Nei primi giorni di ottobre, nei Paesi Baschi, si è tenuto Il Global Social Economy Forum, che ha visto la partecipazione di 1.700 persone impegnate nell’economia sociale provenienti da 84 paesi diversi. Tra loro, molti sindaci e rappresentanti di governi locali, da Seul a Montreal, da Bilbao a Bamako, da Città del Messico a Taipei. A Bilbao, Ripess e la Rete di Economia sociale e solidale spagnola (Reas), assieme ad altre organizzazioni, ha promosso una dichiarazione rivolta ai movimenti sociali internazionali e alle reti di economia sociale e solidale
Dichiarazione per una economia sociale e solidale trasformativa
Lo scorso 15 settembre ricorrevano dieci anni dal fallimento di Lehman Brothers, una miccia che ha dato origine alla più grande crisi finanziaria che ha attraversato il capitalismo nel recente passato, producendo una forte critica a questo modello da parte della cittadinanza globale. Nonostante ciò, in questo periodo, non si è verificato alcun cambiamento di rotta, un cambiamento tanto atteso e necessario, ma si sono ulteriormente consolidati i processi di finanziarizzazione dell’economia, rafforzando la sua natura speculativa; inoltre sono cresciuti gli indicatori che segnalano una maggiore povertà e diseguaglianza in tutto il pianeta.
Il pianeta è intanto minacciato dagli effetti delle crisi ambientali e sociali prodotte da questo sistema economico basato sul profitto, sul produttivismo, sul consumismo illimitato e la negazione della distribuzione della ricchezza. Le disuguaglianze e la povertà continuano ad aumentare, mentre la protezione sociale diminuisce. La tragedia della migrazione forzata è una conseguenza di questo sistema insostenibile.
L’economia sociale e solidale ha come obiettivo la costruzione di un sistema socioeconomico che mette le persone, le loro comunità e il loro contesto ambientale al centro di tutti i processi. Un sistema Il cui obiettivo sia di garantire la sostenibilità della vita in tutti i suoi aspetti e di promuovere un benessere equo, inclusivo, democratico e sostenibile per tutte le persone, donne e uomini, e i diritti umani di ogni popolo in qualsiasi parte del mondo.
È per questo motivo che ci siamo incontrati a Bilbao, nel Forum Globale dell’Economia Sociale 2018, prendendo parola per denunciare con forza il capitalismo che mercifica e minaccia le nostre vite e il pianeta stesso, un capitalismo etero-patriarcale che incoraggia la discriminazione contro le donne ed esclude le diversità.
Ci impegniamo a lavorare assieme ad altri movimenti sociali per la trasformazione dell’economia attraverso pratiche alternative e sociali nei settori della finanza, della produzione, della distribuzione e del consumo. Trasformando l’economia, trasformiamo i territori e le comunità, promuovendo così, nuovi modelli culturali, sociali e politici.
Con questa visione, auspichiamo si possano promuovere processi di confluenza delle diverse economie trasformative, tra le quali quella solidale, quella femminista, quella ecologica e quella dei beni comuni e dei “Commons”. Proponiamo di includere i valori e le pratiche delle varie forme di sovranità: quella dei nostri corpi, quella dei popoli, e poi la sovranità alimentare, finanziaria, energetica e culturale…
Difendiamo l’autogestione partecipativa e democratica e anche l’impegno alla cooperazione e la solidarietà tra persone, movimenti e popoli.
Per fare questo ci impegniamo nella costruzione di iniziative alternative:
- nel campo della creazione e del sostegno alle imprese cooperative,
- nello sviluppo di organizzazioni partecipate da donne e uomini,
- nella finanza alternativa e nelle banche etiche,
- nella promozione di strumenti di audit sociale e di gestione collettiva delle imprese,
- nell’impulso della produzione agro-ecologica,
- nella costruzione di mercati sociali e di circuiti di commercializzazione solidale e di prossimità
- nello sviluppo di reti di commercio equo e solidale,
- nella promozione della generazione, commercializzazione e del consumo cooperativo di energie rinnovabile
- nella promozione delle economie comunitarie attraverso monete sociali, banche del tempo, gestione delle cure condivise, ecc.,
- nella ricerca, formazione e sensibilizzazione delle persone dal basso,
- nella generazione di alleanze e processi di inter-cooperazione sociale ed economica,
- nella rigenerazione delle città e dei territori rispettando i diritti dei loro abitanti rendendole accoglienti e inclusive, collegando le aree rurali e urbane con rispetto reciproco
- Nella co-costruzione di politiche pubbliche che lasciano spazio all’Iniziativa dei cittadini e delle cittadine favorendo la partecipazione, con accordi di collaborazione e strumenti di democrazia deliberativa
Ribadiamo il nostro impegno per un’economia sociale e solidale trasformativa al servizio di un nuovo mondo più giusto, rispettoso, democratico e sostenibile. Ora si tratta di unire le nostre forze e le pratiche esistenti, per costruire e far rispettare un Agenda Mondiale inclusiva partendo dalla dimensione locale e di dimostrare che abbiamo risposte e proposte per superare le grandi sfide globali oggi.
Bilbao, 2 ottobre 2018
Persone, organizzazioni e reti di economia sociale e solidale presenti al GSEF 2018
Info : Ripess Europa
Traduzione per Comune-info di Riccardo Troisi
https://comune-info.net/2018/09/rendere-visibile-il-cambiamento/
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