.

Ogni iniziativa che il Gas mette in campo prevede che l’acquisto fatto dalla famiglia lasci sul piatto del gruppo un 8% del valore di acquisto. Questo significa che, mediamente, su 10 euro di spesa, 80 centesimi rimangono al gruppo. È poco o tanto, difficile dirlo, e forse – paragonato ad altri gruppi – può essere anche un valore importante, ma se si pensa che spesso si fanno risparmi di carburante (tutte le consegne avvengono in zona), che c’è risparmio di sacchette o contenitori in plastica (vedi anche i detergenti alla spina), e che, acquistando da noi, si moltiplicano positivamente i fattori, l’acquisto assume tutto un altro aspetto.
È così che nel tempo ci siamo abituati a vederci tutti i mercoledì per lo scarico del fresco, e che, contemporaneamente, le persone sono in grado di ritirare anche gli altri prodotti, simulando un pochino la stessa attività che svolgiamo al supermercato, ovvero cercando di riempire un vero e proprio carrello della spesa.
Il nostro slogan di sempre è “prima gli ultimi” e, come simbolo, abbiamo un mondo rovesciato. Crediamo in un mondo migliore che passa anche attraverso la quotidianità, e cosa c’è di più quotidiano che il mangiare? Passando attraverso di noi, diciamo spesso, fai bene 3 volte. A te stesso per la qualità dei prodotti, a chi li produce perché hanno un elevato valore etico, all’ambiente perché c’è il rispetto per ciò che ci circonda. E siccome vogliamo essere anche un po’ orgogliosi della nostra modalità, fa bene anche a chi riceve quell’8% residuale: progetti missionari o progetti verso gli ultimi anche del nostro territorio.
Non è stato però semplice declinare tutto questo bene al di fuori dei confini dei partecipanti del gruppo Missionario. Ciò che scarseggia soprattutto è il tempo. Le persone non hanno tempo, e sono disposte a costruirsi un abito mentale anche in relazione ai loro margini di mobilità. E questo anche “in barba” alla qualità e alle positività che scaturiscono dal nostro modello. Per esempio, alla domanda se si vuole un detergente biodegradabile, le risposte iniziali in genere sono: “Se ne occupa mia moglie”, oppure “Costa troppo”, o anche “C’è da fidarsi?”. I primi che hanno risposto al nostro appello, esterni al gruppo, sono stati infatti coloro che al messaggio di positività si sono subito attrezzati con disponibilità di tempo.

Il mercoledì si esce un pochino prima dal lavoro, punto e basta. Poi, pian piano, la qualità dei prodotti ha fatto il resto, e per ultima viene la forma caritativa del progetto.
In questo periodo particolare, abbiamo avuto un ulteriore aumento di persone che si sono unite. Le file ai supermercati, la prossimità della nostra proposta, la qualità del prodotto, ed il maggiore tempo a casa hanno fatto il resto.
Tutti con guanti e mascherina, ben distanziati, il mercoledì alle 18,30-19,00 avviene la distribuzione. Il produttore del fresco a km zero ha aumentato l’offerta, ci sono oltre agli ortofrutticoli, anche la carne, il vino, i legumi secchi, i formaggi, ed infine il pane.
Rimane sempre uguale il modello, ovvero l’8% rimane al gruppo missionario. Proprio per questo, pressati ovviamente e personalmente da questo periodo a dir poco strano, abbiamo deciso di condividere con la Caritas Romana tutti i ns 8% che sono arrivati dall’inizio dell’anno, e nel giro di poco tempo siamo arrivati a 500 euro. Poco o tanto è frutto dei nostri centesimi raccolti giorno dopo giorno.
Siamo convinti che la nostra proposta potrà coinvolgere anche coloro che lambiscono marginalmente il nostro territorio (magari colleghi d’ufficio, o amici o vicini di casa che non ci conoscono) e magari ci auguriamo che possa esser replicata, in tutto o in parte, da altri gas a Roma ed in Italia.
La carità è un atto volontario, ma l’etica è una caratteristica fondamentale in una economia come la nostra occidentale che cerca di nasconderla. Oggi più che mai “un altro mondo migliore è possibile”.
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