La temperatura globale di superficie nel 2018 è stata la quarta più elevata di tutto il periodo delle rilevazioni strumentali analizzate dal Goddard Institute for Space Studies (GISS). La temperatura globale del 2018 è stata +1,1 grado Celsius (-2 gradi F) più calda di quella del periodo base di riferimento 1880-1920; noi consideriamo questo periodo base come una stima della temperatura “pre-industriale”. I quattro anni più caldi della rilevazione del GISS sono stati gli ultimi quattro anni, e i dieci anni più caldi sono stati tutti nel 21mo secolo. Abbiamo anche discusso le prospettive del cambiamento delle temperature globali a breve termine

L’aggiornamento dei dati del GISS (Goddard Institute for Space Studies) relativi all’analisi della temperatura globale (GISTEMP), (Fig.1), rivela che il 2018 è stato il quarto anno più caldo registrato dagli strumenti.
Noi usiamo il periodo 1880-1920 come riferimento, cioè come punto zero per le anomalie delle temperature, in parte perché costituisce il più antico periodo con una copertura sostanzialmente globale delle rilevazioni strumentali. La temperatura globale di quel periodo dovrebbe rappresentare in modo sufficientemente significativo la temperatura esistente nell’epoca pre-industriale, poiché lo scarso riscaldamento derivato dai gas serra prodotti dall’uomo in quel periodo tende ad essere compensato dalla attività vulcanica, all’epoca inusualmente intensa.
I quattro anni più caldi registrati dal GISS sono quelli appena trascorsi, 2015-2018. La seconda figura mette a confronto le anomalie delle temperature in ciascuno di questi anni rispetto al periodo di riferimento 1951-1980. Noi utilizziamo per le mappe globali questo più recente periodo di riferimento in quanto rappresenta una buona copertura globale, poiché include anche dei dati relativi all’Antartide.
L’intenso El Nino del 2015-2016 nell’Oceano Pacifico equatoriale incide maggiormente nella mappa annuale del 2015 rispetto a quella del 2016, poiché l’impatto de El Nino sulla temperatura globale è maggiore nel 2016. Ciò dipende dal fatto che esiste un intervallo di tempo di 3-4 mesi tra El Nino e i suoi effetti sulla temperatura globale.
Temperatura della superfice globale relativa alla Media del periodo 1880-1920

Temperature media annuali delle superfici relative alla media 1951-1980 ( gradi Celsius)

L’area terrestre globale si è riscaldata quasi il doppio di quella globale degli oceani come si vede nella figura 3. L’andamento integrato lineare tra il 1975 e il tempo attuale presenta un riscaldamento di circa 1,6 gradi centigradi sulle terre e di 0,8 gradi centigradi sugli oceani. Quindi il riscaldamento medio della terra è di circa 3 gradi F. mentre il riscaldamento della superficie degli oceani è di circa 1,5F. Il riscaldamento sta quindi raggiungendo livelli tali da rendere più facile per i lettori rendersi conto del fatto che il riscaldamento è significativo.
Anomalie delle temperature sulla superfice globale delle terre e degli oceani

2018, anomalie della temperatura stagionale di superfice in relazione alla Media 1951-1980, in gradi Celsius

Cosa possiamo dire sulle prospettive di un cambiamento continuo della temperatura nel 2019 e in alcuni degli anni successivi? La variabilità tra un anno e l’altro tende ad essere dominata dalla Oscillazione Tropicale meridionale, il ciclo de El Nino e della Nina. Durante il 2018 i tropici si sono mossi dalla fase della Nina (in alto a sinistra della mappa della Figura 4) fino ad un debole El Nino (la parte in basso a destra della mappa della Figura 4). La NOAA prevede una possibilità del 65% che il riscaldamento tropicale continuerà almeno durante la prossima primavera nell’Emisfero Settentrionale, e che sarebbe classificato come un El Nino. Tuttavia, i modelli mostrano un’ampia gamma di possibilità per lo sviluppo della temperatura tropicale; alcuni modelli mostrano un riscaldamento di un debole El Nino che perde rapidamente di intensità nel 2019. La situazione de El Nino diventerà chiara durante i primi pochi mesi. Se si sviluppa un El Nino consistente, la temperatura globale del 2019 si prevede che possa aumentare, anche se è improbabile che El Nino possa avvicinarsi alla potenza de El Nino degli anni 2015-2016.
El Nino 3.4 Anomalia nella temperatura (in gradi C) Anomalie nella temperatura media (in gradi C)

Fig.5 Anomalie della temperatura a partire dal 2013 nella regione 3.4 de El Nino e globalmente.

Fig.6 Irradiazione solare e numero delle macchie solari nel periodo in cui erano disponibili dati rilevati dai satelliti. La scala a sinistra indica l’energia che passa attraverso un’area perpendicolare alla linea Sole-Terra. L’energia solare assorbita in media dalla superficie della terra è -240W/m2, e quindi l’ampiezza complessiva della variabilità solare misurata è -0,25 W/m2
I continui cambiamenti delle forzanti climatiche globali incidono anche sulla temperatura globale. La temperatura record globale del 2016 è stata aiutata dalla sua sostanziale coincidenza con un massimo delle emissioni solari (cfr. Fig. 6). Le forzanti climatiche costituite dai gas serra (GHGs) rappresentano la spinta dominante dei cambiamenti climatici, poiché sono in continuo aumento, ma le modifiche delle radiazioni solari non sono certo un fattore di importanza trascurabile. E’ stato ipotizzato che il prossimo Minimo Solare potrebbe prolungarsi, con l’irradiazione che potrebbe diminuire al di sotto delle medie del passato, cioè registrate nel periodo dei più accurati dati dei satelliti, analogamente con quanto si è verificato nel Minimo di Maunder del 1645-1715 (Eddy, 1976) (4), quando le macchie solari si suppone fossero praticamente assenti. I dati relativi ai prossimi anni di irradiazione solare potrebbero avere una particolare rilevanza sul piano delle informazioni.
Gli squilibri dell’energia della terra, che oggi si stimano (3) correntemente essere +0,75 + o meno 0,25 W/m2, possano essere la causa più significativa del continuo riscaldamento dell’oceano, e che tende a dominare i cambiamenti della temperatura globale delle superfici a intervalli di un decennio o di tempi maggiori. Tuttavia, la temperatura globale della superfice per periodi più brevi è influenzata dal tasso di modifica delle forzanti radiative nonché dall’Oscillazione Meridionale. Noi abbiamo in programma di scrivere una comunicazione su questo tema nei prossimi mesi, quando la situazione di El Nino sarà diventata più chiara.
Autori
James Hansen e Makiko Sato, Hearth Institute, Columbia University , New York
Reto Ruedy e Ken Lo, SciSpace I.I.C, New York e Nasa, Goddard Institute for Space Studies, New York,
Gavin A. Schmidt, Nasa, Goddard Institute for Space Studies, New York
Riferimenti bibliografici
1 Hansen, J., R. Ruedy, M. Sato, and K. Lo, 2010: Global surface temperature change. Rev. Geophys., 48, RG4004, doi:10.1029/2010RG000345.
2 The current GISS analysis employs NOAA ERSST.v5 for sea surface temperature, GHCN.v.3.3.0 for meteorological stations, and Antarctic research station data, as described in reference 1.
3 Hansen, J., M. Sato, P. Kharecha, K. von Schuckmann, D.J. Beerling, J. Cao, S. Marcott, V. Masson-Delmotte, M.J. Prather, E.J. Rohling, J. Shakun, P. Smith, A. Lacis, G. Russell, and R. Ruedy, 2017: Young people’s burden: Requirement of negative CO2 emissions. Earth Syst. Dynam., 8, 577-616, doi:10.5194/esd-8-577-2017.
4 Eddy, J.A., 1976: The Maunder Minimum, Science, 192, 1189-1202.
Traduzione per comune info di Alberto Castagnola e Susanna Giovannini
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