di Penny*
Alle figlie ci sono cose da dire. Come ad esempio la verità.
Dovremmo iniziare a dire che l’amore non è portoncino verde in fondo al vialetto e un bacio sotto al vischio. Che l’amore non è tutto. E può finire. Che non ci può essere indipendenza emotiva se non c’è indipendenza economica. Che deve essere questo il loro primo obiettivo: essere autonome, indipendenti, per diventare libere. Il nostro, quello di spingerle all’autodeterminazione.
Dovremmo dire che non possono spendere troppo tempo, denaro, energia, per organizzare un matrimonio da favola. Che la favola si consuma in un giorno, l’uomo è quello che resta. Che possono vestirsi come desiderano e devono essere rispettate. Devono osare nelle azioni e fare esercizio continuo di coraggio.
Dovremmo dir loro che per sconfiggere la paura, la soluzione non è chiudersi in casa la sera, mettersi le gonne più lunghe o farsi accompagnare dal ragazzo di turno, per sentirsi protette. La soluzione è provare a cambiare le cose.
https://comune-info.net/2017/02/ci-cose-dire-ai-nostri-figli/
Dovremmo dire che non sono meno dell’uomo che hanno accanto. Che nessuno le deve toccare, provocare, abusare. Niente di ciò che faranno potrà giustificare una violenza.
Dovremmo dire che devono continuare a lottare per difendere i loro diritti, perché, ogni donna, possa avere la libertà di scegliere.
Che devono poter dire di no se non hanno voglia di fare sesso o altro, che l’amore non si misura con il cedimento. Che hanno un clitoride, possono toccarsi e provare piacere. Non c’è niente di male. E possono chiederlo quel piacere, come fanno gli uomini, senza per questo sentirsi sporche.
Che non devono esitare a dire quello che pensano. Che la forza sta nella conoscenza e quindi devono studiare tantissimo perché dovranno faticare molto di più degli uomini.
Che devono essere sorelle e non giudicarsi.
Devono sostenersi e pensare che il mondo sia il luogo in cui dovranno agire. Quindi devono informarsi e a conoscerlo bene se vorranno essere consapevoli.
Dovremmo dire che si cerchino uomini capaci di fare quello che dicono. Altrimenti passi lunghi e ben distesi.
Che il “ti amo” non è una concessione maschile.
Che non siamo necessariamente quelle delle lacrimucce, delle crisi isteriche per le mestruazioni, del rosa, del romanticismo ovunque, dell’anello al dito, dell’angelo del focolare. Delle commedie e dei romanzi dove lui incontra lei e tutto finisce bene.
Che l’amore non ci basta lo abbiamo capito da tempo.
https://comune-info.net/2016/06/lucida-follia-amore/
Alle nostre figlie dovremmo dire che l’esercizio della solitudine è fondamentale e pure quello della partecipazione per affrontare l’esistenza. Devono sapere che possono valutare i rischi e non sentirsi timorose, solo perché sono femmine e le femmine sono fragili. Che nessuno lo pensa più e chi lo fa è perché ne ha un tornaconto.
Infine, dovremmo dir loro di praticare il coraggio. Da subito. La forza esiste e ci appartiene tanto quanto agli uomini.
Che non devono avere timore per nessuna cosa al mondo. Dentro se stesse hanno il necessario per farcela.
To our daughters. To the truth.
* Insegnante, scrittrice e madre di due ragazze adolescenti. Sul sul suo blog sosdonne.com dice di scrivere “per necessità” e che la sua ragazza quindicenne fa i disegni (come quello di questa pagina). Il suo primo romanzo si intitola Il matrimonio di mia sorella. Ha scelto di collaborare con Comune nel febbraio 2017 e non ha più smesso, ha aderito alla campagna Un mondo nuovo comincia da qui
Tonia dice
Che condivido integralmente; sebbene abbia figli maschi, si tratta di “principi” che è bene conoscano anche loro. Che ci sono riflessioni in questo brano su cui è importante e fondamentale soffermarsi spesso anche noi che abbiamo smesso di essere figlie già da un po’
Franca dice
Verissimo,questi sono principi da trasmettere alle nostre figlie
Franca dice
Per me c’e molto da dire invece ai figli maschi e lo deve dire la madre ma prima di tutto il padre, il padre soprattutto deve insegnare al figlio maschio a rispettare le donne portando esempio, rispettando la madre di suo figlio anche se fosse da lei separato
Franco dice
Condivido in parte. Nel senso che queste regole non devono piovere dall’alto ma devono maturare secondo le varie personalità. Mica si aderisce ad un partito. Inoltre, secondo me, l’indipendenza economica non è strettamente
collegata con l’indipendenza emotiva. Maschio o femmina l’indipendenza economica non è la prima cosa. La propria autodeterminazione ha radici diverse.
Bea dice
L’ indipendenza economica è vitale invece. Perchè permette di chiudere una storia che non funziona senza trovarsi in mezzo ad una strada. Mi perdoni,ma tra i commenti solo Lei ha questa opinione e c’è un perchè.
patrizia tondini dice
Parole condivisibilissime, ma oltre alle figlie bisogna insegnarlo ai figli, noi mamme a parole, i papà sopratutto con l’esempio rispettando le loro mogli o compagne che siano.
Cinzia 3 novembre 2018 dice
Pieno di grandi verità ed anche di bugie. E’ facile mettere per scritto ma è più difficile applicare.