Caro Marco, ti scrivo e chiedo ai ragazzi di Comune di non correggere il mio italiano… Forse perché questo era un qualcosa che facevi solo tu quando scrivevo degli articoli […]
I cittadini rom e le periferie romane
Cosa s’intende esattamente per “superamento dei campi Rom”? Per prima cosa, forse, bisogna liberarsi della politica degli annunci. Poi servono soluzioni concrete, non discriminatorie di profonda trasformazione urbana e sociale
Migranti nei piccoli comuni
I processi migratori possono trasformare territori e relazioni sociali
Perché Tor Sapienza
Quando la periferia di una città sembra voler esplodere, invece di fare promesse, invocare repressioni o cercare compromessi, sarebbe bene cercare di conoscerne la storia. Noi ci abbiamo provato
La città senza recinti
Roma, ricerca/azione: superiamo la logica dei campi rom
Creare e resistere
Vandana Shiva è stata a Roma per sostenere le lotte di chi si occupa di agricoltura. E per incontrare un gruppo di donne rom. “Per uscire dall’oppressione – ha detto – dobbiamo creare relazioni diverse e resistere alla politiche che favoriscono la povertà”
Oltre il ghetto dei campi rom
Rom: un gruppo di associazioni e cittadini romani contro i nuovi sgomberi
Il cous cous di carnevale
I rom hanno cucinato la pita, al cous cous e alle papas a la huancaina hanno pensato le donne marocchine e quelle peruviane. E poi musica e balli di strada con la Murga (foto). Il carnevale nella periferia romana ha tutto un altro sapore. Galleria-fotografica
Carnevale per rovesciare il mondo
Nella periferia romana, la festa di domenica 10 febbraio coinvolge bambini rom e migranti, a ritmo di murga. Per preparare i costumi hanno scelto le stoffe al mercato di piazza Vittorio. La sfilata è un modo per riprendersi le strade. E irridere tutti i razzismi
Rom, superare l’ossessione securitaria
L’Associazione_21_luglio è in prima fila a Roma e in altre città nella paziente costruzione di una cultura di contrasto all’antiziganismo. Un modo per seguirla è definire le politiche sui rom per ciò che sono: violenza legalizzata, apartheid. Idee per una poltica dell’inclusione sociale
La casa sul Porto
La conversione ecologica e sociale comincia a diventare una chiave per cambiare città e relazioni. Qualcuno non ha perso tempo è ha trasformato l’ex caserma romana del Porto Fluviale in un’occupazione abitativa ma anche in uno spazio sociale aperto e interculturale
Donne insieme
I semi di accoglienza e reciprocità gettati anni fa da donne romane e donne rom in fuga dall’ex-Jugoslavia hanno portato frutto. Insieme Zajedno è una cooperativa interculturale, una sartoria, un laboratorio di socialità, tra artigianato, libri in stoffa con caratteri braille, prodotti di riciclo
Pensare contro-campo
Una giornata, il 16 ottobre, per immaginare con i rom quartieri accoglienti: un esercizio creativo per pensare città con verde pubblico, orti, giardini, murales dove le persone si ritrovano a passare i pomeriggi, a «perdere tempo», ovvero a conversare e ricomporre relazioni sociali
Fuori dalla città
Dopo lo sgombero di Tor de’ Cenci, parlano i rom
Denisa sabato ha l’esame di terza media
Ma le hanno tolto la baracca dove viveva e non sa dove dormire. A Roma gli sgomberi dei rom non fanno più notizia. Negli ultimi due anni sono stati quattrocento. Lunedì 11 giugno è stato il turno delle famiglie di via Severini, sulla Togliatti
Rosario, vince il movimento per il diritto alla città
Giros è uno grande movimento sociale argentino che ha fermato la privatizzazione della sua città. Ha raccolto notizie su speculazioni ed emergenza abitativa, coinvolgendo migliaia di cittadini in un progetto diventato legge. Un incontro a Roma per capire come replicare quel modello
Dalle baracche all’autocostruzione
Edilizia sostenibile, microcredito, laboratori di falegnameria, autocostruzione, come quella sperimentata in Cile [foto]. Un workshop dell’università Roma Tre e della Caritas mostra idee alternative sul diritto all’abitare. I risultati saranno presentati sabato 12
L’università del saper fare
Quaranta laboratori gratuiti di autoproduzione al Porto Fluviale: lezioni di decrescita
Un orticello condiviso chiamato Roma
Boom di orti e giardini condivisi a Roma: ecco i primi cento. Saranno presentati sabato 5 maggio alle 11 insieme alla guida, utile per moltiplicare questi spazi pubblici. Che, dicono quelli di Zappata romana, non sono solo giardinaggio o autoproduzione alimentare
Piazze meticce
Giovanni Allegretti, studioso di democrazia partecipativa, descrive l’immigrazione latinoamericana in Spagna del periodo compreso tra la fine del secolo scorso e l’inizio di questo, come il «ritorno delle caravelle». In […]