Foto: Pete Seeger, uno di più noti cantanti di folk-singer statunitensi (morto il 27 gennaio 2014), in una delle azioni di protesta contro il fracking in California
di Maria Rita D’Orsogna
This is about neighborhood safety, envivronmental justice, and about common sense.
Paul Koretz, Los Angeles councilman
Ho un motivo in più per amare questa città.
Il 28 Febbraio 2014 Los Angeles ha approvato all’unanimità una risoluzione che vieta il fracking nelle nostre città finché non si possa dimostrare che sia una pratica e sicura per il nostro ambiente. Il sindaco Erik Garcetti ha dieci giorni di tempo per firmare la risoluzione e per trasformarla in una ordinanza. Oltre al fracking è vietata la stimolazione di pozzi con acidi ed altre sostanze per aumentare il quantitativo di petrolio estratto.
Los Angeles è la più grande città d’America a vietare il fracking – per gas e per petrolio – e soprattutto è la prima città da cui si estrae petrolio che vieta la stimolazione di pozzi.
Come si è arrivati a questo risultato? C’è stata una gran mobilitazione di cittadini, e di politici illuminati, Paul Koretz e Mike Bonin, che nulla hanno potuto contro i trivellanti. Abbiamo tanti problemi in California di sismicità e soprattutto con l’acqua che non è sufficiente per tutti – residenti ed agricoltori. Il fracking avrebbe portato ad ulteriori pericoli e dispute, visto che ci vogliono circa 10 milioni di galloni di acqua per fare fracking su un singolo pozzo – è cioè circa 40 milioni di litri.
Tutto questo è rimarchevole perché il petrolio è parte della storia di questa città – quelle che oggi sono spiagge e posti turistici cento anni fa erano enormi campi di petrolio. E ce ne sono ancora di cavallette sparsi per la città, come dei relitti del passato. C’è ancora molto da fare – con una moratoria per lo Stato intero di California, con maggiore regolamentazione dei pozzi esistenti – ma questo mostra ancora una volta che niente può fermare una cittadinanza istruita, che sa far valere i propri diritti.
Già gli Stati di Vermont, New York e Hawaii hanno moratorie o divieti integrali, e così pure varie città sparse per la nazione. Il giorno 15 Marzo 2014 ci sarà una imponente manifestazione a Sacramento, per chiedere al governatore Jerry Brown di vietare il fracking in tutto lo stato di California.
E in Italia? In Italia l’acidizzazione dei pozzi va avanti da decenni, lo dicono gli stessi trivellanti – la Schlumberger, l’Eni, la Halliburton – senza neanche che i residenti lo sappiano. In alcuni casi hanno anche usato tecniche di hydraulic fracturing, in silenzio. E questo lo dicono loro, non io. Io ho solo speso del tempo per scovare i report di lorsignori dove spiegano tutto agli investitori e ai loro colleghi ma niente alla gente normale. Accade nelle province di Pisa, di Foggia, di Viterbo, di Ragusa, di Parma. Accade a Trecate, accade in Basilicata. Accade nei mari di Ombrina.
Cosa farà il neoministro dell’ambiente Gianluca Galletti su questi temi? Dobbiamo ancora aspettare Godot?
* Fisica e docente universitaria all’Università statale della California, cura un suo blog su ilfattoquotidiano.it, da cui è stato tratto questo articolo. Altri siti per approfondire: www.csun.edu/~dorsogna, www.dorsogna.blogspot.com, No all’Italia petrolizzata
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