Sabato 17 novembre, quattro scatti da località diverse: Venaus, assemblea nazionale contro le grandi opere (No Tav, No Tap, No grandi navi, No Muos); Caserta, manifestazione di studenti, genitori e rifugiati per il diritto allo studio (la proposta dei manifestanti è stata accolta: le famiglie avranno i bonus libri di cui avevano diritto utilizzando i fondi “premiali” che il Comune ha ricevuto grazie all’accoglienza praticata sul territorio col Progetto Spar, verrà anche finanziato un nuovo il servizio di accompagnamento Piedibus che coinvolgerà i rifugiati); Bari, in piazza per sostenere Mediterranea Saving Humans e le esperienze mutualistiche e culturali (assistenza legale, scuole di lingua, attività artigianali e di autoproduzione) promosse con e per i migranti da Solidaria; Lodi, azione diretta “Tutti a tavola” in piazza Duomo con pentole e mestoli contro il regolamento delle mense scolastiche che di fatto esclude molti bambini di origine migrante.
Le quattro foto hanno almeno due cose in comune. La prima: sono notizie ignorate dai “grandi” media (soltanto l’azione di Lodi è stata segnalata da alcuni giornali e siti). La seconda: mostrano una società in movimento che, nonostante tutto, ricostruisce i legami sociali, lotta ogni giorno in molti modi diversi, si ribella facendo e dona senso alla parola speranza.
Tina Argiolas dice
Bellissime esperienze caratterizzare dall’umanità