Parigi: cinquanta fotografie per raccontare la vita delle ultime tre settimane del movimento Nuit debout. L’autore è Francis Azevedo, che ringraziamo. Intanto la protesta dilaga in tutta la Francia tra scioperi e cortei (giovedì 19 altra giornata di manifestazioni, oggi e domani scioperi di varie categorie contro la Loi Travail), ma grazie allo stato d’emergenza è tempo di repressione (martedì 17, ottantasette arresti in tutto il paese).
DA LEGGERE
È ora di riprendersi la notte Marie Moise e Dario Firenze
Cosa può fare davvero Nuit debout? Thomas-Coutrot
Communs Isaline Bernard
Nuit Debout contro Panama Partout David Graeber (Effimera)
Banlieues debout Isaline Bernard e Emilie Massemin
Immagini bellissime
Un reportage tutto da guardare!
Senza parole.
Questi ragazzi … stupendi.
Grazie Comune, è un segnale che ritengo vitale, un risveglio di coscienze che possano dare fiducia nel proprio essere entità civile..che aiutino di nuovo a credere alla disobbedienza, al non accettare più arroganti ingiustizie sociali, in definitiva all’opporsi a politiche obbrobriose e tracotanti…mi auguro che quest’esempio dilaghi a macchia d’olio in tutta Europa e che siano finalmente i popoli a creare argine a tutta l’iniquità in cui siamo sommersi.
PARIGI INDICA LA VIA….
come nell’89 e nel 48 nella COMUNE e nel 68…la vecchia talpa scava scava continua a scavare… nella catastrofe in atto “nasce e cresce ciò che salva”.la natura parla.l’umano si ribella e i poeti della vita ascoltano la sinfonia del vento il rumore delle maree…
e l’immaginazione feconda l’alchimia della RIVOLUZIONE…per trovare LE PAROLE nella vicinanza e nella presenza nella reciprocità anche nella distanza…parole d’amore e di gioia di vivere in una quotidianità rifondata… disalienata….rovesciata…come il giorno e la notte il bianco e il nero dell’immagine che racconta un altro possibile essere nel mondo…per scoprire insieme tanti mondi….per salvare la terra dall’effetto serra….per cambiare l’ordine del discorso e stabilire dal basso l’ordine del giorno…nelle strade e nelle piazze socializzate reinventate liberate…non più monadi rinchiuse in un falso movimento spettatrici passive di UNO SPETTACOLO codificato da una tecnologia preformante che naturalizza l’esistente…lo sfruttamento la devastazione il saccheggio la competizione la globalizzazione l’occidentalizzazione l’americanizzazione…il pensiero unico che feconda la BARBARIE che scorre ininterrottamente sullo SCHERMO TOTALE UNIFICATO…ma è possibile vivere la STORIA, uscire dallo spettacolo per reinventare la vita, reinventare l’amore per ri-trovare le parole, vivere la presenza per sentire il dolore della terra degli animali coartati delle piante bruciate dei mari inquinati….vivere ri-trovando l’armonia dell’universo una coscienza cosmica in un orizzonte infinito pieno di BELLEZZA…g.s. -http://blog.gaetanostella.it/