L’ipocrita decisione dell’Unione europea di occultare il Rapporto sullo stato dei media in Italia per non guastare possibili abboccamenti post-elettorali tra Meloni e Von der Leyen la dice davvero lunga sul penoso stato dell’informazione nel nostro Paese. Basta del resto ascoltare la televisione o sfogliare i giornali mainstream per rendersi conto del prevalere di un ottuso e soffocante pensiero unico, a partire dalla vitale questione della guerra globale in preparazione. In una situazione davvero sconfortante come questa appare preziosa l’opera di chi, come Comune, si adopera da tempo per coltivare la diffusione di notizie vere e lo sviluppo di un senso critico sempre più sepolto sotto l’avvilente propaganda di regime del capitalismo finanziario e militare.
[Fabio Marcelli, Copresidente del Centro di ricerca ed elaborazione per la democrazia]
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