Sappiamo che non siamo portatori di verità assolute, dicono i promotori di Solidalia, festa dell’economia solidale, ma abbiamo il coraggio di opporci all’aria che tira, soprattutto quando l’aria è gravida di violenza. Per questo l’edizione 2025 si chiamerà Solidalia-Coltivatori di pace. Il 24 e 25 maggio a Vigheffio, frazione di Parma, tra dibattiti, mercato contadino, musica, teatro, ancora una volta tanti e tante cercheranno di dare significati nuovi a espressioni come economia solidale e pace, lo faranno mettendo in gioco i loro corpi e le loro idee, perché in tempi di fascismi e corse al riarmo si può pensare solo agendo e si può agire solo pensando insieme

Nella storia dell’economia solidale italiana e internazionale non è mai stato così urgente dichiarare che “un altro mondo è possibile”. Proprio ora, nel momento in cui ci guardiamo intorno e sembra che tutte le faticose conquiste a favore dell’ambiente, della pace, del rispetto dei diritti, siano divorate da scelte politiche assurde, dagli interessi di pochi, dalla cecità di molti, proprio ora non possiamo farci prendere dallo sconforto.
Un altro mondo è possibile: lo slogan di Rete Lilliput non aveva previsto un futuro così fosco. Un mondo in cui aumentano le guerre e i fascismi, dove si fanno passi indietro nell’energia rinnovabile, dove i forti schiacciano i deboli. La sfida è grande, dobbiamo usare tutti gli strumenti a disposizione per affermare con forza quello in cui crediamo.
I risultati delle elezioni in Germania confermano che i parametri con cui abbiamo misurato finora la politica e le sue scelte sono cambiati, sono saltate le linee invalicabili, i tabù e le scelte individuali sembrano essere dominate dalla mancanza di prospettive a lungo termine.
L’economia solidale e tutti coloro che perseguono ideali di umanità, accoglienza e salvaguardia dell’ambiente non salveranno il mondo, ma nemmeno possono stare inermi al balcone a osservare con delusione ciò che accade. Ci sono parole d’ordine “identitarie” che dobbiamo rivitalizzare, a cui dobbiamo ridare il valore che sembrava scontato, ma non lo è più. Una parola per tutte: pace. Sappiamo che è una parola che ne comprende tante altre, sappiamo che nel nostro piccolo mondo, mondo di quella che potremmo definire alternativa solidale, la pace è una costruzione quotidiana di relazioni di fiducia, di accoglienza, di non sopraffazione, di accettazione dei propri limiti e di quelli altrui. Sappiamo che non siamo portatori di verità assolute, ma abbiamo il coraggio di opporci all’aria che tira, soprattutto quando l’aria è gravida di violenza. Per tutti questi motivi l’edizione 2025 di SOLIDALIA si chiamerà Solidalia-Coltivatori di Pace. Il 24 e 25 maggio a Vigheffio (frazione di Parma) – alla Fattoria ora dedicata ufficialmente al suo fondatore, una grande persona, Mario Tommasini – coniugheremo tutte le nostre attività con la parola pace.

Avvenimento centrale di questa edizione sarà il convegno Coltivatori di pace in cui sei relatori aiuteranno a riflettere sulla costruzione di relazioni nonviolente e di pace. Verranno ospitate le associazioni che si battono per i diritti e per una cultura dell’accoglienza, (l’economia solidale è soprattutto società solidale e multilaterale); a questo scopo ci saranno spazi dedicati a mostre, incontri, domande e informazioni sui diritti delle donne, diritti LGBT, migranti e migrazioni, finanza etica; verrà celebrato l’80esimo anniversario della Liberazione da cui è nata la nostra bellissima Costituzione, Costituzione che ripudia la guerra.
Sappiamo quanto l’economia capitalistica sacrifica il benessere di molti per i vantaggi di pochi e come ciò sia motore di gran parte delle guerre e di come i consumatori siano oggetto passivo in questa realtà. L’economia solidale prova a creare rapporti di dipendenza reciproca tra produttore e acquirente, a unificare obiettivi e interessi, a creare rapporti stabili tra piccoli produttori locali e Gas con l’obiettivo di produrre nel rispetto dell’ambiente e del lavoro delle persone; per evidenziare questa realtà a SOLIDALIA ci sarà un mercato di circa ottanta produttori agricoli biologici e artigiani che venderanno i loro prodotti e proporranno laboratori di auto-produzione, riuso e conoscenza della natura.
Verrà affrontato ancora il tema della fast fashion che provoca ancora tanti danni all’ambiente, alla salute delle persone, alla giustizia sociale.
Ancora in questa logica a SOLIDALIA si ritroveranno produttori e Gas di alcune regioni del centro-nord italiano che aderiscono all’esperienza del Furgonicino Solidale, progetto di trasporto solidale che coinvolge sei regioni, un centinaio di Gas e settanta produttori in acquisti di rete che vengono recapitati attraverso un unico trasporto dedicato.

L’economia solidale conosce la propria precarietà e sa interrogarsi sulle proprie debolezze, ma sa anche riconoscere la propria efficacia. SOLIDALIA 2025 ospiterà l’ultima tappa di un percorso tra Gas di due anni, “Effetto Gas”, che verifica la capacità di progettazione e incidenza dei Gruppi di acquisto solidale.
Si terranno anche incontri nazionali di RIES, Rete Italiana di ES e di Co-energia.
E festeggeremo con musica e teatro.
Ma tutto quello che faremo in questa edizione, ancor più che in quelle precedenti, ha come traccia comune la volontà di costruire relazioni stabili con chi prova a muoversi in quella che abbiamo chiamato Alternativa solidale. Chi verrà a SOLIDALIA. Coltivatori di pace, non sarà ospite, ma compagno di strada. Se abbiamo volontà trasformative delle relazioni non possiamo che cominciare dai territori in cui viviamo, in cui possiamo sperimentare quotidianamente che si può vivere anche senza annientare l’avversario, che si può ricominciare a camminare con l’aiuto degli altri se siamo inciampati, che si può insieme camminare per conservare ai nostri figli un mondo vivibile.
Consiglio di visitare il sito indicato sotto e leggere la nota ” pensiero e prassi di World-Lab”.