Non possiamo più aspettare e, per quanto sia difficile da accettare, non possiamo neanche sperare che siano i governi a muoversi di fronte ai disastri climatici e ambientali. Abbiamo bisogno di confronti immediati e azioni, a livello locale e planetario, tra associazioni, comitati, sindacati, scuole e Università, centri di ricerca, mondo della cultura. In fondo l’obiettivo di Greta e di tanti e tante con lei è rivolgersi a tutti i potenti del mondo ma per farsi ascoltare da tutti coloro che potenti non sono. Mentre il pianeta va a fuoco e il parlamento italiano vota il ponte sullo Stretto, scrive Guido Viale, in basso dovremmo partire da questa domanda: serve un treno ad alta velocità o un ponte sospeso di quattro chilometri, per collegare regioni devastate dagli incendi, dove, di questo passo, si dovrà reggere a temperature di 50°C come a Vancouver, per fare arrivare dei turisti su spiagge ormai sommerse dall’innalzamento del livello del mare?
Tratta da unsplash.com
Greta Thumberg è tornata a dare il meglio di sé al vertice austriaco sul mondo promosso da Arnold Schwarzenegger, con Frau Merkel, Antonio Guterres ed altri. Rivolgendosi ancora una volta a tutti i potenti del mondo, ma per farsi ascoltare da tutti coloro che potenti non sono, ha spiattellato che nei sei anni che ci separano dal vertice di Parigi, politici, finanzieri e grandi industriali (la crème di Davos) ci hanno riempiti di parole, ma non hanno fatto niente per avvicinarci agli obiettivi di decarbonizzazione fissati. Anzi, hanno fatto, stanno facendo e si apprestano a fare esattamente l’opposto: la loro “lotta per il clima” serve solo a mascherare e giustificare la continuazione di una politica fondata sui fossili, cercando nuove occasioni di business.
Questa accusa coglie in pieno anche il PNRR italiano, il suo padre, il RRF della Commissione europea, e la sua madre, il programma NextgenerationEU, che altro non sono che armi di distrazione di massa, finalizzate a bloccare l’attenzione – e il confronto, dove c’è – intorno a misure e progetti assolutamente inconsistenti, se non controproducenti, mentre il pianeta va a fuoco. A fuoco: nello stesso giorno in cui si registravano a Vancouver 50 °C, il Parlamento italiano ha votato, alla Camera, il ponte sullo stretto di Messina (da finanziare non con il PNRR, bensì con un fondo, detto “fondone”, che Draghi ha fatto aggiungere, a debito, ai fondi, anch’essi a debito, del PNRR, per “non lasciare indietro nessuno”: in questo caso le lobby del cemento). D’altronde, non è stato forse il Senato italiano, forte delle sue competenze, a votare, anni fa, che il cambiamento climatico non esiste?
Tra le parole senza fatti o, meglio, con fatti che le contraddicono, di cui parla Greta, spicca l’istituzione in Italia di un Ministero della Transizione ecologica. Ora, se transizione ecologica significa – e non può significare altro; se no, verso che cosa mai si transita? – un cambiamento radicale, a partire dall’abbandono del presupposto su cui si basa tutto lo stato di cose attuale, cioè il mito fasullo e letale della “crescita” (che altro non è che accumulazione del capitale), è evidente che essa non può non coinvolgere profondamente comportamenti, stili di vita e assetti sociali di tutta la popolazione; oltre, ovviamente, alla determinazione di che cosa, con che cosa, per chi e come si produce. Il primo compito di un Ministero della Transizione ecologica (e del Governo che ne fa proprie le finalità) avrebbe dovuto essere, quindi, il lancio di una grande campagna di informazione: sul perché di questa svolta, sui rischi che corrono il pianeta, il paese e la vita di ciascuno; e la conseguente apertura di un confronto generale (non era certo tale la kermesse organizzata a suo tempo dal secondo Governo Conte a villa Pamphili), coinvolgendo tutte le istanze della “società civile” – associazioni, comitati, sindacati, scuole e Università, centri di ricerca, mondo della cultura – sulle alternative che ci troviamo di fronte: sia a livello planetario che a livello locale; ciascuno a fare i conti nel proprio territorio con la realtà in cui è inserito e in cui può operare. Le dimensioni del problema sono d’altronde tali che non si può sperare di ottenere dei risultati – se si vogliono veramente ottenere – che procedendo così. E se il governo non lo fa, la prima conseguenza da trarre è che di promuovere quel confronto dobbiamo farci carico noi. Chi? Tutti, dove e come si può. Mettendo al centro non la crescita ma la cura delle persone, del vivente e della Terra.
Ma invece di una campagna di informazione e di un grande confronto ci siamo ritrovati le continue esternazioni del ministro Cingolani, peraltro in frequente contraddizione tra loro, ma che, sostanzialmente, mirano a rassicurare che non c’è da cambiare gran che: il gas sostituirà – un po’ per volta – il petrolio come “combustibile di transizione” (verso che?), costruendo nuovi impianti e pipeline la cui vita utile va ben al di là del 2050, anno in cui il gas dovrebbe scomparire; l’idrogeno verde deve aspettare (non è ancora maturo); con le rinnovabili non c’è fretta, tanto arriverà la fusione nucleare, o anche la fissione in “piccoli impianti” distribuiti sul territorio; la dieta proteica è essenziale, quindi largo agli allevamenti industriali; l’agricoltura sostenibile si fa con l’agrofotovoltaico (pannelli in alto e ortaggi sotto), ecc.
Ma se il ministro della Transizione sembra sensibile soprattutto alla lobby del gas (Eni ed Enel), il PNRR, nel suo insieme, destina il giusto tributo anche a quella del cemento e delle Grandi opere: il piano pullula di autostrade, aeroporti e treni ad Alta velocità, chiamati infrastrutture, tutti finanziati a spese del trasporto locale (compreso il TAV Torino-Lione, ricompreso nel PNRR, senza nominarlo, nelle vesti del fallito Ten-T).
E qui, anche senza entrare nei dettagli (che peraltro il PNRR evita accuratamente), la prima e fondamentale domanda da fare, se si aprisse, come si dovrà aprire, ma da basso, un dibattito sulla transizione ecologica è: ma serve un treno ad alta velocità, o un ponte di quattro chilometri, per collegare regioni devastate dagli incendi, dove, di questo passo, si dovrà reggere a temperature di 50°C come a Vancouver (che è molto più a nord), per fare arrivare dei turisti su spiagge ormai sommerse dall’innalzamento del livello del mare? O serve portare altro gas in Italia cercando di seppellirne le emissioni sottoterra, in una regione già sconvolta da un terremoto di dubbia origine, lasciando in eredità alle future generazioni, ma forse anche a questa, una bomba di CO2 sotto pressione, pronta ad aprirsi un varco verso la superficie per restituire all’atmosfera tutta la CO2 fittiziamente sottrattale? Ma domande come queste chi ci governa se le è mai fatte?
Pubblicato anche su il manifesto
Nel 1969 l’allora Segretario Generale dell’ONU U Thant scrisse che avevamo a malapena dieci anni per controllare e far cessare “lo sviluppo”. Ne sono passati 50, tutta la situazione mondiale è abbondantemente al di fuori delle possibilità di controllo di chicchessia. I cosiddetti potenti della Terra sono molto meno potenti di quanto si vuol far credere. Ora è il Sistema Globale, o il Grande Inconscio, che si difende. La civiltà industriale ha gli anni contati, perchè è un modello assolutamente incompatibile con il Sistema Biologico Terrestre.
SONO D’ACCORDO CON VIALE….questa è la mia opinione…
L’APOCALISSE E’ GIA’ IN ATTO…. TU CARA MERKEL DOV’ERI IN QUESTI ULTIMI 40 ANNI ?
La domanda alla MERKEL , che ora si dice “sconvolta per la gigantesca catastrofe”, è : “TU DOV’ERI IN QUESTI ULTIMI 40 ANNI ?. Con il tuo partito e con tutta “la politica europea e mondiale” ? E tutti i media occidentali e mondiali? E negli anni che vanno dal 2015 di PARIGI ai nostri giorni ? VOI, LA “ CASTA “ DIRIGENTE” MONDIALE ECONOMICA POLITICA E MEDIALE, SIETE DEI CRIMINALI E DEGLI ASSASSINI , artefici succubi e complici del SISTEMA CAPITALISTA E LIBERISTA che la vostra globalizzazione ha imposto ed esportato in tutto il mondo. Anche con le guerre per il petrolio e le risorse “per difendere il vostro stile di vita”. Come disse BUSH il demente dopo l’11 SETTEMBRE. E la catastrofe del NORDRENO-WESTFALIA sa di “carbone” sa di “fossile”. Ed evidenzia in modo inequivocabile IL VOSTRO RADICALE FALLIMENTO. Ma il dramma è che avete trascinato il mondo sulla strada dell’IRREVERSIBILE. E la ragione è il modo di produrre di consumare e di vivere che avete imposto al mondo, e che continuate ancora a volere imporre verniciato di “economia verde “ “di economia circolare” ed altri ossimori tragicomici. Il mantra fondamentale è CRESCITA profitto mercato PIL. Tutta l’deologia liberista che ci ha portati alla PANDEMIA , che ha già raggiunto i 4 MILIONI di morti- -ma sono quelli che dite …e sono chiaramente falsi e che ora dopo gli europei per le plebi e gli alienati drogati dipendenti planetari che hanno DIFFUSO la variante …e dopo il NON-VACCINO AI POVERI DELLA TERRA da voi “RICCHI” votato, aumenteranno…e ci saranno altre pandemie…perché ci saranno altre mutazioni…-, che ci ha portati al RISCALDAMENTO GLOBALE e all’inquinamento universale di mari cielo e terra. E ALL’ARRICCHIMENTO COME MAI NELLA STORIA, DI UN’ESIGUA MINORANZA, visto che l’1% possiede come il 99% e 2153 MILIARDARI come 4, 6 MILIARDI DI PERSONE. E BEZOS ( il sig. 200 miliardi di dollari) ed altri come lui “festeggiano” la deriva e l’abisso della TERRA e dei TERRESTRI , di tutti i poveri gli sfruttati gli affamati i diseredati …che fuggono dasesertificazioni guerre impossibilità di vivere, andando a spasso nello spazio. SONO DEI MOSTRI. E BIDEN, nella sua continuità DEMENZIALE con TRUMP il criminale folle che ha bloccato PARIGI uscendo dall’accordo e facendolo fallire…che parla del fallimento del “comunismo” non vede non sente e non pensa…che lui è alla testa del più grande stato inquinatore al mondo. 49,6 GRADI in Canada, 50 a BASSORA, 54,4 in CALIFORNIA…e LA TERRA BRUCIA . Cosa che non potete più nascondere come avete fatto per 50 anni …con i TRILIONI DI DOLLARI spesi per negare manipolare e ingannare il mondo. La scienza i climatologi gli ecologi-sti lo dicono ormai da anni. E la prima COP, cara MERKEL, l’hai presieduta proprio tu. Quindi iL TUO FALLIMENTO è indubitabile . Perché negli ultimi 30 anni ci sono stati più emissioni in atmosfera di tutta la storia precedente. Quindi, la globalizzazione liberista ha devastato la TERRA e ha costruito L’IRREVERSIBILE. Questo significa LA FUKUSHIMA TEDESCA di queste ore. I dati sono incontrovertibili : i ghiacciai si sciolgono come mai prima, l’ARTICO 3 volte più del previsto, la GROENLANDIA due volte più velocemente del previsto. I mari e gli oceani, già pieni di PLASTICA , si riscaldano sempre di più. Come il nostro MEDITERRANEO, mare pieno di plastica di sangue e di VERGOGNA… e sempre più caldo. I FENOMENI ESTREMI sono già diventati la norma. E voi non siete la soluzione…voi siete L’ORIGINE DELLA CATASTROFE E DEL COLLASSO IN ATTO. E solo un movimento dal basso di rivolta ribellione disobeddienza civile boicottaggio e sabotaggio… UN MOVIMENTO DI MOVIMENTI PER UN ALTRO MONDO POSSIBILE come abbiamo gridato a GENOVA 20 anni fa…e un cantiere sociale…per cambiare il modo di produrre consumare e vivere , MONDIALE, forse è possibile almeno frenare ridurre L’APOCALISSE GIA’ IN ATTO.
Gaetano Stella- Lago di Chiusi- 18-07-21
-passaparola! –http://blog.gaetanostella.it
La vera transizione non può iniziare se non dalle persone – chi detiene il potere politico e finanziario non lo farà MAI. Ognuno di noi deve CONSUMARE MENO, comprare meno, mangiare meno, viaggiare meno, sprecare meno, vivere in modo ecologico. La rivoluzione inizia sempre dal basso.
…quindi a ogni famiglia o persona bisogna sottrarre parte del reddito che guadagna per trasformarla in capitale naturale (per esempio piantare alberi o bonificare territori o altro)?
…oppure intendi qualcos’altro?
realizzare la seconda rivoluzione copernicana, cioè il passaggio da una cultura antropocentrica ad una c naturobiocentrica . x es meno crescita materiale più cr IMMATERIALE, consumare meno e comunicare di più