Il 21 marzo ad Andria ha preso il via la seconda edizione della rassegna “Primavera Pedagogica ?CHIEDUCACHI¿”, una manifestazione dedicata al tema dell’educazione. Una stagione intera scandita da appuntamenti settimanali in cui la pedagogia incontra l’arte, la filosofia, la poesia e il mondo accademico. Il programma include cinque lezioni magistrali, tre laboratori, tre dialoghi e due spettacoli. La rassegna nasce dall’incoraggiamento di Alain Goussot, docente di Pedagogia Speciale, e a lui è dedicata. Una vita, la sua, impegnata nello studio e nella diffusione della “Pedagogia per la vita”.
“Quello che succede dentro e intorno la scuola – scriveva Goussot – riguarda tutta la società, riguarda il modello di società che abbiamo in testa”.
La visione dell’iniziativa è quella di considerare l’educazione come un processo libero che risvegli l’intelligenza, che generi atti creativi e che sia permanente lungo tutto l’arco della vita. Un’educazione a portata di tutti, che elimini le barriere, i conflitti, che annulli le differenze di status sociale e che permetta ad ognuno di esprimere il proprio potenziale umano e creativo. A promuovere l’iniziativa è la cooperativa sociale Onlus Trifoglio in collaborazione con il centro logopedico psicopedagogico Imparola che ha conseguito l’accreditamento al ministero dell’istruzione, il programma è a cura di Vincenza Di Schiena, Gabriella Nocera e Viviana Peloso. La rassegna è patrocinata dagli assessorati Cultura e Pubblica Istruzione del comune di Andria, inoltre è patrocinata dalla Rete di cooperazione educativa “C’è speranza se accade@” (e ha ottenuto il sostegno morale ed economico di numerose aziende locali, liberi cittadini e associazioni, fra tutte l’associazione ‘Giorgia Lomuscio. Tutto per amore”).
L’intento è muovere i passi verso la creazione di una comunità educante o per usare le parole di Alain Goussot un’Agorà pedagogica.
La Primavera pedagogica si rivolge a chiunque abbia a cuore l’educazione, pertanto sono invitati insegnanti, genitori, studenti in formazione, educatori sociali e ciascun adulto si senta investito da un processo di umanizzazione. “Nessuno insegna a nessuno, ma tutti imparano da tutti” (Paulo Freire).
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Per questo motivo la rassegna è strutturata in incontri che uniscono il mondo accademico, intellettuale, culturale e l’educazione informale, ovvero il vasto patrimonio di saperi e conoscenze del singolo cittadino.
In questa seconda edizione è previsto una piccola finestra sulle arti e in particolar modo sulla pittura, sul cinema, sul teatro e la poesia.
La rassegna terminerà il 9 giugno, in prossimità della calda stagione e ad essa affiderà i frutti del suo lavoro (informazioni: ).
Fiorella Palomba dice
Sarebbe molto bello e utile moltiplicare le “primavere pedagogiche”.
La mia è cominciata molto tempo fa, sia come studente che come docente.
L’ho scritto molte volte, ma il professor De Bartolomeis è stato per me illuminante, così come il Movimento di Cooperazione Educativa. Non solo mi si sono aperti gli orizzonti dei Laboratori, ma i saperi condivisi e collegati in una visione ampia.
La passione e il pensiero laterale hanno coronato tutto questo *_*
Gianluca Carmosino dice
Hai ragione Fiorella, abbiamo proprio bisogno di pensiero laterale e di moltiplicare le “primavere pedagogiche”, o forse di essere consapevoli (risonanza più che unione) delle tante che già esistono, se pur poco visibili. “Cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio…” (I.C.).
Nives barattin dice
Anche per me stesse cose .
Un’altra vita pedagogica
un altro metodo educativo .
Grazie Grazie per sempre m.c.e.