Un incendio ha devastato gli uffici del parco di Ecolandia a Reggio Calabria, sede del consorzio Ecolandia. È grazie a quel consorzio che un parco abbandonato è diventato un luogo importante di pratiche ecologiche e relazioni sociali
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Domenica 7 aprile un rogo ha distrutto gli uffici della direzione del Parco di Ecolandia a Reggio Calabria, sede del consorzio Ecolandia, aderente alla rete promossa dall’Associazione Libera “La libertà non ha pizzo”. Il consorzio gestisce le attività del parco: nei suoi dieci anni di attività, lo ha trasformato da luogo vandalizzato a luogo di relazioni sociali e di pratiche ecologiche noto in tutto del Sud Italia.
Nel quartiere Arghillà, su una posizione incantevole in una collina che si affaccia sullo Stretto di Messina, il progetto nasce dal recupero di un fortino della Marina, per anni abbandonato e mandato in rovina, intorno alla metà degli anni Novanta (in risposta al Programma Urban I dell’Unione Europea). L’obiettivo generale era la realizzazione di interventi per avvicinare le periferie alla città, migliorando il livello di qualità della vita, promuovendo economica locale, socialità, cura ambientale e cultura. Ecolandia è oggi un Parco Ludico Tecnologico Ambientale diviso in quattro aree tematiche (Aria, Fuoco, Acqua, Terra) dedicate ai grandi miti della Magna Grecia e all’ecologia pratica: ha una sala di accoglienza per le scuole, diversi pannelli fotovoltaici, un sistema di raccolta delle acque piovane, un orto sinergico, una vasca di fitodepurazione. È sede di mostre, percorsi didattici e nei punti più esposti, osservatori di birdwatching. Nella stagione estiva, nell’anfiteatro si alternano iniziative culturali di ogni genere che hanno ospitato anche ottocento persone.
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L’incendio del 7 aprile è certamente doloso e sulle motivazioni ancora non si hanno notizie certe. Quello che tutti sanno è che Ecolandia oltre a essere un parco in una posizione incantevole è un riferimento per tante realtà locali – associazioni, cooperative, comitati spontanei di cittadini – che credono nel riscatto sociale del Sud e nella loro terra libera dalle mafie o ‘Ndrine che siano. La risposta a quest’atto vandalico è stata immediata e tantissimi sono i messaggi giunti ai referenti del Consorzio Ecolandia. Sabato 13 alle 17 il consorzio ha promosso un momento di incontro e confronto su quanto accaduto.
In un messaggio diffusa in rete da Recosol, tra l’altro, si legge: “Nel 2021 siamo stati infatti co-organizzatori del Last20 che si è svolto nella sua prima tappa italiana proprio nel meraviglioso parco di Ecolandia e ne abbiamo potuto apprezzare la bellezza e le potenzialità (G20 e quelli che sono in basso). Quanto accaduto è preoccupante e molti sono gli interrogativi che solleva. Ci auguriamo che presto si faccia luce sulle cause di questo incendio. Inviamo a tutti coloro che lavorano e collaborano all’interno di questo progetto la nostra vicinanza, certi che ancora una volta riusciranno a ripartire con l’aiuto e il sostegno di tutta la società civile…”.
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