Il mondo è delicato
il mondo è una pallina che s’increpa
teniamolo leggero
teniamolo sulla punta delle dita
di Graziano Graziani
L’Importanza di Essere Piccoli è un festival prezioso. Perché porta la poesia in parole e in musica in luoghi remoti, tra piccole comunità dell’Appennino tosco-emiliano. Non cerca notorietà, non fa rumore, anzi pratica l’incontro senza fronzoli e fanfare. Fedele allo spirito presente nel titolo, cerca di creare momenti piccoli ma estremamente luminosi, nei quali poeti e cantautori possano incontrare un pubblico a misura d’uomo. Tutti i reading e i live sono gratuiti.
E’ un festival che non ha impatto ambientale e anzi dell’ambiente si nutre, perché si svolge all’aperto, in splendide cornici naturali, spesso in piccoli borghi semiabbandonati. Vive dell’energia di chi lo organizza, Azzurra D’agostino e Daria Balducelli che lo hanno ideato e lo portano avanti, ma anche di tanti altri. E gli artisti, anche nomi importanti come Franco Loi, Valentino Zaichen, Antonella Anedda, Francesco Guccini, Pino Marino, Umberto Maria Giardini lo sostengono con la loro presenza. Perché è una manifestazione lontana anni luce per spirito e filosofia dalla politica degli eventi grandi, medi e piccoli ha avvelenato il lavoro culturale in Italia.
L’Importanza di Essere Piccoli ha bisogno di sostegno (la prossima edizione di ci sarò dal 5 al 9 agosto). Piccolo, anche qui. Si parte da 5 euro e si arriva a 20, 50 o dove vuole. Un sostegno piccolo per un festival che dell’esser piccoli fa un manifesto. La cifra da raggiungere è minima (1.500), perché in tanti contribuiscono con il proprio tempo e la propria energia, ma costituisce un traguardo importante. Perché importante è che iniziative come queste continuino a liberare il tempo e la mente dalle logiche del profitto, degli eventi, della cultura da consumare, e recuperino la dimensione dell’ascolto e dell’incontro, che è proprio della poesia.
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DA VEDERE
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