Da Venezia a Roma, seicento chilometri spingendo sui pedali per dire che la folle corsa verso l’autodistruzione della vita sul pianeta si deve e si può fermare. Perfino le decisioni dei governi del mondo, quelle lontane e segnate dall’ipocrisia irresponsabile o dal cinismo criminale delle classi dominanti, in fondo possono dipendere da come e quanto gridiamo noi. Sì, possiamo fare qualcosa, subito. Magari dimostrando che tutto quel che vogliono farci credere impossibile non lo è affatto. D’altra parte, i ciclisti di RideWithUs questa preziosa dimostrazione la praticano da tempo: partendo sempre da Venezia, hanno raggiunto le sedi di diverse Conferenze sul clima, da Parigi a Bonn, fino a Katowice. Adesso con The Climate Ride, attraverso sei impegnative tappe, segnate dalla voglia di raccogliere storie e dagli incontri con comitati e i movimenti impegnati nella difesa dei beni comuni e dell’ambiente, raggiungeranno Roma in tempo per partecipare alla grande manifestazione del 23 marzo per la Giustizia Ambientale. La partenza è fissata a Marghera per domani, domenica 17 marzo, alle 7.45. EcoMagazine seguirà il percorso pedalata dopo pedalata

di Riccardo Bottazzo
Ci sono circa 600 chilometri tra Venezia e Roma. Chilometri che si possono percorrere in auto, in treno o in aeroplano con un costo ambientale in termini di emissioni di gas climalteranti più o meno elevato a seconda della scelta. Ma sono 600 chilometri che possono essere percorsi anche a zero emissioni. Come? Con una bicicletta! Certo, una soluzione che non è da tutti e per la quale è necessario, come si dice, “avere le gambe giuste”. Ma i ciclisti di RideWithUs le “gambe giuste” ce le hanno e lo hanno dimostrato in questi ultimi anni raggiungendo, sempre partendo da Venezia, le sedi delle varie Cop, le conferenze per il clima, che si sono svolte a Parigi, Bonn e, ultima impresa, Katowice, in Polonia. Un modo come un altro per ribadire che si può viaggiare, vivere e pure divertirsi anche lasciando i combustibili fossili là dove devono essere lasciati, se vogliamo contenere il riscaldamento globale nei limiti previsti dall’accordo sul clima: sottoterra.
Domenica 17 marzo, i nostri ciclisti si lanceranno in un’altra impresa, sempre in sella alle loro biciclette, che hanno chiamato The Climate Ride: raggiungere Roma per partecipare alla grande manifestazione per la Giustizia Climatica che si svolgerà nella Capitale sabato 23. Sarà un viaggio lungo 6 tappe che toccheranno, in ordine, Ferrara, Ravenna, Pieve Santo Stefano, Perugia, Terni e, infine, Roma. Un viaggio per sensibilizzare l’opinione pubblica ma anche per incontrare le associazioni, i comitati, le cittadine e i cittadini che, nel loro territorio, si battono per la difesa dei beni comuni, dell’ambiente, per l’utilizzo delle rinnovabili e per una economia solidale e sostenibile. In altre parole, per quella che i movimenti che hanno indetto la mobilitazione del 23 marzo, hanno scelto di chiamare Giustizia Climatica.
Sarà un viaggio per fare rete tra movimenti ma sarà soprattutto un viaggio per raccogliere storie. Che è poi la motivazione più forte che spinge i veri viaggiatori ad uscire di casa. Storie di resistenze alla mercificazione del territorio e allo sfruttamento indiscriminato. Storie che, noi che accompagneremo la carovana lungo tutto il suo percorso, racconteremo nel sito EcoMagazine)
E con i movimenti che agiscono nel territorio, i ciclisti di The Climate Ride incontreranno – se accetteranno il confronto! – anche le amministrazioni locali che sono il primo punto di riferimento dei cittadini per una democrazia come la vorremmo, dal basso e partecipata. Ai sindaci dei Comuni, RideWithUs chiederà una lettera di intenti e il patrocinio per un’altra biciciclettata già programmata il prossimo ottobre, quando risaliranno sulle loro due ruote per pedalare da Venezia a Bruxelles, con tappe a Strasburgo e Maastricht, per chiedere al nuovo parlamento europeo di affrontare la questione dei cambiamenti climatici con quella decisione che, sino ad ora, è rimasta tutta nelle dichiarazioni di intenti.
Ma questo è un altro viaggio e un’altra storia. Ora tocca affrontare i 600 chilometri che separano la laguna dalla Capitale. Bisogna oliare bene gli ingranaggi del cambio. Si parte domenica 17 alle 7,45 di mattina. L’appuntamento è davanti al municipio di Marghera dove il presidente della municipalità, lo scrittore Gianfranco Bettin, verrà ad augurarci il buon viaggio.
Qui l’evento in facebook
e qui gli incontri e l’accoglienza a Roma per i ciclisti il 22 marzo
Lascia un commento