La difficoltà è pensare il proprio essere fuori dall’ideale androgino
Non smetteremo di colorare le piazze
Lea MelandriÈ stato necessario, e lo è ancora oggi, che nelle piazze tornassero a manifestare generazioni di donne che non hanno mai smesso dagli anni ’70 di portare l’attenzione sul patriarcato. Articolo e foto sul 26 novembre
Quando il femminicidio è cronaca locale
Lea MelandriÈ successo a Cassina de’ Pecchi, ma è uno di quei casi di femminicidio “normali”, dove c’è un legame che parla di possessività e dipendenza, poco appetibile per le prime pagine. L’orrore nutrito dai media
Elogio del conflitto
Lea MelandriIl ritorno di ciò che è stato escluso (i corpi, la vita di ogni giorno, le passioni) può tradursi in una inevitabile barbarie, ma può anche riaprire la strada al desiderio e al conflitto, alla possibilità di ridefinire su basi meno astratte il legame sociale
La lingua dell’amore è quella del dominio
Lea MelandriÈ la vita intima che occorre indagare per smascherare i rapporti di potere
Effetti personali o universali?
Lea MelandriI migranti, nel racconto mediatico, perdono ogni legame con luoghi, “culture”, famiglie: sono solo numeri. Il racconto si incrina se compaiono “vite vere”, con un prima e un dopo, ricco di legami familiari e sociali. A volte basta una foto
Collettivi, pratiche e luoghi di libertà
Lea MelandriIl femminismo a Milano negli anni ’70: il Collettivo di via Cherubini 8
Insicurezza e utopia. A proposito di Parigi
Lea MelandriNuit Debout: è tempo di cogliere i nuovi segnali di cambiamento
Se l’amore si confonde col potere
Lea MelandriIl dominio patriarcale è in declino: serve interrogare a fondo l’amore
Il risveglio della coscienza femminile
Lea MelandriOvunque gruppi di donne sviluppano identità sempre in movimento