In un mondo nel quale gli sconvolgimenti politici, ecologici e sociali stanno indebolendo le nostre condizioni di abitabilità sulla Terra, vi offriamo una riflessione su come ritessere collegamenti per proteggere e rivitalizzare i luoghi che amiamo.
Solastalgia, è un concetto geografico inventato dal ricercatore australiano Glenn Albrecht. Si riferisce a quella sensazione molto specifica che si prova quando un luogo amato e abitato ci lascia. Perché quello stesso luogo è stato attraversato dalla precarietà, da un trauma, da un evento importante che ha spezzato la qualità dei legami che lì esistevano.
Rapida deindustrializzazione. Un paesaggio sepolto sotto il cemento. Un terremoto. Clordecone (composto cancerogeno, ingrediente di vari pesticidi commercializzati fino agli anni Novanta in molti paesi). Una richiesta di giustizia che finisce con il rigetto. Uragano Katrina. Un omicidio in un villaggio che infrange la fiducia della comunità… Fondamentalmente la solastalgia è l’esatto opposto della “nostalgia di casa”. La nostalgia di casa è quando ci manca un paese anche se non ci viviamo più. La solastalgia è quando ci manca un paese anche se viviamo ancora lì!
Esiste tuttavia un modo per inibire questo sentimento ricollegando e trasformando le materialità di ciascun territorio: è possibile riparare un trauma, inventare qualcos’altro, andare avanti insieme…
I vostri rispettivi Comuni, come ogni amato territorio, non perdano mai ciò che fa risplendere il legame.
Questo testo ha aperto l’ultima Lettera del Movimento Colibris, nato nel 2007 sotto la guida di Pierre Rabhi e di alcuni amici, per favorire l’emergere di una società ecologica, basata sulla sobrietà e sulla cooperazione. L’associazione conta 45 gruppi locali (con oltre 4.000 persone che vivono soprattutto in Francia) e più di 400.000 sostenitori in tutto il mondo. Contadino, scrittore e filosofo di origine algerina, Pierre Rabhi è stato uno dei pionieri dell’agroecologia e dell’agricoltura contadina, occupandosi dei temi della decrescita e della lotta contro la desertificazione.
Grazie a Emanuela Bussolati per la segnalazione
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Paola Peresson dice
In Italia esiste questo movimento e ci sono comunità? E possibile avere informazioni per capire meglio l’idea è il funzionamento ?