Gruppi di cittadini dei quartieri di Udine hanno individuato alcuni spazi pubblici, accessibili da piste ciclabili e trasporti pubblici, e immaginato come trasformarli in orti urbani e autogestirli. Gli hanno pensati come luoghi di socializzazione, di didattica, di sostentamento ma anche di tutela del paesaggio e della biodiversità. Poi sono andati all’amministrazione comunale. Oggi in città ci sono 75 orti urbani, assegnati tramite bando pubblico ai quali può partecipare chiunque sia residente in città e non possieda un terreno coltivabile: la concessione ha durata triennale, con un canone per le spese di irrigazione, illuminazione e manutenzione di 4 euro al mese, con esenzione per le fasce più deboli.
di Marco Boschini
Didattica, socializzazione, sostentamento. E poi ancora tutela del paesaggio, biodiversità, coscienza civica. Sono questi, e altri, gli ingredienti che compongono l’offerta “green” degli orti urbani di Udine.
Il progetto è divenuto realtà nel 2010, sulla base di richieste e proposte nate nei quartieri cittadini, ponendosi quindi come un’iniziativa nata “dal basso”. L’Amministrazione ha infatti ascoltato ed accolto i desideri e le esigenze della popolazione, nell’ambito del costante dialogo promosso dall’Agenda 21 Locale.
Come veri “pilastri verdi”, gli orti urbani udinesi si localizzano in posizioni strategiche, in simbiosi con i servizi esistenti: aree naturali, parchi giochi, centri scolastici, piste ciclabili, luoghi di aggregazione e identità. I cittadini partecipano sin dalla fase di progettazione e con l’organizzazione di iniziative educative, divulgative, informative: corsi, mostre, momenti formativi, ecc.
Orti autogestiti
Una volta realizzati, la partecipazione si consolida con l’elezione di comitati di gestione. Ogni area adibita ad orti urbani, a Udine, è infatti autogestita con l’ausilio di un presidente ed un comitato eletti tra gli assegnatari dell’area stessa, in un costante esercizio di democrazia e responsabilizzazione.
Le aree scelte come orti urbani hanno elementi comuni: sono di proprietà comunale e servite dalle principali reti di impianti, parcheggio, trasporti pubblici e piste ciclabili e l’eliminazione di eventuali barriere architettoniche.
Oggi in città ci sono 75 orti urbani, assegnati tramite bando pubblico ai quali può partecipare chiunque sia residente in città e non possieda un terreno coltivabile. La concessione ha durata triennale, a fronte di un canone forfetario annuale per le spese di irrigazione, illuminazione e manutenzione di 48 euro (con esenzione per le fasce deboli).
Prodotti sani a chilometro zero
Gli orti urbani consentono il recupero di aree dismesse, abbandonate o sottoutilizzate, favorendo la riqualificazione di un intero quartiere. Gli orti urbani sono uno strumento concreto per favorire la disponibilità di prodotti sani a chilometro zero, con una significativa riduzione dell’impronta ecologica dei cittadini. Presso gli orti urbani si pratica il compostaggio dei rifiuti vegetali, nonché la raccolta differenziata di tutti i materiali. I cittadini, infine, imparano a ridurre la propria impronta ecologica con azioni quotidiane.
Udine è il comune vincitore nella categoria “Nuovi stili di vita” della settima edizione del Premio Comuni Virtuosi, la cui cerimonia di premiazione è prevista per sabato 21 settembre a Senigallia (Ancona), presso Palazzo del Duca alle 16.30 (informazioni su www.comunivirtuosi.org).
Fonte: il fatto quotidiano
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