
Oggi Maysoon Majidi, la giovane donna curdo-iraniana, ha ottenuto quel riconoscimento formale d’innocenza che la sua storia e la sua persona hanno sempre denunciato apertamente. Una donna in fuga da un regime tirannico, che attraversa di nascosto, in balìa di ogni pericolo immaginabile, diversi paesi e il mar Mediterraneo – da decenni cimitero d’acqua che inghiotte innumerevoli vite innocenti – giunge finalmente in Italia, convinta che qui potrà chiedere l’aiuto e la protezione che le spettano. E invece le accade l’esatto opposto: viene fermata, per lunghi mesi detenuta, accusata – sulla base di testimonianze evanescenti – di aver lei condotto l’imbarcazione con cui è arrivata sulle coste calabresi insieme ad altri; viene tacciata di essere una scafista, una trafficante, una di quelle che il nostro governo sostiene di voler scovare su tutto il globo terracqueo (vedete la voce: “Almasri”).
Maysoon tuttavia non si dispera; confida nella giustizia e nella forza della ragione, convinta che la verità verrà presto alla luce. Luce che adesso si accende in tutto il suo bagliore.
E oggi, come gli altri giorni, ma con un po’ di soddisfazione in più, sono orgoglioso che il Consiglio comunale di Riace, su mia proposta, le abbia conferito la cittadinanza onoraria, a testimonianza del valore della sua – della nostra – lotta di libertà e giustizia. Grazie Maysoon.
Grazie Mimmo, grazie Riace,
luce e speranza.
notizia meravigliosa.
Grazie Mimmo.
ogni tanto una notizia davvero bella