Una comunità indigena oppressa da decenni, costretta oggi a difendersi dai cambiamenti climatici, dall’infinita moltiplicazione di pale eoliche e dall’estrazione di ferro. Siete certi che parliamo del sud del mondo?
Finalmente dopo anni e anni il popolo Sami ottiene giustizia: una sentenza di un tribunale riconosce loro il diritto ad usare le loro terre ancestrali. Già perché per chi non lo sapesse i popoli indigeni li ha anche l’Europa, l’Unione Europea (per inciso anche amazzonici se consideriamo la Guyana Francese, retaggio coloniale di territorio d’oltremare).
Questa sentenza è destinata a fare storia. Come l’altra che dopo decenni di dispute legali riconobbe che i Sami esistono, mentre prima venivano semplicemente assimilati agli svedesi. Ed ora dopo la vittoria, arrivano le minacce e gli attacchi, incluse minacce di morte. La situazione dei Sami venne descritta in un film Sami Blood ed è una storia di oppressione, di sottrazione di figli e figlie per educare loro alla cultura svedese, di una sorta di eugenetica etnico-culturale.
I Sami vivono di caccia e di allevamenti delle renne, e sono impattati oltre che da quella che è a tutti gli effetti “colonialità del potere”, dal circolo infernale dell’ingiustizia climatica. Il permafrost che accudisce i licheni, cibo per le renne, si scioglie a causa del climate change, mentre le soluzioni tecnologiche, come i megaprogetti eolici, sia in Svezia che Norvegia, avranno un impatto pesantissimo sulle renne, fonte principale di sussistenza per quel popolo. Oltre che elemento centrale della loro cultura ancestrale.
A questo si aggiunge l’impatto devastante dell’estrazione di ferro, attività in rapidissima espansione accanto alla costruzione di pale eoliche. Sembra una storia di quello che semplicemente chiamiamo “Sud del mondo” eh?
GS dice
Tutti i popoli d’Europa sono popoli indigeni.
Paolo dice
Solo una modestissima frazione della popolazione europea attuale discende dagli abitanti primitivi, es. Baschi, Liguri e Sardi. Per il resto si tratta di genti arrivate con diverse ondate migratorie. Nella stessa Scandinavia sia le popolazioni meridionali sia le settentrionali sono state sostituite nel tempo da popoli arrivati da est. I sami in particolare sono documentati per la prima volta da Tacito, che li definiva scretofenni. Nell’attuale definizione UNESCO sono considerati indigeni i popoli classificati come tali nella direttiva di tutela Native and Tribal
Thomas Cogher dice
Sono qua da scuola
Cri dice
Sono sarda, e ho una percentuale di Sami nel mio DNA, vorrei che questo popolo avesse i dovuti riconoscimenti.