62 donne, uomini, bambini e bambine sono arrivate sabato 1 dicembre mattina a Roma, dal Libano, con un nuovo volo dei corridoi umanitari, la via legale e sicura per rifugiati e rifugiate promossa da Federazione delle chiese evangeliche in Italia, Tavola Valdese, Sant’Egidio. Sono tutte di origine siriana, hanno alle spalle quasi tutte percorsi di vita molto complessi, tra guerra, torture, arresti e problematiche di salute.
Andranno a vivere in varie regioni d’Italia. In particolare, per ciò che riguarda le persone accolte dalle chiese protestanti, la meta finale di questo viaggio sarà la Calabria, Pisa, Roma e il Piemonte.
Marta Bernardini, coordinatrice di Mediterranean Hope, programma migranti e rifugiati della Federazione delle chiese evangeliche in Italia ha dettto, nel corso della conferenza stampa che si è svolta all’aeroporto di Fiumicino: “Come chiese protestanti per noi è un privilegio accogliere oggi queste persone, che arrivano da situazioni terribili, di violenza, di guerra e ingiustizia. E da un Paese come il Libano che vive una situazione di crisi molto complessa. Pensiamo anche alle vittime del conflitto tra Israele e Palestina e continuiamo a pregare per una pace giusta. In Italia dobbiamo fare ancora un po’ di strada sui diritti, delle persone migranti e rifugiate, ma anche delle donne: è importante che questa lotta la facciamo insieme”.
“I corridoi umanitari si trasformano oggi in corridoi di pace – ha detto il presidente della Comunità di Sant’Egidio, Marco Impagliazzo – Sono persone che vengono liberate non solo dalla guerra di Siria, che è alle loro spalle, ma anche dalla grande destabilizzazione del Libano dove loro hanno vissuto per molti anni nei campi per rifugiati. È una guerra che sentono sempre troppo vicina a loro e oggi troveranno finalmente in Italia un futuro. Un futuro di pace e di integrazione”.
All’incontro con la stampa, oggi a Fiumicino, hanno partecipato anche Francesco Zito, Direttore Centrale dei servizi civili per l’immigrazione e l’asilo presso il Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del ministero dell’Interno, e Valentina Setta, capo unità dei Visti della Direzione italiani all’estero e immigrazione, in rappresentanza del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale,
Per quanto concerne le chiese protestanti, l’accoglienza delle persone rifugiate sarà gestita dalla Diaconia valdese; il progetto dei corridoi umanitari è finanziato in larga parte dall’Otto per mille della chiesa valdese.
Fonte: Nev
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