Una libreria indipendente si è posta questa domanda: come trovare un modo per andare avanti lo stesso? Da qui una fantastica idea, che potrebbe essere ripresa anche da altre librerie e non solo. Un’azione di «clandestinità perfettamente legale». Scrive Wu Ming: “Che nasca una rete di librai e libraie guerriglieri!”
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Nella geografia sentimentale di Wu Ming, di Alpinismo Molotov e di tutta la Wu Ming Foundation, la libreria Puntoeacapo è un luogo importante. È a Pisogne (Brescia), sul lago d’Iseo, in uno spazio chiamato STORiE. Ci siamo stati tante volte, è un po’ un “covo” di tutta la banda disparata che è la WMF. Per alcuni di noi, Andrea è un fratello.
Le norme emergenziali che impongono di chiudere la libreria – il che, in una piccola realtà di provincia, equivale a darle un colpo quasi mortale – non hanno generato sconforto bensì voglia di trovare un modo per andare avanti lo stesso. Da qui una bella idea, che potrebbe essere ripresa anche da altre librerie e non solo.
Si tratta di operare in una condizione che definiremmo di «clandestinità perfettamente legale». Una clandestinità sostanziale ma non formale, perché vissuta negli spazi lasciati liberi dai decreti. In che modo? È spiegato nel comunicato intitolato «Una pagina necessaria», che si può leggere integrale qui. Noi ne riportiamo un estratto:
«[…] se come cittadini – tutti e in tutta Italia – viviamo già questo disagio, come librerie ne viviamo uno doppio, ci sentiamo in crisi. Il LIBRO, specialmente qui, specialmente ora, è un bene di prima necessità e, pertanto, abbiamo deciso questa cosa, legale, alla luce del sole. Lo facciamo per non arrenderci e lo facciamo considerando il LIBRO un preziosissimo strumento di aiuto psicologico e sociale. Ecco la nostra proposta, chiediamo a quante più realtà possibile di aderire, e di inventarsene a loro volta, di reagire.
In libreria c’è comunque da fare e comunque da lavorare, noi ci restiamo per qualche ora al giorno, ovviamente a porte chiuse. Se sentite la mancanza di un libro, avete bisogno di leggere, contattateci, ci accorderemo per fare come se nulla fosse. Solo a porte chiuse. Ci organizzeremo per una telefonata, un video panoramico dei libri a scaffale, dei consigli. E se non abbiamo quel che cercate possiamo ancora ordinarlo (perché sapete, noi siamo chiusi ma i distributori no). Una volta chiacchierato, scelto, ordinato potrete pagarci con Paypal, bonifico, altri metodi, un modo insomma lo troviamo.
Noi usciamo tutte le mattine per comprare il pane, quattro volte al giorno per far passeggiare il cane, una volta tanto per altre commissioni o spesa (come tutti, del resto).
Se abitate sul territorio di Pisogne accordiamoci, incontriamoci mentre uscite per la spesa o per la farmacia, pascoleremo il cane da quelle parti, non appena vi vedremo poseremo il libro su una panchina, un muretto, da qualche parte e ce ne andremo così che voi possiate ritirare il libro senza che veniamo a contatto e senza uscire di casa per «futili motivi». Se non abitate sul territorio pisognese stessa identica cosa, solo vi spediremo con le poste, senza usare corrieri sfruttati e in pessime condizioni di lavoro.
Ribadiamo, lo facciamo legalmente, alla luce del sole e in maniera legale perché consideriamo la lettura un bene necessario e così abbiamo pensato a un’altra cosa: riteniamo talmente necessaria la lettura in questa fase che abbiamo deciso di impiegare tempo e risorse a titolo gratuito e volontario.
Tutti i libri che ordinerete e pagherete saranno venduti a prezzo di costo, cioè a quanto li paghiamo noi, al centesimo e senza ricarico. Tutti i libri che spediremo avranno, come unica aggiunta al costo, il prezzo del piego di libri, 1,28 euro fino ai 2 chilogrammi, e della busta.
Non lo stiamo facendo insomma per guadagno ma per necessità. Non vogliamo nulla, nemmeno un grazie o un ‘fanculo. Vogliamo, pretendiamo, di tenere vive menti e cultura.
P.S. se qualcuno, per suoi motivi rifiutasse la logica dello sconto – non la possiamo imporre, abbiamo clienti e amici sensibili – bene, quel qualcuno sappia che dovrà indicarci se preferisce che destiniamo i soldi in più a ospedali o biblioteche (due strutture a cui siamo vicini, e che son state massacrate negli anni). Indicateci cosa preferite, se non lo farete tireremo a sorte»
ottimo
Bravi!
Penso che sia giusto che qualcosa possiate guadagnare per il servizio meraviglioso che fate ai lettori e alla cultura. Almeno un popolino di guadagno per tenervi in piedi, che anche il ‘dopo’ è importante!
Bravi! Le idee semplici sono sempre le più valide! Sono: ‘le idee’ mosse soprattutto da passione per quello che si fa …