Nell’ultimo mese del 2022 gli eventi estremi si sono susseguiti senza sosta. Le temperature elevate e la siccità (otto mesi in Perù e laghi andini prosciugati) hanno fatto da contraltare alle bufere di neve e al Natale più freddo degli ultimi quarant’anni registrato in America, dal Canada al Rio Grande. In Europa gli scienziati parlano di inverno “anomalo”, ma il continente soffre molto anche per i danni ambientali che hanno cause economiche e legate al modello di sviluppo, dall’eterno problema dei rifiuti al perdurare delle morti di amianto (in Italia 6mila morti l’anno). Una siccità devastante ha colpito più di 36 milioni di persone in Africa orientale, mentre in Africa occidentale 1,3 milioni di persone sono state sfollate a causa delle inondazioni. L’ultima notizia, non certo per importanza, che segnaliamo nell’introdurre la consueta rassegna retrospettiva curata da Alberto Castagnola riguarda un arcipelago indonesiano composto da cento isole disabitate e messo all’asta nel mese scorso a New York
- Andamenti globali
Nell’ultimo mese del 2022 si confermano temperature elevate ed eventi climatici estremi, con piogge e nevi improvvise ed intense su tutto il pianeta, un quadro ben diverso dalle immagini di una estate lunghissima con bagni nei mari e viaggi in luoghi lontani, propinate dalle televisioni, che così nascondono vittime e disastri in tante regioni, anche quelle più sviluppate.
Le temperature globali relative all’intero anno non sono ancora disponibili, ma per l’Europa gli scienziati parlano di “inverno anomalo”, caratterizzato da un caldo che dipende anche da fattori specifici come l’oscillazione nordatlantica e la presenza di anticicloni sugli Urali, mentre gli andamenti medi mondiali collocano l’intero anno tra i sette anni più caldi dell’ultimo secolo. Vediamo in dettaglio gli eventi atmosferici verificatisi nel corso del mese.
A seguito dello scioglimento dei ghiacciai il livello del mare cresce sempre più velocemente: nel periodo 1993-2004 è aumentato di 2,7 millimetri all’anno, mentre nel 2004-2015 è cresciuto di 3,5 millimetri ogni anno. Gli scienziati stanno anche analizzando i flussi di acqua dolce che fuoriescono alla base dei ghiacciai in Groenlandia, trasformandosi in iceberg che si muovono nei mari sciogliendosi lentamente, ma accelerando negli ultimi anni. Gli ultimi giorni del mese, Canada e Stati Uniti, in particolare la città di Buffalo, fanno registrare almeno 59 vittime per le bufere di neve che hanno colpito la regione. Alcune persone sono rimaste congelate mentre spalavano la neve davanti casa.
Le strade sono rimaste bloccate sotto oltre1,2 metri di neve, mentre l’elettricità è mancata in molti centri urbani e oltre 11.000 voli sono stati cancellati. Dal Canada al Rio Grande è stato il Natale più freddo degli ultimi quaranta anni. Il gelo della tempesta Eliot si è poi trasformato in un “ciclone bomba” e perfino la Florida ha avuto l’inverno più freddo degli ultimi trenta anni, e nel sud dello Stato le temperature sono scese a meno 4 gradi.
Il Montana ha registrato la temperatura più fredda con -45 gradi centigradi. Nel 2021 regioni molto ampie del pianeta hanno avuto condizioni più secche del normale. In Sudamerica la portata dei fiumi si è ridotta nel Rio della Plata e nella parte meridionale del Rio delle Amazzoni. In Nordamerica i fiumi Colorado, Missouri e Mississippi hanno registrato livelli minimi. In Africa si sono ridotti il Niger, il Volta, il Nilo e il Congo.
Colpite anche la Siberia occidentale e l’Asia centrale. Nel complesso, i depositi di acqua terrestri si stanno riducendo, soprattutto nella costa ovest degli Stati Uniti e nei bacini del Gange e dell’indo. Lo stato della California si avvia a vivere il quarto anno consecutivo di siccità e ciò nonostante le due recenti tempeste che hanno causato forti precipitazioni in gran parte del suo territorio. Gli abitanti della Valle di Coachella, dove si trova la città di Palm Desert, consumano il triplo dell’acqua rispetto alla media della California.
Il Perù è in ginocchio perchè non piove da otto mesi, e sulle Ande dei laghi si sono prosciugati. Nella R.D. del Congo almeno 120 persone sono morte nella capitale Kinshasa nelle alluvioni causate dalle forti piogge. Almeno 14 persone sono morte nell’improvvisa esondazione di un fiume a Johannesburg, in Sudafrica, colpita da violenti temporali.
Il piccolo Stato del Vanuatu, nell’Oceania, è composto da 83 isole di origine vulcanica che si estendono per un migliaio di chilometri nel Pacifico meridionale e ospita poco più di trecentomila abitanti, subisce molti danni dal riscaldamento climatico. In particolare, villaggi costretti a trasferirsi, salinizzazione dell’acqua potabile, distruzione della barriera corallina e della fauna ittica. Per questi motivi ha presentato una risoluzione, (firmata con altri 17 paesi) all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Nella prima metà del mese, un arcipelago indonesiano composto da cento isole disabitate è stato messo all’asta a New York.
La riserva di Widi, distribuita su un’area marina protetta di diecimila ettari a nord est dell’isola di Bali, è uno degli ecosistemi corallini più integri del pianeta, ma la privatizzazione minaccia anche il sostentamento delle comunità locali che pescano in questa area. Due specie sono state particolarmente colpite dagli eventi climatici. In base ai dati più recenti relativi alle diverse specie di falene fanno prevedere che superare 1,5 gradi di temperatura globale farà scomparire il 20% delle popolazioni; un aumento di due gradi metterà a rischio il 40% delle falene, uno di tre gradi il 60% e uno di 4 gradi dell’80%, ma previsioni analoghe possono essere formulate per le altre specie di insetti, come pure di funghi, piante e vertebrati. Il secondo dato riguarda i pellicani. Nelle ultime settimane più di 5500 pellicani sono morti in Perù a causa di una epidemia di influenza aviaria del ceppo H5N1, ma in totale sono già morti più di tredicimila uccelli.
Infine, una notizia diffusa dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale: il fenomeno mondiale della Nina durerà fino a febbraio o marzo 2023, arrivando a tre volte consecutive per la prima volta dall’inizio del secolo. Ricordiamo che questa corrente fredda normalmente si alternava con il Nino più caldo e riduceva la temperatura dell’Oceano Pacifico equatoriale con effetti in tutto il mondo. In Africa Orientale, ad esempio, la Nina sta causando una lunga siccità, mentre in Eurasia di solito porta inverni freddi.
- Cause economiche di danno ambientale
Secondo l’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA) la riduzione dei rifiuti urbani è troppo lenta. Quelli che finiscono nei termovalorizzatori o inceneritori o nelle discariche sono ancora troppo pochi. Negli ultimi anni la quantità totale è rimasta stabile a circa 113 milioni di tonnellate, una cifra molto lontana dall’obiettivo di 56,5 milioni di tonnellate entro il 2030. Servirebbero quindi investimenti immediati nella progettazione dei prodotti, nei sistemi di raccolta e negli impianti di recupero. Altri obiettivi ambientali, per esempio la riduzione delle morti premature dovute all’inquinamento, potrebbero invece essere raggiunti.
Gli impianti alimentati a carbone ancora attivi in Italia, di cui cinque sono dell’Enel, dovrebbero essere chiusi entro il 2025. Invece a sorpresa L’Enel ha annunciato a maggio 2022 di volerne riconvertire a gas almeno quattro (adducendo motivi di presunta sicurezza energetica dell’Italia). In Spagna, Endesa (partecipata dall’Enel al 70%) non ha effettuato iniziative di chiusura, in particolare restano funzionanti due impianti, Pontes in Galizia e Litoral in Andalusia. Altri paesi europei sono in una situazione piuttosto grave, la Repubblica Ceca dipende per circa il 50% dal carbone, l’Estonia per il 77% e la Polonia addirittura dall’80%. Per quest’ultimo paese sono state stimate in 5830 le morti dovute ogni anno alla polvere nera.
In italia, ogni anno, l’amianto uccide 6000 persone. Nel mondo, secondo l’OMS, sono 125 milioni le persone esposte a rischio amianto. L’impatto dell’amianto per i soli costi diretti (ritiro dal lavoro, cure e morte) nei 28 paesi UE è pari a 410 miliardi l’anno. In Italia ci sono 96.000 siti contaminati da amianto censiti e presenti nel database del Ministero dell’Ambiente.
A Panama i partecipanti alla conferenza CITES, che regola il commercio internazionale delle specie minacciate, hanno introdotto restrizioni alla pesca di quasi cento specie di squali. Nel Mediterraneo il numero delle balene si è ridotto da 4000 a 1000 unità.
I dieci disastri ambientali pù costori del 2022, in base al secondo rapporto di Christian Aid, in pratica costituisce una prima fase di valutazione per la creazione del fondo per aiutare i paesi del cosiddetto Terzo Mondo tanto colpito dalla crisi climatica. Una siccità devastante ha colpito più di 36 milioni di persone in Africa orientale, mentre in Africa occidentale 1,3 milioni di persone sono state sfollate a causa di inondazioni che hanno ucciso più di 600 persone in Nigeria, Camerun, Malì e Niger.
Alcuni dei disastri del 2022 hanno colpito nel breve periodo, come la tempesta Eunice di febbraio, che ha stabilito un nuovo record di velocità del vento in Inghilterra di 122 miglia orarie e l’uragano Fiona che ha colpito i Caraibi e il Canada a settembre.
Altri eventi hanno richiesto mesi, come le siccità in Brasile e in Cina, durate tutto un anno. Altri impatti si sono verificati in aree che producono più Co2 da combustibili fossili, l’uragano Fiona in Canada e le inondazioni nell’Australia orientale a febbraio. L’elenco qui sintetizzato non esaurisce le indicazioni riportate dalla fonte utilizzata (l’Extra Terrestre del 22 dicembre 2022), che contiene per ogni disastro una prima stima dei danni arrecati.
- Italia, notizie essenziali
La regione del Mediterraneo, abitata da 510 milioni di persone, si sta scaldando ad una velocità del 20% superiore a quella globale. Nel pianeta, nel giro di una quindicina di anni 250 milioni di persone saranno colpite da scarsità idrica e la soglia critica di +1,5 gradi centigradi è già stata superata, mentre nello stesso lasso di tempo il mare dovrebbe crescere fino a venti millimetri. In Italia il 2022 è stato un anno nero, con il 55% in più di eventi estremi e il maggior caldo mai finora registrato dal 1800. Più in particolare il rapporto di Legambiente elenca 104 casi di allagamenti e alluvioni da piogge intense, 81 casi di danni causati da trombe d’aria e raffiche di vento, 29 casi di grandinate, 28 situazioni di siccità prolungate, 18 mareggiate, 13 esondazioni fluviali, e così via. Secondo i Vigili del Fuoco, il 2022 si chiude con oltre 5000 incendi in più, cioè oltre i 17.500 interventi effettuati annualmente.
4. Strumenti
David Quammen, Senza respiro, Adelphi Edizioni, Milano, 2022
Gael Giraud, La rivoluzione dolce della transizione ecologica, Libreria Editrice Vaticana, Roma, 2022
Mark Lynas, Il nostro ultimo avvertimento, sei gradi di emergenza climatica, Fazi Editore, Roma, luglio 2021
Francesca Grazioli, Capitalismo carnivoro, Il Saggiatore, 2022
Telmo Pievani e Mauro Varotto, Viaggio nell’Italia dell’Antropocene, la geografia visionaria del nostro futuro, Aboca, 2021
stella gaetano dice
TRISTEMENTE INTERESSANTE…intanto lorsignori I CRIMINALI si sono riuniti a DAVOS…
GRETA VANESSA HELENA CONTRO I CRIMINALI RIUNITI A DAVOS
A DAVOS SI SONO RIUNITI “I PIU’ GRANDI CRIMINALI DELLA STORIA DELL’UMANITA”. Degni di UNA NORIMBERGA MOLTIPLICATA. Perché stanno distruggendo il mondo il clima l’ambiente la vita il futuro. Ma GRETA VANESSA HELENA LUISA di FRIDAY/FOR/FUTURE hanno sollevato gli altarini . “ Qui si riuniscono le persone che più stanno alimentando la distruzione del pianeta ed è assurdo ascoltarle …” ha detto GRETA , che assieme alle sue amiche ha lanciato questa lettera-petizione:
“ Questo avviso di Cease and Desist è per chiedervi di interrompere immediatamente l’apertura di nuovi siti di estrazione di petrolio, gas o carbone e di smettere di bloccare la transizione verso l’energia pulita di cui tutti abbiamo urgentemente bisogno. Sappiamo che le BIGOIL sapevano da decenni che i combustibili fossili causano cambiamenti climatici catastrofici. Hanno ingannato l’opinione pubblica sulla scienza climatica e sui rischi connessi, hanno raggirato i politici con la disinformazione seminando dubbi e provocando ritardi. Dovete porre fine a queste attività poiché violano direttamente il nostro diritto umano a un ambiente pulito, sano e sostenibile, i vostri doveri di cura, nonché i diritti delle popolazioni indigene. Se non agite immediatamente, tenete presente che i cittadini di tutto il mondo prenderanno in considerazione l’idea di intrapendere qualsiasi azione legale per ritenervi responsabili. E continueranno a protestare in gran numero per le strade.” I CRIMINALI RIUNITI A DAVOS , come l’anno scorso, ci sono andati con i loro JET privati. Così hanno inquinato in due viaggi quanto milioni di persone “normali”in una vita. Dubito fortemente, quindi, che GRETA e le sue amiche saranno ascoltate…
I PETROLIERI ( e non solo!) SAPEVANO TUTTO . GLIE LO AVEVANO DETTO I “LORO” SCIENZIATI. MA NON SOLO NON HANNO FATTO NIENTE PER “FERMARE” LA CATASTROFE, MA HANNO ORGANIZZATO “IL NEGAZIONISMO CLIMATICO”. Che è andato avanti per anni a suon di milioni di dollari investiti e di corruzioni organizzate. Con i politicanti e i media asserviti e complici. E dopo Parigi le banche hanno continuato a finanziare con TRILIONI di dollari i fossili e le multinazionali hanno continuato a trivellare. E la EXXON (quella che sapeva più di tutti/e) ha fatto affari d’oro anche nel 2022. Anche INTESA SAN PAOLO e UNICREDIT hanno continuato a finanziare fossili. Prima di tutto l’ENI … la prima per emissioni nel nostro paese e la trentesima nel mondo da tempo. Che sta cercando di RIFARSI IL TRUCCO. MA IL MANIFESTO giornale comunista forse non lo sa. Così come IL FATTO non sa che la COCA-COLA è la prima nel mondo per inquinamento di mari oceani e terra, con la plastica . Loro gli fanno la propaganda, chi scrive propone di BOICOTTARLE… assieme alle banche armate e fossili.
“ … gli scienziati della compagnia petrolifera (EXXON-MOBIL!) sapevano per certo che i combustibili fossili erano causa del cambiamento climatico già nel 1981…nonostante questo l’azienda ha speso milioni nei 27 anni successivi –e anche dopo aggiungo io…- per promuovere IL NEGAZIONISMO CLIMATICO…” pg 33- I BUGIARDI DEL CLIMA – Stella Levantesi – Laterza. In questi giorni anche una ricerca di “SCIENCE” dice le stesse cose.
GUTERRES seg. Dell’ONU , che aveva già detto alla “fallita” Cop 27 in Egitto un inascoltato “ AZIONE COLLETTIVA O SUICIDIO COLLETTIVO”, a DAVOS ha detto: “Stiamo flirtando con il disastro climatico, siamo sull’orlo di cambiamenti climatici irreversibili che minerebbero il futuro del pianeta…” La co2 accumulata nell’universo rende irreversibili già molti cambiamenti, purtroppo. I dati sono ormai “infiniti”. Basti dire che l’EUROPA non aveva mai vissuto il caldo di questa estate. E che gli ultimi OTTO anni sono stati i più caldi di sempre. Ma TIMMERMAN , un signore della UE, ha già dato il suo appoggio alla nomina di UN PETROLIERE alla presidenza di COP 28. UNA VERGOGNA E UNA PROVOCAZIONE…BOICOTTARLA E’ GIUSTO come costruire UNA COP DEI POPOLI E DEI MOVIMENTI. GRIDIAMOLO! LA CONVERSIONE ECOLOGICA si fa dal basso, e possono partecipare tutti. BISOGNA FERMARLI!
Gaetano Stella- Lago di Chiusi-20-01-23
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