di Marco Boschini*
La politica ha smesso di studiare da tempo. Lo vediamo ogni giorno nel vociare autoreferenziale e stantio del dibattito sulle grandi e piccole questioni che attraversano le scelte che riguardano le comunità locali. Fermarsi e ragionare sulle cose pare un insulto all’urgenza di agire, alla smania di apparire. Forse è anche per questo che come Associazione Comuni Virtuosi ci siamo inventati, ormai tre anni fa, la Scuola di Altra Amministrazione.
Sentivamo la necessità di costruire uno spazio capace di accogliere la riflessione e il ragionamento sui problemi della società attuale, partendo dalle buone pratiche controcorrente promosse e sperimentate in decine di enti locali da nord a sud del Paese. Storie concrete, partecipate, dove la cifra del cambiamento è la capacità di produrre benessere nei cittadini e tutela dei territori aggrediti altrove da cemento e interessi di parte.
Ci siamo accorti, strada facendo, che questa idea di formare sulle azioni che già hanno funzionato stupiva e piaceva, in una sorta di contagio che dal basso ha moltiplicato scelte di buon senso dentro e fuori le istituzioni di prossimità.
La scuola è un viaggio che tocca varie tappe e luoghi, ospite di comuni, associazioni, cooperative e comitati. Volta per volta costruisce giornate formative tenendo conto delle specificità del territorio ospitante, le battaglie locali di chi lotta contro l’ennesima grande opera inutile… La popolazione che partecipa è equamente distribuita tra “semplici cittadini” e amministratori locali: sindaci, assessori, consiglieri comunali (talvolta funzionari e dirigenti dei vari livelli della pubblica amministrazione). Il taglio della formazione è decisamente pragmatico: l’obiettivo è trasferire conoscenza, non far cadere dall’alto una lezioncina stile convegno. Grande spazio viene lasciato al confronto. Dubbi, domande, richieste, in un’interazione tra scolari e docenti capace di smontare e rimontare ogni storia dal principio alla fine, passando dal suo svolgimento.
Quest’anno abbiamo già formato più di seicento persone, e mancano ancora due date a novembre. Il 22 saremo a Sorisole (Bergamo), con un’edizione che metterà in campo alcune tra le nostre più significative esperienze di sempre: il piano regolatore a crescita zero di Cassinetta di Lugagnano (Milano) (qui articoli sul consumo di suolo); il bilancio partecipativo di Capannori (Lucca) (qui articoli sul tema della partecipazione); la centrale invisibile di Montechiarugolo (Parma) e il comune più riciclone d’Italia, Ponte nelle Alpi (Biella). Il 28 novembre saremo invece a Bari, per un’edizione monotematica dedicata al tema dei rifiuti. Parma, Ponte nelle Alpi, Trento, insieme al Consorzio Priula e a Novamont, si confronteranno incrociando esperienze di eccellenza nel campo della gestione dei rifiuti.
Il programma completo dei corsi e le modalità per iscriversi, così come tutti gli atti e le relazioni dei corsi passati sono sul portale istituzionale della scuola: www.altramministrazione.it.
* assessore dal 2004 all’Ambiente, Patrimonio ed Urbanistica del Comune di Colorno (Parma), è coordinatore dell’Associazione dei Comuni Virtuosi e autore di alcune pubblicazioni, tra cui Nessuno lo farà al posto tuo (Emi, 2013)
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