La storia degli Stati generali mise subito in primo piano l’incongrua divisione in tre stati e portò alla luce ciò che fu definito il “Quarto stato”. Anche attualmente, come da copione, esiste un Quarto stato non convocato: quello degli esclusi, degli invisibili, dei non-cittadini, dei super–sfruttati; quelle e quelli che Serge Latouche definirebbe i “naufraghi del pianeta”… La pandemia ha rafforzato alcune certezze a proposito di cosa sia imperativo contrastare: lo sfruttamento, il razzismo e il sessismo imperanti, l’inquinamento del pianeta, la mercificazione e il massacro seriali dei non-umani. E ciò mentre l’economia decresce, inesorabilmente ed infelicemente, a causa della finitezza delle risorse. Il tema della decrescita felice in quanto governata − che fu sbeffeggiata da molti economisti quale ritorno all’età della pietra − andrà assolutamente ripreso ed elaborato
L’epidemia di Covid-19 ha sconvolto società, economia, abitudini, costumi. I governanti della gran parte degli Stati hanno cercato di rassicurare la popolazione assumendo alcune misure, in taluni casi perfino fingendo indifferenza. Da noi, dopo il blocco delle attività socio-economiche, sono stati indetti gli “Stati generali dell’economia”.
Se si consulta Wikipedia alla voce “Stati generali”, si trova questa definizione: “Con Stati generali si indica un organo di rappresentanza dei tre ceti sociali esistenti nello Stato francese prima della Rivoluzione francese del 1789. L’assemblea, di origine feudale, disponeva della funzione di limitare il potere monarchico”. Fare parallelismi storici di tal genere può essere scorretto e fuorviante, ma talvolta può servire a mostrare, anche ironicamente, i “non detti” e/o i paradossi delle situazioni attuali.
Chi convocò gli Stati generali in Francia nel 1788 (gli eletti si riunirono l’anno dopo) utilizzò una vecchia istituzione della monarchia, sperando in cuor suo di bloccare e al tempo stesso d’ingabbiare le richieste di cambiamento che provenivano dai “tre ceti sociali”. Non immaginava, neanche lontanamente, cosa sarebbe successo con il meccanismo che aveva messo in moto; altrimenti, forse, avrebbe scelto altre strade.
A tal riguardo, propongo un’analogia, sia pur assai ardita, con l’iniziativa di Giuseppe Conte, stretto tra le risposte da dare al Paese e la necessità di tamponare le richieste dei “tre ceti sociali esistenti” prima del Covid-19 (imprenditori, lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi), ognuno con le proprie richieste, alcuni con i loro privilegi, tutti timorosi del futuro, come lo erano anche in Francia un paio di secoli fa. I fatti di allora avrebbero poi dimostrato che v’era una parte degli Stati generali, convocata dalla Corona, che aveva capacità e volontà di cambiamento: era la borghesia francese, che avrebbe elaborato una nuova idea di Stato e di società, racchiusa nel motto “liberté, egalité, fraternité”: quello che ancor oggi è considerato il fondamento delle nostre democrazie, sia pur spesso con poca convinzione, quando non è messo apertamente in discussione. La convocazione degli Stati generali è, pertanto, un atto dal significato profondo, che allude a grandi cambiamenti. Da qui il dubbio: ci sarà oggi un “Terzo stato” in grado di cambiare il nostro Paese? E quale “ceto sociale” sarebbe in grado di rispondere alle esigenze rese evidenti dalla pandemia?
La storia degli Stati generali mise subito in primo piano l’incongrua divisione in tre stati e portò alla luce ciò che fu definito il “Quarto stato”. Anche attualmente, come da copione, esiste un Quarto stato non convocato: quello degli esclusi, degli invisibili, dei non garantiti, dei non-cittadini, dei super–sfruttati; quelle e quelli che Serge Latouche definirebbe i “naufraghi del pianeta”. Peraltro, dal 1798 a oggi molti dei momenti significativi della storia sociale, avviatasi in Francia con la convocazione degli Stati generali, furono realizzati proprio dal Quarto stato, che nei secoli successivi avrebbe rappresentato l’asse portante della lotta per ottenere cambiamenti sociali. Di tali cambiamenti restano ancora tracce (le otto ore, la pensione, l’assistenza sanitaria…), anche se progressivamente erose da quelle classi sociali privilegiate che nel corso del tempo avrebbero accumulato potere e benefici di cui ora non intendono affatto privarsi.
Benché al giorno d’oggi sia perlopiù dotato di cellulare, in non pochi casi perfino di automobile, il Quarto stato è per alcuni versi tuttora identificabile con quello rappresentato nel grande dipinto che Giuseppe Pellizza da Volpedo, pittore italiano, realizzò dal 1898 al 1901. Senza volare troppo in alto, e non sappiamo se memore di quel che avvenne dopo il 1789, Conte si è affrettato a ricevere il sindacalista della USB, Aboubakar Soumahoro, la cui personalità e biografia sono esemplari di alcune delle peculiarità del Quarto stato odierno: estraneo com’egli è a schemi nazionali e nazionalistici, nonché portatore di dignità, professionalità, cultura, caratteristiche solitamente sottovalutate nella società attuale.
Perché i cahiers de doléance dell’odierno Quarto stato, femministe comprese, siano presi sul serio e i soggetti che li rappresentano ottengano almeno alcuni dei diritti giustamente rivendicati, basterà una semplice presa d’atto? Direi di no, poiché le loro rivendicazioni meritano ben altre risposte di quelle arrivate finora e necessitano di ben altre mobilitazioni che non quelle viste in questo periodo in Italia. Coinvolgere e riconoscere il ruolo decisivo di tale Quarto stato sarà il grande problema del futuro. Esso, pur non invitato, si è presentato agli Stati generali di Villa Doria Pamphilj, avanzando critiche e rivendicazioni, e attendendo risposte: per ora educatamente. Perciò Conte non si è allarmato, sebbene la storia passata avrebbe dovuto procurargli qualche inquietudine.
Chi, invece, sembra aver visto oltre la metafora e aver gridato allarmata è stata la destra reazionaria (oggi si dice sovranista), che ha ravvisato in quella convocazione degli Stati generali addirittura una delegittimazione del Parlamento e delle istituzioni. Verrebbe da sorridere: è stata giusto quella destra a contribuire decisamente alla delegittimazione del Parlamento; quanto alle “doglianze” e rivendicazioni del Quarto stato, essa ne è stata la causa principale, con i suoi programmi economico-sociali ultraliberisti, oltre che reazionari e razzisti. In realtà, la strategia di superamento delle istituzioni, iniziata con la crisi di governo proclamata nell’estate del 2019 da Salvini, somiglia (volendo usare un’altra metafora) alle guerre-lampo: non può durare a lungo e conduce al logoramento di chi le ha proclamate nonché al disastro di chi vi partecipa. In più, la pretesa della destra di sostituire all’Unione Europea un altro prestatore (che siano gli Usa, la Russia, la Cina o “i mercati”) è gravida di minacce: sgretolerebbe un sistema di certo imperfetto, faticosamente costruito, ma per ora privo di realistiche alternative immediate.
Come accadde al momento della convocazione degli Stati generali in Francia, i principi su cui si fonda il sistema sono cambiati. Alla fine del Settecento, dopo il grande lavoro dei filosofi dell’Illuminismo, furono messi in discussione i cardini delle monarchie assolute: la “discendenza divina” del sovrano, la sua intoccabilità, la possibilità di decidere e governare senza controllo. Oggi sono caduti i miti della mano invisibile del mercato e dello sviluppo a tutti i costi; e sono emersi i limiti del sistema denunciati dal “club di Roma” all’inizio degli anni Settanta. Più recentemente, è andata affermandosi la necessità del rispetto della natura e del mondo animale, insieme con le istanze propugnate dai teorici della decrescita.
Ormai le formule economia circolare, sviluppo sostenibile, rispetto dell’ambiente sono usate a mo’ d’introduzione ad ogni proposta realistica e progressiva: sono istanze che potrebbero contribuire a risollevare il Paese ben più dell’ “andrà tutto bene” o degli applausi dai balconi e delle bandiere nazionali esposte alle finestre…
Forse ci sarà spazio anche per il nuovo, forse la rivolta attuale dei Black Lives Matter non si perderà nei caldi estivi, come è avvenuto in molte altre occasioni. Forse la pur fugace apparizione di Aboubakar Soumahoro sul palco della grande kermesse, nonché quella delle ONG e del movimento Friday for Future è comunque un segnale positivo, per quanto minimo.
La pandemia ha rafforzato alcune certezze a proposito di cosa sia imperativo contrastare: lo sfruttamento, il razzismo e il sessismo imperanti, l’inquinamento del pianeta, la mercificazione e il massacro seriali dei non-umani. E ciò mentre l’economia decresce, inesorabilmente ed infelicemente, a causa della finitezza delle risorse. Il tema della decrescita felice in quanto governata − che fu sbeffeggiata da molti economisti quale ritorno all’età della pietra− andrà assolutamente ripreso ed elaborato.
eraldo Zegna dice
Articolo su cui non si può non essere d’accordo ma continuo a non vedere proposte pratiche e da attuare subito: immediata eliminazione dei privilegi delle varie caste, eliminazione dei super stipendi, eliminazione delle pensioni superiori a €5000 e 1 sola pensione per ogni testa a 65 anni, blocco delle grandi opere inutili, ridimensionamento degli interventi militari e delle relative spese. Questa è la base per una equa redistribuzione della ricchezza e per pensare ad una reale trasformazione per tutti. E non ce lo faranno fare seduti a tavolino!!
gaetano stella dice
COSTRUIRE UN “MOVIMENTO DI MOVIMENTI”A LIVELLO PLANETARIO- FARE DELLA DISOBBEDIENZA CIVILE NON-VIOLENTA IL MODO E LA FORMA DELL’AZIONE- ORGANIZZARSI IN MODO SEMPLICE FACENDO “TESORO” DELLE E ESPERIENZE RIVOLUZIONARIE DEL SECOLO BREVE- IN MODO PARTICOLARE DI QUELLE DEGLI ULTIMI ANNI : OCCUPY INDIGNATOS PRIMAVERE ARABE,ED ORA CILE LIBANO..ecc.- STABILIRE UN COLLEGAMENTO INTERNAZIONALE DI CONTROINFORMAZIONE DIBATTITO E AZIONE- FARE DELL’ESPERIENZA DI MARCOS E DEL CHAPAS PUNTO DI RIFERIMENTO- ORGANIZZARSI IN MODO SEMPLICE :assemblee di paese di quartiere di città nazionali europee e mondiali senza burocrazie…vedendo nella COMUNE DI PARIGI l’utopia concreta che supera la rivoluzione francese e apre al superamento dello stato del potere e punta alla riappropriazione dal basso all’autogestione all’autorappresentazione…fare di LAUDATO Sì di Papa Francesco di “solo una rivoluzione ci può salvare di NAOMI KLEIN di alcuni testi di MERCALLI di ROGER ALLAM “Altrimenti siamo fottuti”e del libro riflessione di CAROLA RAKETE alcuni dei testi di riferimento…una proposta concreta per sapere ognuno cosa fare subito…
COME SALVARE L’UMANITA’ E IL PIANETA- UN PROGRAMMA PER TUTTI
Gli STATI GENERALI facciamoli dal basso. Per dare a tutti/e la possibilità di sapere capire decidere. Viviamo La PIU’ GRANDE CRISI DELLA STORIA. La pandemia è ancora in atto e come se e quando se ne uscirà non è prevedibile. Dal modo e dalle forme del processo economico sociale e culturale che si affermerà nel nostro paese in Europa e a livello mondiale dipende il presente e il futuro dell’UMANITA’. Il CORONAVIRUS è il “frutto” del modo di produrre di consumare e di vivere che il CAPITALISMO LIBERISTA ha imposto al mondo intero. IL VIRUS E’ IL SISTEMA. Ma dell’origine e del PERCHE’ della CATASTROFE in atto il POTERE ECONOMICO POLITICO e MEDIALE al seguito non parla. Anzi il Covid19 è stato usato come un’ARMA DI DISTRAZIONE DI MASSA. Tutti i fenomeni estremi causati in questo periodo DAL RISCALDAMENTO GLOBALE vengono sistematicamente ignorati. Anche perché LA RIPARTENZA di cui si parla è per LORSIGNORI tutti UN RITORNO al “PRIMA”. Cioè a tutto quello che ci ha portati alla CRISI. E’ quello che sta succedendo anche in ITALIA . Ieri i metalmeccanici e, soprattutto LA SCUOLA hanno interrotto il gioco. Come avevano fatto GLI INFERMIERI i MEDICI…e soprattutto commercianti ristoratori industria del turismo…mentre TUTTE LE TV usano a piene mani il vissuto collettivo del periodo della CHIUSURA per RICOLONIZZARE L’IMMAGINARIO COLLETTIVO e reimporre LA MERCIFICAZIONE TOTALE e il modo di vivere che ci ha portati alla CATASTROFE.
BREVEMENTE LO STATO DEL MONDO- L’1% più ricco tra giugno 2018 e 2019 sotto il profilo patrimoniale deteneva più del doppio della ricchezza netta posseduta da 6,9 MILIARDI di persone. Nel mondo 2153 miliardari detenevano più ricchezza di 4,6 miliardi di persone. Cioè del 60% della popolazione mondiale. In questo mondo il 46% vive con 5,50 dollari al giorno. A metà 2018 in ITALIA il 5% più ricco deteneva la stessa quota di ricchezza del 90% più povero. Nei PARADISI FISCALI l’80% dei 7.800 miliardi di dollari che ci sono appartiene allo 0,1% dei ricchi del mondo e il 50% è in mano allo 0,01%. IL SIG B. il DELINQUENTE DI ARCORE piduista in perenne conflitto di interesse…che “condiziona” ancora l’ITALIA con il fascista padano è il SETTIMO più ricco d’ITALIA. Questo per dire che il risultato della GLOBALIZZAZIONE ha fatto i ricchi più ricchi ..e il PROBLEMA E’ LA REDISTRIBUZIONE DELLA RICCHEZZA. Che non c’è stata e non c’è. LA DEVASTAZIONE AMBIENTALE la crescita della CO2 e dei fenomeni ESTREMI è l’altra faccia della CATASTROFE.Gli ultimi dati dicono che in SIBERIA oltre IL CIRCOLO POLARE ARTICO siamo arrivati a 38gradi centigradi. Una cosa mai vista. Che si accompagna allo scioglimento “anticipato” sulle previsioni del PERMAFROST…che libera metano e moltiplica iL RISCALDAMENTO GLOBALE. Abbiamo avuto,come s’è visto, un NON-INVERNO una primavera a FEBBRAIO e il maggio più caldo di sempre nel mondo. E la CO2 è arrivata già a 417 ppm (parti per milione) come mai nella storia dell’UMANITA’. E’ in atto la SESTA ESTINZIONE..e abbiamo 8 ANNI PRIMA DELLA CATASTROFE che annuncia l’IRREVERSIBILE DEGRADO secondo gli scienziati dell’Ipcc (ONU!) che da più di 40 anni descrivono l’arrivo di ciò che si sta verificando..ma che TUTTI I POTERI MONDIALI non ascoltano. Senza dimenticare che i PETROLIERI hanno pagato trilioni di dollari per NEGARE IL RISCALDAMENTO GLOBALE e i loro servi politici e mediali sono stati e stanno al gioco. TUTTI, nessuno escluso, negano manipolano nascondono TRA IGNORANZA FOLLIA MALAFEDE …LA BANALITA’ DEL MALE…
LA CONVERSIONE ECOLOGICA COME UNICA STRADA PER SALVARE L’UMANITA’ E IL PIANETA-
1) LAVORARE MENO LAVORARE TUTTI/E- Riduzione generalizzata dell’orario di lavoro e redistribuzione- Per dare a tutti il necessario e il sufficiente. Salario diritti valore dignità. E superare precarietà disoccupazione insicurezza. Cambiando senso e significato alla vita. Recuperando tempo per amore affetti sentimenti…come ci ha imposto la CHIUSURA del Covid19. Ritrovando IL VICINO i VICINI..e imparando che LA RELAZIONE E’ LA VITA.
2) REDDITO MINIMO UNIVERSALE DI BASE INCONDIZIONATO- nelle fasi di “passaggio”…
3) UGUAGLIANZA ASSOLUTA UOMO/DONNA –salariale e nei diritti- per dare ad ognuno autonomia indipendenza e possibilità di libera espressione in casa e fuori…che è la base della DEMOCRAZIA…
4) MASSIMA DIFFERENZA SALARIALE 1 a 10 – consigli d’azienda per decidere cosa come e per chi produrre…ruoli dirigenti a tempo revocabili e eletti democraticamente..
5) CHIUSURA PARADISI FISCALI – recupero del malloppo , generalmente trafugato o frutto di sfruttamento o del fare soldi con i soldi..e uso collettivo per servizi sociali…
6) TASSAZIONE PROGRESSIVA COME DA COSTITUZIONE – azzeramento EVASIONE e ELUSIONE..carcere per gli evasori…lotta alle MAFIE e alla corruzione diffusa…
7) CHIUSURA DELLE FABBRICHE DI ARMI – Conversione ecologica- CHIUSURA FABBRICHE DI PESTICIDI E DI DISERBANTI- Via la NATO VIA LE BASI AMERICANE e non VIA LE ATOMICHE dal nostro territorio, trasformazione dell’esercito da militare a civile dimezzamento..ritiro di tutte le “MISSIONI DI PACE” che sono di GUERRA come tutti sanno..
8) CHIUSURA DI TUTTI GLI ALLEVAMENTI INTENSIVI- inquinanti di acqua terra fiumi mari.. e FEROCI con gli animali ridotti a strumenti.. RIDUZIONE DRASTICA del consumo di CARNE per andare verso la fine dello stesso..
9) TRASFERIMENTO FONDI DAI FOSSILI ALLE RINNOVABILI – Piano nazionale per RINNOVABILI al 100% – Abbiamo tutto…manca solo la volontà politica…NO AI METANODOTTI IN PUGLIA E SARDEGNA – USCIRE DAI FOSSILI- BASTA con le trivellazioni e le ricerche di petrolio e gas..
10) NO ALLE CROCIERE E ALLE GRANDI NAVI – Basta! Hanno inquinato i mari e gli oceani per il privilegio di una minoranza crassa e ignorante …RIDURRE L’USO DEGLI AEREI E I VOLI all’indispensabile e all’irrinunciabile..abbiamo il nostro paese da vedere e scoprire e possiamo vedere l’esotico da lontano..abbiamo tutti gli strumenti…inutile dire che GRANDI NAVI E AEREI sono SUPER-INQUINANTI…
11) FARE IL CAPPOTTO COIBENTARE LE CASE..cambiare le caldaie con le nuove più efficienti…risparmio energetico…autoproduzione di energia nei condomini con progetti collettivi… PIANTARE ALBERI dappertutto ma soprattutto in città…
12) ORTI INDIVIDUALI COLLETTIVI SOCIALI – dai balconi alle terre incolte alle periferie…autoproduzione…GAS (gruppi di acquisto solidali che già esistono e si possono creare..) costituzione di cooperative di giovani con richiesta di fondi al governo..RILOCALIZZAZIONE per ritrovare la natura la campagna la montagna..la più grande ROTTURA della modernità è stata con la NATURA..considerata oggetto cosa risorsa e altre amenità economico-folle…
13) REGOLARIZZARE TUTTI I BRACCIANTI AGRICOLI –contratto e diritti- ABROGARE I DECRETI SALVINI – Accoglienza di tutti quelli che fuggono da fame miseria e disperazione …
14) BASTA PLASTICA – BASTA ACQUA NELLA PLASTICA – Ripubblicizzare l’acqua . L’acqua è UN BENE COMUNE l’acqua è vita l’acqua non è merce..e la PLASTICA ha inquinato già il mondo i fiumi i mari gli oceani..il riciclaggio è una manfrina per continuare a produrla…
15) SERVIZIO SANITARIO PUBBLICO GRATIS PER TUTTI in tutto il mondo.. medici infermieri personale strumenti posti letto…è quello di cui si discute in questi giorni…perché ci saranno ALTRI VIRUS…
Questo è un programma di pratica individuale istituzionale e di governo..perchè siamo TUTTI COINVOLTI…..e tutti possono aggiungere completare…praticare appunto…
Gaetano Stella –lago di Chiusi 26/06/2020
-passaparola!-http://blog.gaetanostella.it