Che esista nel mondo una ricerca sul campo di nuovi modi per pensare alle possibilità di superare il capitalismo è cosa nota e più esplicita rispetto a qualche anno fa. Solo il 2012 ha registrato rivolte studentesche in Cile, Messico, Québec, proteste contro l’austerity in Spagna, Grecia, Portogallo, Cipro quelle di Pussy Riot in Russia e delle donne in India, il «ritorno» degli zapatisti. Lotte che non cercano unità, ma una risonanza tra loro e con movimenti come Occupy, gli indignados e la Primavera araba. Il Forum sociale mondiale 2013 (Tunisi, 26/30 marzo), nonostante i suoi limiti e nostante abbia perso le attenzioni delle prime edizioni, resta un osservatorio utile per capire qualcosa in più sulle società in movimento [CONTINUA]
A sorpresa, finalmente niente «dichiarazioni finali» all’assemblea dei movimenti conclusiva del Forum (leggi il commento in coda a questo articolo): mille giovani tunisini e tunisine, tra canti e parole hanno gridato: «Voi scrivete pezzi di carta, noi abbiamo cominciato una rivoluzione».
DOSSIER
Con Monica Di Sisto (Comune-info / Fairwatch), a collaborare da Tunisi sono per lo più donne: un buon modo per leggere le cose in modo diverso e più profondo.
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La Carta di Tunisi contro le grandi opere 30 marzo
«Ecco cosa e perché contestiamo. Ecco le alternative. Ecco la nostra solidarietà alla lotta contro tutte le Grandi Opere Inutili e Imposte e il nostro desiderio comune di recuperare il nostro mondo».
Faccia a faccia con «nemico» [Monica Di Sisto] 30 marzo
Il Wsf è un spazio molto aperto, puoi incontrare anche un’inviata della Commissione europea, convinta che occorra esportare il nostro modello di sviluppo.
La Palestina al centro [Alessandra Mecozzi]
E lo sport che c’entra? [Raffaella Chiodo Karpinsky|] 30 marzo
Quel messaggio così compreso e condiviso: sport per tutti
Riprendere il cammino della dignità [Alex Zanotelli e Elisa Kidanè] 30 marzo
Tra gli ultimi incontri del Forum, quello apserto da una donna tunisina femminista e dedicato alle religioni
Cominciamo a fermare le speculazioni finanziarie sul cibo [Esther Vivas] 30 marzo
Una video-intrevista di Attac Spagna a Esther Vivas a proposito dei nessi tra crisi economica e crisi ambientale.
Palestinesi per la prima volta in Via Campesina [Aljazeera.com] 30 marzo
La delegazione palestinese è stata al centro di molte attenzioni. E alcuni gruppi di base dei territori occupati, grazie anche alla cooperazione del Mst, sono finalmente entrati nel grande movimento internazionale dei contadini
Diritto alla salute. Ora [Chiara Bodini] 30 marzo
Salute e protezione sociale al Forum
I desaparecidos del Mediterraneo [Global project] 30 marzo
Sono migliaia le persone che per raggiungere l’Europa hanno perso la loro vita in mare. Il Wsf è l’occasione per le madri tunisine di questi «desaparecidos» dei giorni nostri di raccontare le loro storie
La speranza nasce dal basso [Alex Zanotelli e Elisa Kidanè] 30 marzo
Il neocolinialismo dell’Ue e degli Epa, il «biomassacro» denunciato da Silvia Ribeiro e Pat Mooney ma anche l’assenza dell’Africa subshariana. Alcuni frutti del Forum
La cooperativa autogestita Nomad08 [Dinamopress] 30 marzo
Pratiche di economia ribelle in Tunisia
Differenza mediterranea [Global project] 30 marzo
Laicità, dignità e autodeterminazione delle donne
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Cambiare il sistema e non il clima [Monica Di Sisto] 29 marzo
Ecco come e perché nasce una piattaforma comune di azione per affrontare i cambiamenti climatici
Quella voglia matta di riprendere il timone della propria vita [Monica Di Sisto] 29 marzo
Guerra, clima, pratiche sociali alternative, cambiamento: conversazione con Alex Zanotelli
L’Esprit de Tunis [Francesco Martone] 29 marzo
Il Forum e i suoi movimenti restano un processo complesso per la costruzione di una cittadinanza transnazionale. Che mette in discussione l’idea di potere e di cambiamento
Speculazioni e miniere [Luca Manes] 29 marzo
I temi discussi al Forum sono come sempre molteplici e spesso complessi. Tra questi la relazione tra le speculazioni finanziarie e le miniere.
Fermate i predatori della terra [Laura Greco e Matilde Cristofoli, A Sud] 29 marzo
Uno dei temi più discussi è la difesa dal fracking, l’estrazione di gas naturale attraverso l’esplosione di rocce fino a sei chilomentri di profondità, con un impatto devastante sull’ambiente e sulla salute delle persone.
Spazi di cultura indipendente [Global project] 29 marzo
Blech 7es è un collettivo di giovani tunisini che lavorano sui temi dell’arte e della musica come strumenti di cambiamento. Il loro obiettivo è la costruzione di uno studio musicale autogestito. Video-intervista
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Gli elefanti della Val di Susa [Simonetta Cossu] 28 marzo
Incontri e simboli per ragionare sulle grandi opere inutili e dannose, come l’alta velocità Tangeri-Casablanca
Il Forum e la speranza [Graziella Mascia] 28 marzo
Il protagonismo delle donne, la musica, le discussioni sulla democrazia….
La nuova stagione dei beni comuni [Ass. Comuni virtuosi] 28 marzo
Appunti da Tunisi
Il campus e i seminari [Roberto Musacchio] 28 marzo
Tantissimi incontri in un forum nei quale i protagonisti restano i tunisini
Tanti europei in un forum non eurocentrico [Carolina Zincone] 28 marzo
Appunti sparsi da Tunisi
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Un cambiamento aperto, instabile e caotico [Esther Vivas] 27 marzo
Il Forum ospitato a Tunisi ricorda la marea globale di insurrezione partita dal Nord Africa, che ha attraversato la periferia europea per raggiungere gli Stati uniti. E mostra un paese in cui il cambiamento profondo, tra mille difficoltà, è ancora in corso, per quanto caotico e fragile. Come instabile e caotico è il presente del Forum sociale mondiale. La forza delle rivolte arabe, a cominciare da quelle delle donne, è una grande «parete» su cui immaginare e proiettare il futuro diverso del Wsf
Cambiare il clima val bene la vita [Monica Di Sisto] 27 marzo
Lo Spazio climatico al Wsf è dedicato a Sombath, scomparso per le sue battaglie contro il cambiamento climatico. Come fare massa critica su questi temi? Bloccando l’estrazione di petrolio e gas, bloccando la distruzione dei beni comuni, promuovendo un’agricoltura ecologica e contadina, qui e ora: l’incontro delle reti contro contro il cambiamento del clima
C’è aria di primavera in Tunisia [Alex Zanotelli e Elisa Kidanè] 27 marzo
Una marcia bellissima. Il cambiamento non si è fermato
«Una delle più grandi manifestazioni degli ultimi anni» [Global project] 27 marzo
Appello internazionale contro le privatizzazioni dell’acqua [re:common] 27 marzo
Un video sulla marcia del primo giorno del Forum lo trovate QUI
Il drago giallo e il mare che unisce [Patrizia Sentinelli e Roberto Musacchio] 27 marzo
Appunti dal Wsf, tra cortei, incontri e affetti
Combattere l’industria alimentare è difendere la sovranità alimentare [A Sud] 27 marzo
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Le donne del Forum [ass. Altramente] 26 marzo
Un diario del secondo giorno
Il giorno della dignità [Monica Di Sisto] 26 marzo
Migliaia di persone si preparano alla marcia inaugurale del Forum di oggi pomeriggio e all’assemblea delle donne. Intanto si pensa già alle iniziative per fermare la nuova guerra ai beni comuni della Wto: clima e commercio, da Tunisi a Bali verso una nuova Seattle
Ben, Sihem, Doao e le altre donne [Carlotta Macera e Vanessa Bilancetti, Dinamopress] 26 marzo
Un bel servizio con articolo, videointerviste e foto
Primavera meditterranea [Raffaella Bolini] 26 marzo
Il primo forum in un paese arabo
Ai più poveri è stata tolta l’acqua [A. Tricarico] 26 marzo
Intervista ad Habib Ayeb, geografo, docente a Parigi e all’università del Cairo
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Combonian* a pieno titolo nel Forum [A. Zanotelli – B. D. Frutuoso – E. Kidanè] 25 marzo
Carovana di Sans-Papier respinta dall’Italia 25 marzo 2013
La Carovana di Sans-Papier Cispm diretta al Forum sociale mondiale 2013 a Tunisi è stata respinta dalla Tunisia verso l’Italia. Per questo è stato diffuso un appello che promuovere manifestazioni di protesta all’ambasciata italiana a Parigi e davanti alla ambasciate italiane di ogni paese
Il futuro del Forum [Monica Di Sisto] 25 marzo
L’incontro mondiale tra movimenti non può essere uno stanco appuntamento culturale e neanche una rete di «Università dei popoli», come propone Boaventura dos Sousa Santos. Il futuro del Wsm è ancora da immaginare, senza deleghe a nessuna cupola e senza dimenticare ciò che lega gruppi e movimenti: il grido contro il mercato liberista e la capacità di sperimentare qui e ora azioni di cambiento ecologico e sociale
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Da Tunisi a Durban, movimenti in corso [Antonio Tricarico] 24 marzo
A Tunisi il Forum sociale, a Durban il controvertice del Brics
L’incontro del Forum mondiale dei media alternativi [Global project / Dinamopress] 24 marzo
A Tunisi c’è anche la Carovana Libertè e Democracie promossa insieme dalle Associazioni Ya Basta Nordest, Marche, Perugia, Emilia Romagna
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Notizie, foto, video da Tunisi sono anche nel sito di A SUD, in quello di Altramente, Re:Common, Osservatorioiraq.it e Dinamopress.
Il sito ufficiale del Forum con il programma completo lo trovate invece QUI
Guarda
Un’intervista di A Sud a Sabria Barka (biologa dell’Université de Monastir, Tunisia) sugli impatti dell’attività di fracking (estrazione del gas scisto) in Tunisia, a cominciare dalla contaminazione chimica della acque (già in emergenza idrica secondo i dati Onu), i rischi ambientali e le drammatiche conseguenze per la salute. Nonostante la complessa situazione economica e sociale, in Tunisia cresce la mobilitazione per impedire quest’attività estrattiva e per regolamentare le iniziative delle grandi imprese (Shell, Sigma, Perenco).
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=vQZ1F3vadaQ[/youtube]
Laura Greco, A SUD e Reset, compagna di strada di Comune-info, ha incontrato a Tunisi Sabine Brautigan del movimento No Tav. Diversi incontri al Forum sono dedicati alle grandi opere, tra altri intervengono i collettivi del Marocco in lotta contro la mega-autostrada Tangeri/Casablanca.
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=7gUFkshTx1g[/youtube]
Intervista, a cura di A SUD, a Bessem Krifa del Front Populaire e dell’Association de Blogeur Tunisien (Abt): arrestato prima e dopo la rivoluzione per il solo fatto di avere un blog, Bessem commenta criticamente il contesto post rivoluzionario. «Dopo la rivoluzione sembra non essere cambiato nulla, le aggressioni e le intimidazioni aumentano, la povertà non è diminuita». Per Bassem, quello che è cambiato è che non c’è più Ben Alì ma è rimasto quel sentimento che qui è chiamato «viva il re», non importa quale sia il re. In questo contesto, il ruolo dei blogger resta voler mostrare la verità, le violenze e le limitazioni alla libertà di espressione.
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=Y7nQBO72njE[/youtube]
Comune-info dice
In un interessante post pubblicato nella pagina facebook di Comune-info, Bruno Ciccaglione (coordinatore della rete di ong che lavora in Europa sulla giustizia nel commercio) ha scritto: «Venerdì spettacolare assemblea dei movimenti sociali: alcuni professionisti del Forum sociale mondiale pensavano di ripetere il rituale di “dichiarazioni finali” scritte non si sa mai con quali processi; si sono trovati espropriati dello spazio da una folla di quasi mille giovani tunisini e tunisine, tra canti, slogan e parole che sembravano gridare: “Voi scrivete pezzi di carta, noi abbiamo cominciato una rivoluzione!».
SamanthaKat dice
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