A causa del maltempo la Taverna della Yogurta di sabato 5 maggio
è rinviata a data da destinarsi
Manziana, poco meno di otto mila abitanti, è un paese dei monti Sabatini, a due passi dal lago di Bracciano e da quello di Martignano, e a un’ora di treno da Roma. È nota soprattutto per le sue due meravigliose aree protette: la “Caldara”, una palude di acque solfuree (al momento l’acqua gorgoglia in una sola pozza di origine vulcanica, con più o meno… un milione di anni) e il “Bosco di Manziana”, una querceta estesa per seicento ettari, abitata da tassi, volpi, donnole, istrici ma anche picchi, nibbi e poiane.
Da alcuni mesi a Manziana (località Quadroni, via Viterbo 27) ha trovato dimora una bellissima Yogurta, uno spazio pensato per creazioni artistiche e per imparare a gestire i conflitti, ma anche una casa aperta a seminari, workshop, formazioni residenziali, danze e laboratori. Insomma, un luogo ricco di relazioni sociali che si ispira alla yurta, la tenda dei popoli nomadi dell’Asia Centrale, un’abitazione in legno circolare ricoperta da tessuti, disegnata per resistere al freddo e al caldo, facilmente smontabile. Una struttura dunque a impatto ambientale zero tirata su per sostenersi da sola, senza ancoraggi al terreno o corde, da comunità che si prendono cura ogni giorno della terra e dei suoi abitanti, ben consapevoli che in fondo socialità e cultura sono prima di tutto processi “nomadi”, sempre in divenire.
Sarà possibile conoscere questo luogo speciale partecipando alla Taverna della Yogurta di Manziana, promossa per sostenere la fragile quanto entusiasmante avventura editoriale di quella tenda chiamata Comune. Inizialmente in programma per il 5 maggio, a causa del maltempo la Taverna è rimandata in una data da individuare.
Questa la pagina facebook della Yogurta
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