A seguito dei fatti successi il 30 dicembre a Bussoleno (Valle di Susa) con l’arresto di Nicoletta Dosio, la Fondazione È Stato il Vento – appellandosi allo Statuto articolo 3 comma 5 che recita “Rafforzare nella società italiana ed europea il rispetto dei diritti umani fondaentali” – ha deciso di aderire e rilanciare l’appello promosso da Volere la Luna, nella redazione del giornale online è impegnato anche Livio Pepino fra i fondatori e garanti della Fondazione.
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Presidi per Nicoletta in molte città
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Nicoletta Dosio è stata arrestata e portata in carcere.
Settantatre anni, già professoressa di liceo, da sempre No Tav, condannata per un evanescente concorso morale in violenza privata e interruzione di pubblico servizio (per una manifestazione di protesta del 2012), Nicoletta ha rifiutato di chiedere misure alternative al carcere. Lo ha fatto per denunciare la persecuzione politica e giudiziaria in corso da anni nei confronti dell’opposizione alla costruzione della Nuova Linea ferroviaria Torino-Lione. Persecuzione oggi culminata in un arresto la cui improprietà, irrazionalità e inutilità sono sotto gli occhi di tutti.
Nicoletta ha fatto la sua parte con coerenza, determinazione e dignità. Il suo rifiuto ha messo a nudo l’ingiustizia di Stato in atto in Val Susa. Lei non ha nulla da chiedere alle istituzioni. È lo Stato che deve a lei e al Movimento No Tav un atto di, pur tardiva, giustizia: la cancellazione della pena attraverso la concessione di ufficio della grazia. Non un atto di clemenza individuale ma un segnale di cambiamento generalizzato di una politica e di un intervento giudiziario che mostrano sempre più il loro fallimento.
30 dicembre 2019, Volere la luna
Vorrei tanto sapere come mai le istituzioni continuano a parlarci di democrazia, uguaglianza, ci invitano al confronto ed al dialogo pacato e pacifico, poi si comportano in questo modo cercando di silenziare quelle voci che si levano a favore di ciò che dovrebbe essere democrazia. Me lo chiedo, ma in realtà so già il perchè…..!
Solidarieta’ per Nicoletta una piccola grande donna