Il “Villino di via Vernio” a Fidene, a Roma, è un bene confiscato che nel mese di novembre il Municipio III di Roma ha chiesto all’Agenzia Nazionale per i Beni confiscati e sequestrati. Il 27 novembre 2018 quel villino, destinato a un progetto di accoglienza di persone con disabilità, è stato attribuito al Municipio con una delibera del Comune. Venerdì 25 gennaio il ministro dell’interno Matteo Salvini è andato a Fidene. Ecco cosa ha detto Giovanni Caudo, presidente del Municipio III, a Salvini.
« … Sono il presidente che al momento della formazione della giunta ha esposto sulla facciata del Municipio la scritta “Porti aperti. Diamo asilo”. L’assessore alla scuola Claudia Pratelli, che le presento, è stata capofila a Roma nell’opporsi al suo progetto “Scuole sicure” e abbiamo avuto ragione perché era un bluff. Lei oggi viene qui a Fidene a consegnarci un bene confiscato al quale lavoriamo da mesi e che noi vogliamo che diventi un servizio sociale, un caso di applicazione della legge sul “Dopo di Noi” voluta dal governo di centrosinistra.
Lei è venuto a consegnare l’immobile al Comune di Roma ma il Comune non le ha mandato il dirigente che lo deve prendere in carico. Ministro Salvini noi non condividiamo nulla delle sua politica e non ci sta bene che pensi di fare passerella. A noi e ai nostri cittadini interessa che diamo seguito agli impegni presi a si concretizzi quello per cui lavoriamo da mesi: la presa in possesso della villa per avviare il nostro progetto sociale.
Alla fine l’immobile è stato dato al Comune di Roma e contestualmente lo abbiamo preso in carico come Municipio III Montesacro. Ecco perché noi c’eravamo, per evitare che fosse solo uno spot utile a distogliere l’attenzione dalle sue dissennate iniziative politiche sui migranti e sul rifugiati.
Non condividiamo nulla della sua politica ma ci sta a cuore la Repubblica che rappresentiamo al di là della sua presenza momentanea nel ruolo che riveste… »
Giovanni Caudo
Bravo, bisognerebbe che tanti cominciassero a far capire a certi politici che non condividiamo i loro comportamenti non basati sui principi umanitari, ma solo su una sterile propaganda elettorale. In fondo, questo non è altro che ciò che insegna il Vangelo, per chi lo comprende.
Mi associo anch’io ben volentieri a dire “bravo” al presidente del municipio.