Domenica 15 maggio quasi trecento città di ventotto paesi si sono mobilitate per il #Globaldebout. Centinaia di migliaia di cittadini e cittadine si sono riuniti per rispondere a un appello internazionale promosso dal movimento Nuit debout a Parigi il 15 aprile, che invitava a occupare piazze di tutto il mondo per riappropriarsi della politica, della parola e delle strade. Del resto, secondo il movimento francese i cambiamenti climatici, le questioni migratorie, le misure di austerity, sono temi intorno ai quali dal basso ovunque si moltiplicano iniziative globali e locali.
Centinaia di migliaia di cittadini e cittadine si sono seduti in quelle piazze per ascoltare e per essere ascoltati, utilizzando microfoni aperti, pennarelli, strumenti musicali. Centinaia di migliaia di uomini e donne, per lo più giovani, hanno danzato, cantato e gridato “questo mondo non ci piace, vogliamo un mondo diverso, più giusto”.
La giornata internazionale, si legge su nuitdebout.fr, è stata l’occasione anche per lanciare una campagna di consumo critico, #Nolist. L’obiettivo è favorire la ricerca e la diffusione di alternative ai prodotti delle multinazionali più contestate sul pianeta, a cominciare da Coca Cola.
A Parigi e in altre città europee, diverse piazze affollate sono state interconnesse via web. Uno dei momenti simbolo della serata è stato il canto “cumpleaños feliz” dedicato dall’Assemblea di Place de la République al movimento spagnolo 15M per i cinque anni della nascita del movimento a Puerta del Sol.
A Parigi l’Orchestre Debout ha cantato anche “Bella ciao”.
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In Italia sono state promossi incontri in diverse città, tra cui Roma (prossimo appuntamento domenica 22), Milano, Bologna, Padova, Napoli, Ventimiglia.
Centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo hanno mostrato di voler superare frontiere e paure.
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