Nei primi giorni di dicembre del 2013, Giulia Barra, allora dottoranda in ingegneria dell’architettura e dell’urbanistica, scrisse su Comune-info un articolo intitolato “E a Roma saltò fuori un lago“. Venne letto da oltre 70 mila persone. Nove anni dopo, la lotta perché il lago Bullicante ex Snia, uno specchio d’acqua di 10mila metri quadri che è anche il solo lago naturale della città, vinca definitivamente la sua battaglia contro la speculazione edilizia è ancora aperta. Restano infatti soltanto poche ore perché il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, eletto in Parlamento e quindi in procinto di dimettersi, decida di mantenere le promesse fatte e firmi un decreto che sottragga l’intera area (anche gli ettari di quella privata, cioè il 40% della superficie complessiva) dell’oasi naturale alle mire della società immobiliare che vuole cementificarla. Per giovedì 3 novembre, alle 14, un solo giorno prima della chiusura della legislatura, presso la sede del Consiglio Regionale alla Pisana, il Forum del Parco delle Energie, che raccoglie le associazioni e i comitati che per tutti questi anni si sono battuti per la difesa del lago, ha convocato l’ultimo presidio per esercitare tutta la pressione possibile perché quell’oasi verde che svolge essenziali funzioni eco-sistemiche sia messa davvero al sicuro da nuovi possibili colpi di mano della potente lobby immobiliare della capitale
Ieri mattina, 27 ottobre 2022, il Forum del Parco delle Energie, in presidio presso la sede della Giunta della Regione Lazio insieme ai rappresentanti di diverse organizzazioni delle lotte ambientali, abitanti e realtà territoriali, ha inviato una delegazione ad incontrare il Dr Baldini, in rappresentanza del Gabinetto della Giunta regionale del Lazio, la responsabile della segreteria dell’assessora Lombardi e per la Direzione Ambiente, il dr. Montero alla presenza dei consiglieri Bonafoni e Cacciatore.
Pur confermando la volontà del Presidente Zingaretti di concludere positivamente il procedimento di allargamento del Monumento Naturale, Baldini ha affermato la necessità di svolgere ulteriori approfondimenti dell’istruttoria ricorrendo ad una valutazione dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale) come indicato dalla Direzione Ambiente a seguito delle contestazioni opposte dal proprietario dell’area in oggetto. I rappresentanti del Forum hanno contestato questo ulteriore aggravio di istruttoria sia nel metodo, in quanto le osservazioni presentate dalla Società Ponente ’78 s.r.l sono giunte oltre il limite di 30 giorni previsto dalla normativa regionale, sia nel merito in quanto queste argomentazioni contrarie all’ampliamento del Monumento Naturale erano già state confutate dall’ISPRA nel dicembre 2021, e quindi un parere terzo esiste già, e volendo può essere velocemente acquisito agli atti.
Allo stato dei fatti, con uno stallo di tre mesi dalla chiusura delle osservazioni, senza una certezza sui tempi di risposta ed elaborazione da parte del ISPRA, al Forum sfugge il vantaggio di fare questa corsa all’ultimo minuto da parte della Regione, mettendo in discussione la propria stessa istruttoria pubblicata sul Bollettino Ufficiale.
La segreteria del Presidente Zingaretti ha proposto di tenere aperto il tavolo con i rappresentati del Forum e i consiglieri Cacciatore e Bonafoni fino al il 4 novembre, data delle dimissioni di Zingaretti.
Il Forum continua a sostenere che l’ulteriore rinvio della firma, a pochi giorni dalla conclusione della legislatura, sia un atto improprio e irresponsabile che pone in serio pericolo la conclusione dell’iter dell’ampliamento del Monumento Naturale e per questo invita la cittadinanza a continuare la mobilitazione sul territorio e la pressione comunicativa. Viene lanciato un nuovo presidio giovedì 3 novembre, alle ore 14, presso la sede del Consiglio Regionale alla Pisana, per portare definitivamente il Presidente Zingaretti a mantenere l’impegno preso con la città di Roma.
Riportiamo anche la nota della Regione Lazio:
EX SNIA; REGIONE LAZIO INCONTRA ASSOCIAZIONI: ISTRUTTORIA PROSEGUE REGOLARMENTE Questa mattina rappresentanti dell’Assessorato alla Transizione Ecologica e trasformazione digitale, della Direzione Regionale Ambiente e del Gabinetto della Giunta regionale del Lazio, hanno incontrato presso la sede di via Cristoforo Colombo a Roma, alcuni esponenti delle associazioni che si battono da anni a tutela dell’area Ex Snia Viscosa, ubicata a Est della Capitale. E’ stato spiegato e ribadito che L’iter per l’allargamento del monumento naturale Ex Snia non si è assolutamente fermato. L’istruttoria infatti sta proseguendo regolarmente con i tempi e le modalità previsti, come già indicato in più occasioni a chiunque abbia chiesto informazioni in merito.
Vittoria ricci dice
Si al lago naturale per tutti i cittadini
Sonia dice
Ma diamine c’è da chiederselo? Certo che sì alla protezione mantenimento del lago naturale a Roma! Una cosa tanto bella quanto rara. Sarebbe pura follia vederlo passare per inerzia nelle cementizie di speculatori in edilizia . Coraggio
Zingaretti, non farci questo, non farlo soprattutto ad una città che si merita si ricominciare ad essere custodita ❤️
Rosanna Oliva dice
Grazie per il prezioso impegno.