
Per istituzioni e grandi media Castel Volturno resta un territorio problematico e pericoloso con una forte presenza di migranti: naturalmente ignorano quanti in quel luogo cercano in tanti modi di creare relazioni sociali diverse, a cominciare dall’associazione Black&White, nata intorno ai missionari comboniani. L’associazione promuove soprattutto attività sportive e ricreative, che si affiancano ad esempio alla scuola di italiano con oltre settanta studenti (una delle scuole che adotta il sistema Penny Wirton per favorire la relazione personalizzata tra docente e studente) e alle attività teatrali (“Mare Mostrum” è l’ultimo spettacolo di musica, poesia, cinema e letteratura i cui protagonisti sono giovani migranti che si raccontano).
Nella prossima settimana, uno dei quartieri con più ferite, Destra Volturno, ospita il torneo di calcetto promosso ogni anno da Black&White, un’occasione, scrivono in rete, prima di tutto per “stare insieme a tanti bambini e bambine, giovani, donne e uomini di varie nazionalità che attraverso lo sport si incontrano per divertirsi e conoscersi…”. La particolarità del torneo è che le squadre sono formate sul momento attraverso un sorteggio, insomma capita di avere come compagno o compagna di squadra bambini e ragazzi che parlano lingue diverse.
Lo slogan di quest’anno? “No alla guerra! Vince solo la pace!”. In una nota diffusa in rete si legge: “Ne abbiamo tanto bisogno di pace qui a Castel Volturno…. e in tutto il mondo”.

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